Gli eventi di febbraio per ricordare in occasione del Cinquecentenario
Molti gli appuntamenti tra arte, musica, folklore, multimedialità organizzati in occasione del Cinquecentenario della Battaglia di Pavia, un evento epocale che ha segnato la storia d’Europa. La prima battaglia in cui le armi da fuoco furono decisive per l’esito finale e che aprì un nuovo capitolo nelle vicende dell’Italia e del Vecchio Continente.
Il contesto storico

Fra il 1494 (la discesa in Italia del potente e modernissimo esercito di Carlo VIII re di Francia) e il 1559 (la firma del trattato di pace di Cateau-Cambrésis tra Enrico II re di Francia e Filippo II re di Spagna, da poco succeduto all’imperatore Carlo V d’Asburgo), la penisola italiana fu sconvolta da conflitti di varia intensità e ampiezza, le cosiddette Guerre d’Italia. Esse causarono ingenti perdite umane, gravi sofferenze fisiche e psicologiche, pesanti distruzioni materiali, frequenti perturbazioni economiche e politiche; al contempo, si verificarono profondi mutamenti geopolitici, strategici, tecnologici e culturali. Le Guerre d’Italia coinvolsero numerosi stati e staterelli italiani ed europei, oltre a un gran numero di privati, collocandosi al cuore della lotta per il predominio in Europa che per decenni contrappose le due massime potenze dell’epoca: la Francia dei Valois e la Spagna dei Re Cattolici.
I due contendenti miravano ad assoggettare (direttamente o indirettamente) una serie di territori italiani, allo scopo di instaurare il proprio predominio sulla penisola e imporre la propria supremazia nel continente.
A cavallo tra Quattro e Cinquecento il Ducato di Milano si trovò al centro di questa contesa, fu spesso campo di battaglia per gli eserciti provenienti da mezza Europa e vide alternarsi al governo gli italiani Sforza (signori di Milano già da metà Quattrocento), i francesi Valois e gli ispano-imperiali Asburgo, fino a che nel 1535 questi ultimi ne acquisirono definitivamente il dominio, poi conservato ininterrottamente sino ai primi anni del Settecento.
In questo complesso contesto storico spicca la battaglia di Pavia, combattuta il 24 febbraio 1525 al termine d’un assedio di quasi quattro mesi. Benché di per sé non risolutiva per le sorti del Ducato e della guerra, la vittoria di Carlo V (amplificata dalla rovinosa sconfitta francese, a sua volta aggravata dalla scioccante cattura del re Francesco I) ebbe comunque vastissima eco internazionale e rafforzò considerevolmente il prestigio e la potenza dell’imperatore, con rilevanti conseguenze strategiche e geopolitiche. Inoltre, durante la battaglia si manifestarono con un’intensità senza precedenti alcuni fenomeni in parte già emersi nel secondo Quattrocento, quasi a simboleggiare la fine d’un’epoca ancor venata d’influenze medievali e l’aprirsi d’una nuova fase di decisa innovazione tecnico-tattica nell’arte militare, con significative implicazioni socio-politiche ed economico-finanziarie: basti pensare alla superiorità della fanteria popolare spagnola sulla cavalleria pesante nobiliare francese, all’impatto decisivo delle armi da fuoco, al numero assai elevato di morti in combattimento. La battaglia fu insomma figlia di un’era di profondo cambiamento, al quale peraltro essa stessa contribuì in misura non irrilevante.
Ricordiamo che Pavia, erede di una storia millenaria che la vide capitale regia e ducale, aveva perso la propria autonomia nel 1359, cadendo in mano ai Visconti. La città assunse tuttavia un ruolo centrale nella politica viscontea come luogo di antiche memorie per le aspirazioni regie della famiglia. I Visconti prima e gli Sforza poi seppero infatti fare leva sul passato pavese di capitale regia longobarda. Per questo motivo a Pavia fu costruita una delle residenze viscontee più prestigiose, il Castello -scelto come sede della mostra -, venne contestualmente istituito lo studium, e, qualche decennio dopo e a pochi chilometri di distanza, fu fondata la Certosa, destinata a divenire mausoleo della dinastia visconteo-sforzesca.
La felice congiuntura dovuta alla presenza della corte visconteo-sforzesca, alla vivacità intellettuale del mondo universitario e alla vicinanza geografica con il contesto mediterraneo genovese, determinarono nel secondo Quattrocento un singolare sviluppo artistico e culturale. Ne derivò la formazione di una cultura figurativa peculiare, che vide l’emergere di personalità artistiche in grado di intercettare sia le novità figurative del nord Europa, sia quelle che provenivano dell’Italia centrale. Decisivo fu poi il rapporto con la cultura milanese che gravitava nell’orbita della corte ducale, dove, soprattutto intorno a Ludovico il Moro, si erano riuniti artisti come Leonardo e Bramante. A Pavia si registrarono immediatamente i riflessi delle grandi novità artistiche sperimentate a Milano negli ultimi decenni del XV secolo. Dal 1499, la dominazione francese pur comportando un danno per la città, come il saccheggio della celebre biblioteca viscontea, segnò una continuità culturale che consentì di aprire Pavia ai nuovi orientamenti della maniera moderna.
Gli eventi in programma a febbraio
In occasione del cinquecentenario di un evento epocale come la Battaglia di Pavia (24 febbraio 1525), istituzioni pubbliche e private – quali il Comune di Pavia, la Fondazione Monte di Lombardia, la Camera di Commercio di Pavia (ora Cremona-Mantova-Pavia) e l’Università di Pavia – si sono riunite per organizzarne la rievocazione di questo importante fatto storico. È evidente che la logica alla base di questa iniziativa non è la celebrazione dell’evento bellico in sé, per quanto importante, ma piuttosto l’opportunità (sotto un profilo culturale e turistico) di ricostruire un più ampio panorama storico, geopolitico e socio-economico sullo sfondo dell’Europa rinascimentale, discutendo alcuni processi e questioni storiche cruciali di lungo periodo con nuove intuizioni e secondo metodologie aggiornate. In secondo luogo, e non meno importante, all’interno di questo quadro culturale e scientifico, le sopra citate istituzioni mirano anche a promuovere l’immagine della città di Pavia, del suo territorio e del suo patrimonio ben oltre i confini locali, regionali e nazionali, contribuendo al contempo alla diffusione della conoscenza e della consapevolezza storica tra i cittadini di ogni età e provenienza.
Tra i molti eventi segnalo quelli imminenti.
Il 6 febbraio ore 19.30 al Cine-teatro Politeama di Pavia si terrà il talk: un evento epocale nella storia d’Europa seguito dalla proiezione del film di Ermanno Olmi “Il mestiere delle armi”.
Il 14 febbraio ore 18:00 inaugurazione della mostra multimediale “La battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525: i tempi, i luoghi, gli uomini”, al Castello Visconteo di Pavia, che offrirà un’immersione multimediale nel contesto storico della battaglia.
Per maggiori info: https://www.battagliadipavia1525.it/