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LA CENA DEGLI DEI

cms_22197/1v.jpgLA CENA DEGLI DEI scritto da Marino Bartoletti, edito da Gallucci. Tutti noi lo conosciamo come giornalista e conduttore di molti programmi sportivi. Una persona preparata e colta. E’ molto amato dal pubblico televisivo. Ha condotto e ideato“Il processo del lunedì, La domenica sportiva, Pressing , Quelli che il calcio. E’ stato direttore del “Guerin Sportivo” e delle testate sportive sia della Rai che di Mediaset.

Come racconta nell’intervista è stato il suo primo romanzo, convinto dal “pressing” dell’Editore Gallucci.

Un libro molto intrigante in cui chi ama lo sport si tuffa in ogni pagina. La scrittura è scorrevole e il libro è adatto dai bambini di dieci anni fino ai nonni ultraottantenni.

Del resto c’era da aspettarselo perché Bartoletti è stato uno dei pochi giornalisti sportivi, colto e raffinato.

Ad organizzare la cena degli dei è il Grande Vecchio Enzo Ferrari che aveva conosciuto molti personaggi famosi e avendo Francangelo come valletto, gli affida la lista e lo prega di cercarli. Arrivano in tanti dal grande cantante lirico, al ciclista con la bandana, dalla principessa triste al presentatore con il sorriso. Quanti ricordi tornano a galla e Bartoletti si avvicina ad ognuno di essi con grande savoir faire.

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“LA CENA DEGLI DEI” com’è nata l’idea?

cms_22197/4.jpgNasce dalle suggestioni di un bambino che non aveva ancora i baffi e che come tanti bambini si chiede dove vanno a finire i nostri eroi, i nostri Dei della musica, dello spettacolo, dello sport e alla fine arrivato ad una certa età anch’io ho deciso di dare una risposta a questa domanda mettendo un po’ di fantasia ma anche tanta verità perché la fantasia è mettere assieme questi personaggi in questo Luogo con la l maiuscola dove un grande vecchio li mette attorno ad una tavola. La verità e la realtà solo che di fatto raccontano tutte le loro storie vere confrontandole tra di loro anche se non si sono mai conosciuti.

C’è una differenza tra un Grande vecchio ed un Grande vecchio titolare, chi sono?

Il grande vecchio somiglia terribilmente ad Enzo Ferrari anzi è proprio lui. Il Grande vecchio che è titolare del Luogo con la L maiuscola è quell’altro gigante vecchio con la barba come lo immaginiamo noi. Entrambi hanno caratteri molto forti non sempre vanno d’accordo ma alla fine trovano un punto di contatto e quando il nostro Grande vecchio ha l’idea della cena, l’altro non può dire di no anzi c’è il sospetto che la cosa si ripeterà.

cms_22197/3.jpgPerché ha affidato la prefazione ad un giovane ma altrettanto bravo, Alessandro Cattelan?

Perché è un giovane che stimo, è bello confrontare la sensibilità di una persona di una certa età con quella di un professionista che stimo molto e che sa parlare ai ragazzi e lui ha capito perfettamente il senso di ciò che ho voluto raccontare e a sua volta ha detto che gli sarebbe piaciuto essere presente in quella cena.

Cita spesso “una certa età”, quando si arriva ad una certa età?

Non lo so! Io mi sono scoperto scrittore dopo aver fatto tutto quello che un essere umano può fare nella mia professione e forse era il momento giusto per fare quello che alla fine ho fatto, visto il riscontro importante che abbiamo avuto.

La Cena degli dei è in realtà una cena dei sogni, cosa sognava di fare da bambino?

cms_22197/6.jpgIn realtà non sognavo di fare ciò che ho fatto anche se c’era una consapevolezza subliminale perché da bambino vedendo le Olimpiadi di Roma nel 1960 ho capito quanta emozione potesse trasmettere lo sport. Può darsi che quel bambino senza baffi abbia immaginato o sognato di poter trasmettere o raccontare le stesse emozioni e penso di esserci riuscito. Qualcuno mi chiede qual è la mia genesi quella che può essere una vocazione professionale, credo che sia proprio quello perchè vedendo l’orgoglio del Paese che veniva nuovamente amato dal mondo grazie a questa Olimpiade bellissima, vedendo i nostri campioni, la solarità dell’evento, la riappacificazione tra l’Italia e il mondo e messi insieme tutti questi elementi è nato un frullato esplosivo. Il mio percorso non prevedeva di scrivere libri anzi avevo sempre pensato che non l’avrei mai fatto. Fu un Editore a vedere in me delle doti che non pensavo di avere mi ha chiesto di buttare giù un’idea ed è nata “La cena degli dei”.

Quanto è cambiato lo sport dagli anni ‘60 ad oggi?

Quanto è cambiato il mondo dagli anni 60 ad oggi? E’ cambiato tanto! Ha perduto un po’ di purezza ma secondo me non ha perso le emozioni e anche la capacità oltre che di emozionare anche di commuovere. Glielo dice uno che che davanti all’Inno Nazionale o davanti ad un atleta che sale sul podio riesce ad emozionarsi ancora. Ben venga la potenza dello sport anche in momenti come questi che com’è stato nel dopoguerra sa essere un punto di riferimento per le nostre aspirazioni, il nostro orgoglio, la nostra gioia di capire che possiamo fare qualcosa di bello e di utile.

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Se potesse organizzare una cena degli Dei chi inviterebbe?

L’ho già organizzata e rivendico tutti quelli che ho invitato sia quelli che ho conosciuto tipo Pantani, Pavarotti, Dalla, Simoncelli e tanti altri ancora e molti non si erano mai incontrati ma trovano un punto comune e credo che alla fine l’effetto sia molto gradevole.

Enzo Ferrari a 70 anni pensava ancora al futuro!

E’ la dedica che ho scritto per lui nel mio libro ma pensando a me.

cms_22197/7.jpgSecondo lei chi è stato il campione più grande del mondo?

E’ difficile fare una selezione perché ognuno di noi ha il suo campione nel cuore e ne ho conosciuti talmente tanti che sarebbe riduttivo e quasi crudele.

Dovremmo tornare tanti anni indietro e pensare che Bartali o Coppi siano stati un punto di riferimento per un Paese che aveva voglia di vincere e di vincere pedalando.

Cosa chiederebbe a due giganti dello Sport come Ayrton Senna e Diego Armando Maradona?

Senna era un ragazzo di grandissima malinconia, sono due personaggi completamente diversi. Sono due campioni assoluti e due persone che io ho ugualmente amato anche nei difetti dell’uno e nella totale perfezione dell’altra.
A Maradona chiederei di dimenticare il dolore che ha vissuto su questa terra e di trovare un po’ di quella serenità che non ha avuto. A Senna chiederei di stare con noi un po’ di più.

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Data:

14 Giugno 2021