Domenica 19 ottobre sul sagrato di Piazza San Pietro S.S. Papa Francesco, in concelebrazione con il Papa emerito Benedetto XVI, ha officiato la S.Messa di beatificazione di Papa Paolo VI.
Paolo VI, un pontefice schiacciato dal peso del predecessore Giovanni XIII, espressione della carità cristiana, e dal successore Giovanni Paolo II, fautore di cambiamenti storici epocali. Apparve distaccato, austero, riflessivo, pacato in quanto preoccupato che il dialogo e la moderazione prevalessero in un periodo contrassegnato da diverse tendenze politiche, teologiche, culturali.
Fu il primo Papa a compiere viaggi internazionali, ad utilizzare l’aereo, a celebrare una funzione religiosa in un impianto industriale (acciaierie Italsider Taranto). L’enciclica “Humanae Vitae” ribadisce che la vita coniugale esclude la contraccezione che impedisce la finalità della procreazione. Il Magistero del Papa ha facoltà di intervento non solamente sulla legge evangelica ma anche su quella naturale perché l’eventuale utilizzo degli anticoncezionali ledeva pesantemente la legge morale, scindendo infatti la dimensione unitiva della coppia da quella procreativa. Un Papa che ha difeso il valore della famiglia nella vera accezione del termine, come trasmesso alla sottoscritta dai miei genitori che furono onorati il giorno del matrimonio, 30 settembre 1972, di una lettera inviata proprio dal Santo Padre.
“Ai novelli sposi Angeli e Gattei Santo Padre con l’augurio di pace e prosperità nella grazia del Signore auspica abbondanti favori celesti per cristiana formazione nascente famiglia et invia implorata benedizione apostolica estendibile parenti et convenuti sacro rito nuziale (Cardinale Villot)”. Una missiva che gelosamente la famiglia custodisce in casa poiché ricevere la benedizione papale, anche se tramite telegramma , è per un cattolico la massima trasposizione della fede.