Nelle verdi terre d’Irlanda, avvolte da nebbie e leggende, si narra di uno spirito apparentemente femminile il cui lamento straziante preannuncia eventi infausti: la Banshee.
Questo essere etereo, profondamente radicato nel folklore irlandese e scozzese, è considerato la protettore dei clan, ciò in quanto condividerebbe con essi gioie e dolori. Ogni famiglia o clan possiede la propria Banshee, una figura che si rallegra per le vittorie e si addolora per le sconfitte dei suoi protetti. In qualche modo potremmo immaginarlo al pari dei lares familiares della tradizione romana ma con le dovute distinzioni in relazione al fatto che non si tratta dello spirito di un “caro defunto”.
La Banshee viene descritta in modi differenti a seconda delle leggende. Alcuni la vedono come una figura anziana e decrepita, con capelli grigi e occhi rossi, mentre altri la descrivono come una giovane donna di straordinaria bellezza, avvolta in un mantello. Indipendentemente dall’aspetto, la sua presenza è sempre accompagnata da sentimenti ambigui: malinconia e terrore.
Quando il destino si tinge di tinte fosche, la Banshee appare come una donna addolorata, con un velo sulla testa, e intona un lamento noto come “keening” in inglese o “caoineadh” in gaelico irlandese, termini che significano appunto “lamento”. Questa tradizione si ispira alle “keeners”, donne che nell’VIII secolo erano ingaggiate per piangere ai funerali di determinate famiglie, tradizione che in molti paesi dell’Italia meridionale è durata fino a qualche decennio fa.
Il suo grido acuto e penetrante riecheggia nella notte, annunciando la morte imminente di un membro della famiglia. Si dice che solo coloro a cui è destinato possano udirlo, un presagio ineluttabile del destino che si compie.
La figura della Banshee affonda le sue radici nella mitologia celtica e potrebbe essere collegata alle antiche pratiche funebri delle keening women. Con il tempo, la loro funzione si sarebbe trasformata in una leggenda soprannaturale, dando vita a questo spirito inquietante, ergo nulla a che fare con i lares romani, da questo punto di vista. Alcuni studiosi ritengono che la Banshee rappresenti un legame tra il mondo dei vivi e quello dei morti, un ponte tra le due dimensioni che aiuta le anime a compiere il loro viaggio finale, in altre parole uno psicopompo. Altri la vedono come un simbolo della paura umana della morte, incarnata in una figura misteriosa e spaventosa.
Oltre alla mitologia irlandese, la Banshee ha ispirato numerose opere letterarie, film e serie TV. Spesso viene rappresentata erroneamente come uno spirito vendicativo, in grado di infliggere dolore e sofferenza, anche se in realtà non è una portatrice di morte, bensì una sua annunciatrice.
Quella della Banshee è uno dei miti più radicati della cultura celtica, probabilmente tra i più conosciuti in ambito internazionale.