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“Kim potrebbe essere già morto”(Altre News)

“Kim potrebbe essere già morto”

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Il leader nordcoreano Kim Jong-un potrebbe essere già morto. E’ quanto sostiene Francesco Sisci, sinologo, professore di politica internazionale all’Università di Pechino, in un riferimento alle notizie circolate nei giorni scorsi sul leader nordcoreano, che il 12 aprile sarebbe stato sottoposto ad un intervento chirurgico in seguito ad una crisi cardiaca. “Che io sappia è già morto”, dice all’Adnkronos il professor Sisci, che poi, alla domanda su quando potrebbe arrivare da Pyongyang un annuncio ufficiale, replica: “Nessuno lo sa, potrebbero volerci giorni, ma anche mesi”.

Quanto alla successione del ’caro leader’ 36enne, in un Paese in cui il potere si è sempre trasmesso per via ’dinastica’, Sisci non azzarda previsioni: “La sorella, Kim Yo Jong, è la candidata principale, ma è molto giovane ed è donna”.

Intanto Seul – che nei giorni scorsi aveva detto di non aver rilevato alcun “segnale insolito” in arrivo da Pyongyang dopo la notizia sulle condizioni di salute di Kim – oggi ha parlato di “un aumento insolito” delle attività militari in Corea del Nord. Quali sono i rischi per la regione? “La situazione è estremamente delicata – sottolinea il sinologo – Le frizioni tra Stati Uniti e Cina sono al punto più basso da decenni: 70 anni fa con la guerra di Corea cominciò la Guerra Fredda. Oggi è possibile che qui ricominci tutto”.

“Recovery Fund urgente”,ok Ue…sussidi o prestiti?

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Il “Recovery fund è necessario ed urgente”. Al vertice Ue sulle misure anticrisi per il coronavirus si sono mostrati d’accordo su questo concetto. Ma non c’è accordo su come dovrebbe “essere finanziato” se “con sussidi o prestiti”, ha ammesso la cancelliera tedesca Angela Merkel in una conferenza stampa a Berlino al termine del vertice Ue.

La Commissione europea lavorerà “il più velocemente possibile” per presentare una proposta concreta sul Recovery Fund, ma “l’Mff (il Quadro Finanziario Pluriennale dell’Ue, ndr) deve essere un processo collegiale. L’obiettivo è arrivare nel collegio dei commissari o la seconda o la terza settimana di maggio. Dipende dal progresso che faremo, in stretto dialogo con gli Stati membri”, ha detto dal canto suo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine della videoconferenza del Consiglio europeo. Von der Leyen ha spiegato oi di aver riscontrato una “generale apertura al fatto che dobbiamo trovare un equilibrio tra prestiti e trasferimenti” e che “è una buona idea avere il Recovery Program e l’Mff come pacchetto”, perché sono legati l’uno all’altro. Per impedire che l’impatto ineguale della pandemia sugli Stati dell’Ue e aumentino le divergenze nel Mercato unico, serve una risposta “comune” dell’Europa. E l’unico strumento che può generarla è il bilancio dell’Unione, cui sarà legato il Recovery Fund, sottolinea ancora.

L’incontro tra i capi di Stato e di governo dell’Ue è stato “positivo” e “promettente”, perché “abbiamo concordato su un quadro molto chiaro: siamo convinti che, visto che la crisi è così grande, servono decisioni forti. Abbiamo deciso di lavorare sull’Mff e sul Recovery Fund. Sono davvero ottimista perché, anche se ci sono differenti sensibilità nel Consiglio europeo, cosa che non è una sorpresa, sento che c’è una volontà politica molto forte di lavorare insieme e di riuscire a costruire un compromesso”, ha affermato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel aggiungendo: “Il fatto che abbiamo discusso di prestiti e di trasferimenti dimostra che stiamo discutendo delle modalità. E dimostra che c’è una forte volontà politica di lavorare insieme per avere un accordo sull’Mff e sul Recovery Fund”. “Sappiamo che sarà difficile, perché sono questioni complicate, ma il dibattito è stato molto razionale, cosa che è molto positiva. E c’è la volontà di trovare decisioni nelle prossime settimane”.

Johnson a Downing Street da lunedì?

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Il primo ministro britannico Boris Johnson potrebbe tornare al lavoro lunedì. Lo sostiene il quotidiano Telegraph, spiegando l’intenzione di Johnson di rientrare al Numero 10 di Downing Street per ’’riprendere il controllo della crisi causata dal coronavirus’’. Il giornale sostiene anche che il premier avrebbe detto ai suoi collaboratori di organizzare incontri individuali con i ministri di governo la prossima settimana.

’’Non è il tipo di persona che resta con le mani in mano. Veramente ha già iniziato a lavorare a pieno ritmo la scorsa settimana’’, ha detto una fonte citata dal Telegraph. ’’Il fatto che abbia avuto una conversazione telefonica con la Regina mercoledì sera indica che si sente in grado di lavorare’’, ha aggiunto. Ieri un portavoce di Downing Street, riferendo che il premier è ancora in convalescenza dopo il contagio da coronavirus che lo ha costretto al ricovero ospedaliero, ha detto che non è possibile “dare una data” per il ritorno di Johnson alla piena attività.

Il primo ministro britannico Boris Johnson sta recuperando, ’’è in ottima forma’’ e tornerà al lavoro quando lo decideranno i medici, ha fatto sapere dal canto suo il ministro della Salute britannico, Matt Hancock, intervistato da Sky News. “Sono sicuro che tornerà non appena i suoi medici lo consiglieranno”, ha spiegato. Rispetto alle indiscrezioni del Telegraph, Hancock ha detto che “questa decisione spetta al primo ministro in consultazione con i suoi medici. Gli ho parlato ieri, è in ottima forma e si sta decisamente riprendendo”.

Casa Bianca contro i media: “Parole di Trump travisate”

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La Casa Bianca accusa i media di aver irresponsabilmente travisato le parole di Donald Trump riguardo i disinfettanti da ingerire o iniettarsi come una possibile difesa contro il coronavirus. “Il presidente ha più volte detto che gli americani devono consultarsi con i medici riguardo alla cura per il coronavirus, una cosa che enfatizzato durante il briefing di ieri” ha dichiarato la portavoce Kayleigh McEnany . “Sono i media – ha concluso – a prendere irresponsabilmente le parole del presidente Trump fuori contesto per avere dei titoli negativi”.

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25 Aprile 2020