La Florida vuole armare gli insegnanti
La Florida non si ferma e punta ad armare gli insegnanti dopo la strage che lo scorso 14 febbraio è costata la vita a 17 persone in un liceo di Parkland. L’opposizione del governatore Rick Scott all’idea suggerita dal presidente Donald Trump non ferma le commissioni che, tra Camera e Senato a livello statale, hanno approvato proposte diverse per arrivare al medesimo risultato.
Gli insegnanti, ha detto il deputato José Oliva al Tampa Bay Times, costituiscono ’’l’ultima linea difensiva”. Nel dettaglio, la proposta di legge al vaglio della Camera mira a creare la figura dello ’School Marshal’ e prevede costi complessivi per 67 milioni di dollari. La maggior parte del denaro servirebbe per l’addestramento.
ETA’ MINIMA – Il provvedimento, se l’iter dovesse arrivare a conclusione, permetterebbe di armare insegnanti nei distretti guidati da un sovrintendente favorevole alla misura. La Camera, inoltre, propone anche nuovi paletti nella procedura per l’acquisto di armi: tre giorni di attesa prima di ottenere il prodotto e, soprattutto, innalzamento dell’età minima da 18 a 21 anni.
400 MLN – I fondi stanziati nel complesso ammonterebbero a 400 milioni e servirebbero anche ad assegnare agenti ad ogni scuola pubblica e – altro tema indicato da Trump – a potenziare l’attività di consulenza e assistenza per soggetti mentalmente instabili.
SCHOOL MARSHAL – Secondo il Senato, invece, il programma per la creazione degli ’school Marshal’ è vincolato all’approvazione congiunta dello sceriffo e delle autorità scolastiche di ogni distretto. Deputati e senatori devono trovare un compromesso su un programma identico per trasformare le proposte in una legge.
Si dimette Hope Hicks, capo comunicazione alla Casa Bianca
Hope Hicks, uno dei consiglieri più stretti del presidente Donald Trump, ha dichiarato di volersi dimettere nelle prossime settimane dal ruolo di direttore delle comunicazioni della Casa Bianca.
Ex modella di 29 anni, non aveva alcuna esperienza politica e si era unita alla campagna presidenziale del Tycoon nel 2016. Aveva preso il posto di Anthony Scaramucci, che era stato licenziato dopo soli dieci giorni. “Non ci sono parole per esprimere in modo adeguato la mia gratitudine al presidente Trump. Auguro a lui e alla sua amministrazione davvero il meglio mentre continuano a guidare il nostro Paese”, ha affermato Hicks in una nota.
L’annuncio è arrivato un giorno dopo che Hicks ha testimoniato di fronte al Congresso sulle presunte interferenze della Russia con le elezioni presidenziali del 2016. Ma la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ha precisato che le dimissioni della Hicks “non hanno nulla a che vedere” con la testimonianza in Congresso.
“Hope è eccezionale e ha fatto un ottimo lavoro negli ultimi tre anni: è intelligente e premurosa, una persona davvero fantastica. Mi mancherà averla al mio fianco ma quando mi ha parlato di altre opportunità ho capito. Sono sicuro che lavoreremo ancora insieme in futuro”, ha detto Trump in una dichiarazione.
“E’ tardi, non ti visito”: muore bimba di 5 anni
Era arrivata in ritardo all’appuntamento con il medico e per questo era stata rimandata a casa. Ma la piccola Ellie-May Clark, una bambina di 5 anni, è morta poche ore più tardi per asma bronchiale. La vicenda è accaduta nel Galles, dove la piccola è deceduta. Ellie-May, racconta la ’Bbc’, era stata accompagnata in una clinica dalla madre per una visita d’urgenza. La figlia respirava affannosamente e aveva difficoltà a camminare. Per questo le viene fissato un appuntamento per le 17.
La donna però arriva con 10 minuti di ritardo e viene rimandata a casa. La dottoressa Joanna Rowe, che deve visitare la bambina, ha come regola quella di non accettare pazienti che si presentano con oltre 10 minuti di ritardo. E per Ellie-May non fa eccezioni. Quando le chiedono di tornare, alla madre della piccola crolla il mondo addosso. Si sente “arrabbiata” e “sconvolta”. Anche la figlia le chiede perché la dottoressa non voglia vederla.
Secondo quanto scrive la ’Bbc’, prima di rifiutare la visita, la dottoressa non avrebbe né guardato la cartella clinica della bambina, né chiesto il motivo dell’appuntamento. Ora per lei è iniziato il processo. Durante l’udienza la madre della piccola ha raccontato che una volta tornata a casa, ha continuato a controllare Ellie-May ogni 10 o 15 minuti e che alle 22.30 stava ancora tossendo. Poi la bambina è diventata cianotica. Inutile la corsa in ambulanza. La bambina è morta al Royal Gwent Hospital di Newport.