La Danimarca ha approvato la costruzione un’isola artificiale di circa 210 mq, a 50 km dal mare del Nord, in grado di produrre energia per circa 3 milioni di famiglie. Il territorio ospiterà 200 turbine eoliche producendo 3 gigawatt per un costo di 28 miliardi di euro (210 miliardi di corone), con la possibilità di offrire energia anche ai paesi vicini. L’obiettivo finale è quello di ridurre del 70% l’emissione di gas serra entro il 2030, che si affianca all’idea di realizzare un’altra isola nel mar Baltico per ottenere ulteriori 2 gigawatt; il tutto sempre nell’ottica di uno scopo “green“ particolarmente ambizioso.
L’Unione europea punta a realizzare progetti di sviluppo sostenibile “a misura di ambiente”: scelta, questa, che si pone come un tentativo di rimediare allo sfruttamento deliberato di risorse naturali perpetrato ieri e oggi, il quale rischia di condurre l’umanità verso un tunnel senza uscita. Occorrono, dunque, delle decisioni intelligenti e soprattutto immediate, caratterizzate da uno stile di vita altamente sostenibile per tutti. I mutamenti climatici alterano la composizione dell’atmosfera dando vita ad un circolo vizioso che danneggia l’intero pianeta, come l’effetto serra, considerata una delle principali conseguenze dell’aumento del livello del mare e delle concentrazioni di gas nell’aria, dello scioglimento dei ghiacci e del riscaldamento degli oceani. Purtroppo gli studiosi confermano che i mutamenti climatici dipendono dal comportamento dell’uomo, che fin dai primi del Novecento, con l’avvento delle fabbriche e dei veicoli a motore, comincia a sfruttare l’ambiente in maniera bieca, privo di pietà e di cura per la Madre Terra.
Se qualche decennio è sufficiente per mandare in crisi l’equilibrio di un pianeta, bisogna iniziare immediatamente a preoccuparsi delle nostre sorti e di quelle dei nostri figli. I paesi del nord guardano avanti perché caratterizzati da un modus operandi decisamente fluido e risolutivo, nonché spinti dalla minaccia di un futuro così vicino e problematico da far impensierire chiunque. Forse.