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LA CORSA AL COLLE: MARATONA DI INTERESSI

In questi giorni stanno facendo scalpore i giochi messi in atto per affrontare un “nuovo” cambiamento politico, quello che molti preferiscono chiamare la cosiddetta corsa al colle. Una definizione che calza a pennello, anche se si potrebbe tranquillamente parlare di una maratona di interessi. Non si tratta di un terno al lotto, qui si sta cercando la persona che possa assicurare la maggiore coesione politica. O la migliore conformità nella distribuzione di vantaggi (dipende dai punti di vista!).

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Nasce dalle viscere il bisogno di una trasformazione. Insomma c’è la seria necessità di qualcuno che soddisfi le esigenze di tutti! Dal primo all’ultimo. Dalla maggioranza, alla minoranza. Dunque si vuol cambiare partendo dai piani superiori, non da quelli inferiori. Interessante come idea sul piano utopico-intellettuale, ma poco conveniente sul piano pratico. Spiegandosi meglio, si potrebbe fare l’esempio della costruzione di una casa qualsiasi. L’edificazione di una struttura inizia dal basso -cioè dalle fondamenta- o dall’alto -ossia dal tetto-? Ovviamente dalla base. Ma ciò probabilmente non è possibile in questo Paese che, per andar bene, dovrebbe essere stravolto come un calzino.

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Quello che è successo a Roma, lo conferma. In questo momento non possiamo permetterci di modificare l’Italia partendo dagli abissi, perché non abbiamo ancora elaborato dei criteri valutativi fondati sulla meritocrazia. Quindi ci limitiamo a rimuovere un presidente della Repubblica ormai stanco di svolgere un ruolo così faticoso e spesso anche scomodo. Eh sì, perché fare il presidente della Repubblica in un Paese corrotto come quello italiano, è paragonabile al fatto di prendere ogni notte un sonnifero pesante per addormentarsi e alzarsi comunque senza aver dormito. Non è facile.

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Soprattutto perché ancora non si è capito quanto conti realmente la sinistra (e se costituisce una vera opposizione!) e se la destra sia davvero diventata debole come molti credono. Oppure se la divisione costituisce una mera invenzione fatta da astuti politici, volta a destabilizzare e a scindere gli animi. La correlazione tra confusione e corruzione è elevata. Lo stesso capo del consiglio non è chiaramente inserito in modo definito in alcuna parte politica. Pare quasi esser con tutti e con nessuno. Come il resto dell’Italia. Gli elettori sballottati da una posizione all’altra. Indisciplinati come i loro governanti, votano perché è un diritto. Lo esercitano ad ogni votazione, anche se sfiduciati o amareggiati.

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Credono nella positività del cambiamento, nonostante le continue delusioni. Si affannano a cercare la persona giusta che possieda le qualità e il coraggio per rimettere in sesto l’Italia. Nel frattempo i politici se la giocano tra di loro. E’ una lotta di tornaconto. Tu dai a me, io do a te. Tutto dipende da cosa e quanto vuoi. I soldi da soli possono molto per chi li possiede, il potere altrettanto. Ma l’abbinamento denaro-supremazia sono un binomio invincibile. Ritornando alla nodosa questione delle elezioni, ci troviamo in un clima rovente. Il presidente non ha ancora dato le dimissioni ufficiali, ha solo detto che la fine del suo mandato è imminente. Tuttavia qualcuno ha già organizzato incontri, qualche altro affermato la propria disponibilità ad accaparrarsi il tanto agognato posto e altri ancora si sono mantenuti apparentemente neutrali.

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In ogni caso siamo quasi alla fine della corsa e tra poco conosceremo il vincitore. Sappiamo chi occorre all’Italia. Ci si aspetta una persona di polso e di coraggio, che abbia a cuore le sorti di questo Paese. Attendiamo con impazienza. E chiediamo a Babbo Natale (forse con Gesù Bambino abbiamo maggiori possibilità!) che il desiderio sia esaudito. Gli italiani sono stati buoni quest’anno (tralasciando le persone corrotte, chi ha commesso reati, quelli che hanno volutamente fatto del male a qualcuno, chi l’ha fatto involontariamente ma ha fatto finta di nulla… vabbé dai, qualche italiano è comunque stato buono!). Però questo sicuramente sarebbe un regalo apprezzato dal popolo intero.

Data:

20 Dicembre 2014