Francoise Hollande, Presidente Francese, a Versaille, innanzi al Congresso del Parlamento, inizia il suo discorso pronunciando le seguenti parole “La Francia è in guerra. Gli atti di venerdì sera sono atti di guerra…costituiscono un’aggressione contro il nostro Paese, contro i suoi valori, contro la sua gioventù, contro il suo modo di vivere…perché la Francia è il Paese della libertà, perché noi siamo la patria della gloria”.
Si appella all’unità della Nazione e chiede, per una maggiore efficienza nella lotta contro il terrorismo, più poteri e lo stato di emergenza per 3 mesi, apportando così modifiche alla Costituzione Francese, necessarie in uno stato di guerra.
Con fermezza dichiara “In guerra non valgono le regole di pace…dobbiamo far evolvere la nostra Costituzione per agire contro il terrorismo di guerra».
Parole precedute dall’attacco di Raqqa, in Siria, nel cuore dell’ISIS, ad opera dei caccia francesi che hanno già bombardato 2 comandi operativi. E’ iniziata quindi da qualche ora la dura reazione prevedibile della Francia “Nazionalista” alla strage di Parigi, avvenuta il 13 novembre, con bombardamenti continui che non avranno fine fino a quando non sarà distrutto definitivamente il califfato diAbū Bakr al-Baghdādī.
Chiede inoltre l’aiuto degli altri stati membri dell’Unione Europea invocando l’art 42 n. 7 del Trattato dell’Unione stessa che così dispone al suo primo periodo “Qualora uno Stato membro subisca un’aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite”. Questo perché, ricorda Hollande, l’ISIS non è nemico solo della Francia ma anche dell’Unione Europea.
Conclude il discorso promettendo che “il terrorismo non distruggerà la Repubblica, la Repubblica distruggerà il terrorismo”.
Dure parole di Hollande che pare voglia vendicare le morti dei giovani francesi giustiziati nella sera di venerdì 13.
Per meglio comprendere quali strategie militari francesi saranno adottate, l’apporto di uomini militari via terra e via aria di ogni stato europeo che verrà utilizzato, dovremo attendere l’incontro del Presidente Francese con Barack Obama e Vladimir Putin che hanno dimostrato nelle ultime ore di voler trovare un’intesa per sconfiggere insieme il terrorismo islamico, accantonando le tensioni che tra i due leader si erano create negli ultimi mesi.