Cos’è esattamente un mantra? Una parola, un suono, una formula mistica o magica, una preghiera, un canto sacro, una pratica meditativa o religiosa. Il mantra comprende tutto questo.
Mantra è un termine sanscrito e deriva da due parole manche significa “mente” e tra che significa “strumento”. E’ uno strumento per la mente dunque, formato da una combinazione precisa di parole e suoni. La recitazione di un mantra comporta una serie di effetti sia psicologici che fisici. Come in ogni altra forma di meditazione profonda, il suo principale effetto è quello di calmare il turbinio di pensieri e di emozioni.
Il suono ha un indubbio potere sul corpo e sulla mente e questa certezza ha accompagnato tante culture lontane dalla nostra. Lo Sciamanesimo, ad esempio, ha utilizzato una combinazione di parole e suoni, scanditi a ritmo dei tamburi. Nell’Islam, il Corano va recitato con una cadenza particolare e assume il valore di un vero e proprio mantra. Le “formule magiche” non sono che mantra. Nel Cristianesimo, recitare continuamente una preghiera è un po’ come ripetere un mantra.
I mantra sono stati trasmessi di generazione in generazione. Miliardi di ripetizioni, da parte di innumerevoli devoti, nel corso dei secoli, hanno portato alla formazione di una vasta riserva di potere, che aumenta la forza spirituale in essi racchiusa.Una goccia d’acqua sola può fare molto poco, ma centinaia di gocce possono praticare un solco nella roccia, oppure cambiare addirittura la morfologia del territorio.
Quella del mantra è una pratica millenaria e ha origine dalle credenze religiose di Vedismo, Brahamanesimo, Buddismo, Gianismo, Induismo e Sikhismo, ma per mezzo del Buddismo, si è diffusa in Asia e poi in tutto il mondo. L’uso reiterato nel tempo, apporta benefici su corpo, mente e spirito.
Secondo la tradizione indiana, la sua ripetizione ritmica aiuta a raggiungere l’equilibrio, a trovare dentro di noi la parte buona, l’energia vitale e ad avvicinarci così al divino che è insito in ogni essere vivente. Gli antichi testi indiani Veda, ne contengono moltissimi.
In India esiste circa un milione di mantra conosciuti. Diffusi ormai anche in Occidente vengono adoperati nello yoga e in moderne pratiche spirituali.
Cantare produce una serie di effetti psicologici e spirituali, la concentrazione porta un senso profondo di pace e di gioia e serve a focalizzare i pensieri della mente, cercando di affinarli e trasformarli. Attraverso la costante ripetizione dei mantra, l’individuo diventa un magnete in grado di attrarre potere spirituale, assumendo consapevolezza del suo Io. La recitazione può essere praticata ovunque in qualsiasi momento perché è sostanzialmente uno strumento di rilassamento del pensiero.
In molti mantra si usa il “mala”, un rosario che aiuta a tenere il conto delle ripetizioni, che devono essere 108. Viene confezionato con legno di sandalo, tulsi o semi di rundraksha. Tutte queste piante hanno in comune tra loro, il fatto di essere percepite come sacre nella tradizione indiana, oltre ad essere apprezzate dalla medicina ayurvedica per le loro virtù officinali. Secondo la tradizione esoterica, ogni materiale può essere concepito come un veicolo di energie sottili per il corpo e per la mente. Ogni pietra, cristallo o legno è in grado di condizionare positivamente chi lo indossa, migliorandone il benessere psicofisico. Il numero 108 è ritenuto sacro poiché al numero uno, la Suprema Energia, accosta lo zero, la completezza, la perfezione di Dio e l’otto, simbolo dell’universo e dell’eternità. I mala, benché richiamino la forma dei rosari cattolici, sono in realtà molto più antichi, risalendo al II secolo a.C. Se composti da 108 grani, si possono portare al collo, se sono da polso, si indossano come bracciali. La notte vanno riposti sotto il cuscino, o sul loro altare.
Possiamo ricorrere al mantra, quando viviamo stati di ansia e di tensione prolungati, oppure in momenti della nostra vita particolarmente dolorosi e traumatici. I benefici che si ottengono con la recitazione dipendono dal singolo soggetto, dal punto da cui è partito, dalla sua attuale situazione, dalle sue vite passate e dal grado del suo desiderio. Il beneficio immediato è il controllo della respirazione che è il mezzo con cui si può sviluppare l’abilità di gestire le emozioni, riconoscerle, controllarle, raffinarle ed indirizzarle. Purificando mente ed emozioni avremo uno strumento di protezione contro la paura. Le emozioni purificate si trasformano in amore, quello vero incondizionato, l’Amore Universale.
Il mantra non è una pillola magica, ma un costante flusso d’acqua che erode gradualmente anche la roccia più dura.
“Sono forte, sono intelligente, sono bella, nessuno è meglio di me, sono incredibile”. Queste parole sono comparse in un post di Facebook che ha fatto il giro del mondo, ottenendo milioni di visualizzazioni. Costituiscono la lezione che un papà fa ripetere alla sua bambina davanti allo specchio ogni mattina, ritenendo che i bambini abbiano bisogno di sviluppare autostima e fiducia in loro stessi.
Abbiamo tutti bisogno di un motto che ci guidi come un faro nella notte attraverso le tempeste quotidiane. Ognuno ha un mantra, riposto in un angolo della mente. Spesso non ci pensa… Non c’è forse qualcosa che vi ripeteva sempre vostra nonna, la maestra, la mamma, da bambini? Non c’è forse un verso poetico, il ritornello di una canzone o la frase di un film che di tanto in tanto riecheggia nella testa e magari vi infonde sicurezza? Trovate le vostre parole, quelle che risuonano nel cuore e che vi danno la spinta giusta. Ripetetele durante le passeggiate, in riva al mare, in palestra mentre vi allenate, quando siete in attesa dal medico, ma soprattutto nei momenti difficili. Sperimentate, se davvero volete cambiare la vostra vita. Magari, createlo voi il vostro mantra.