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LA GUERRA “COLPISCE” ANCHE LE MISSIONI SPAZIALI

Uno degli affetti collaterali del conflitto che sta infiammando l’Ucraina è il rallentamento (o addirittura lo stop) di numerose attività in ambito economico, tecnico e scientifico. Tra queste compare la tanto attesa esplorazione di Marte, volta a scoprire se sul pianeta rosso siano presenti forme di vita elementari. Ci riferiamo alla missione ExoMars, che sarebbe dovuta partire nel settembre prossimo ma probabilmente dovrà aspettare ancora per molto, perché condotta congiuntamente dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscomos).

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È stato proprio il Council dell’Esa, al termine di un meeting tenutosi a Parigi, ad esprimersi in tal senso. “È stata una decisione triste, quella di sospendere il lancio di ExoMars a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – ha riferito all’ANSA il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher – Le sanzioni imposte alla Russia dall’Europa non permettono di continuare campagna di lancio. Non possiamo immaginare un lancio con la Russia”.

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Secondo quanto diramato dall’ente, saranno sospesi anche altri progetti che vedono la collaborazione dell’Europa con la Russia. Nello specifico, sfumeranno le missioni Galileo M10, Galileo M11, Euclid e EarthCare. All’orizzonte si apre l’opportunità offerta dai nuovi lanciatori europei Ariane 6 e Vega C, anche se si tratterà di risolvere il problema delle componenti di fabbricazione ucraina. Procede invece senza interruzioni la collaborazione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss): “L’obiettivo principale è continuare a garantire la sicurezza delle operazioni a bordo della Iss, comprese quelle volte alla sicurezza dell’equipaggio“.

Data:

19 Marzo 2022