Sono molte le persone che in passato, specialmente nel corso dell’infanzia, hanno vissuto dei traumi. Ebbene, stando ad una recente ricerca, il cervello risulterebbe essere un fattore determinante nel cancellarli. Un articolo pubblicato sulla rivista Science, infatti, fa luce su un’interessante scoperta, secondo cui il cervello sarebbe paragonabile all’hard disk di un computer.
La rivista si rifà ad uno studio condotto presso il Politecnico di Losanna (Svizzera), che ha evidenziato come i neuroni contenenti ricordi e traumi del passato vengano “riscritti in automatico”, come in un’operazione effettuata al computer, per ridurre le paure legate a quei ricordi nell’area di appartenenza all’interno dell’ippocampo. Sappiamo infatti che l’ippocampo è una parte del cervello che serve proprio a trasformare la memoria a breve termine in quella a lungo termine, proprio come accade in un computer. Studi condotti nel ‘900 avevano dimostrato quanto l’ippocampo fosse fondamentale, all’interno della complessa struttura del cervello, per la conservazione della memoria umana. Un solo danno subito da questa porzione del lobo temporale può causare una perdita di memoria anche permanente. Inoltre, bisogna ricordare che l’ippocampo è collegato all’amigdala, un’altra struttura complessa da cui scaturiscono paure ed emozioni.
Questa importante scoperta sulla riscrittura della memoria è emersa attraverso degli esperimenti condotti sui topi, sottoposti a una lieve scossa elettrica. I ricercatori, attraverso un monitoraggio all’interno del loro cervello, hanno evidenziato come alcuni neuroni si attivassero al momento della scossa. E’ emerso che i neuroni utili all’eliminazione del trauma erano gli stessi che l’avevano conservato in memoria. Dunque il cervello, proprio come un hard disk, riscrive le informazioni contenute nella memoria, relegando nel dimenticatoio gran parte dei traumi passati, così da permettere alla vittima di procedere serenamente il proprio cammino.
Questa scoperta rappresenta un grande passo avanti per comprendere processi biologici utili anche alla psicologia, ma potrebbe non bastare: a detta di altri studiosi del cervello umano, per rimuovere in maniera completa le paure legate ai brutti ricordi – che in realtà non sono altro che tracce psicosomatiche assorbite dal corpo – è necessario che i soggetti si ritrovino faccia a faccia con le proprie paure. Per superare del tutto un trauma, è perciò fondamentale che i soggetti, sotto supervisione di uno specialista, rivivano quelle esperienze attraverso immagini, video o qualunque altro supporto utile a rievocare quelle emozioni che il corpo ha conservato per anni. Certo, questo è un processo doloroso che richiede tempo e impegno da parte dei pazienti; tuttavia, in tempi brevissimi il soggetto avrà già imparato a gestire lo stress e gli stati d’ansia. Questo, ad oggi, rimane il metodo più efficace per raggiungere la completa riabilitazione psichica di coloro che hanno vissuto situazioni traumatiche.