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LA NATURA – Percorsi Di-Vini

La natura ci offre panorami suggestivi ogni giorno, ma non sempre siamo attenti ad osservare ciò che ci circonda; non appena posiamo, però, il nostro sguardo con umile attenzione ai dettagli, ci rendiamo subito conto di vivere in una sorta di paradiso. A volte basta cambiare l’angolo di veduta, altre soffermarsi a pensare, altre lasciarsi completamente andare cercando di connetterci con essa; posso assicurare che non avremo problemi di segnale ma anzi troveremo tutto ciò che vorremo ricevere. La natura non chiede nulla, non bussa alla nostra porta, non pretende di entrare nella nostra vita, lei è lì, affaccendata a proporre di continuo il cambio delle stagioni, da secoli, da millenni, da sempre… si presenta a noi con tutta la sua bellezza, a volte imbarazzante, con garbo desidera essere osservata, ammirata e soprattutto rispettata.

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Immaginate di trovarvi alle pendici di un monte, l’aria è fine, fresca, pulita, ossigenata. Alla nostra sinistra un ruscello insegue la sua strada, il suo lento trascorrere porta con sé acqua di montagna, pura, limpida, cristallina. Tutto intorno la neve, questa notte ne è scesa in quantità. Un manto bianco, soffice, delicato, luminoso, si distende davanti ai nostri occhi. All’orizzonte un cerbiatto saltella energicamente, forse alla ricerca di cibo. Giusto il tempo di girare il capo ed ecco che lo sguardo incrocia un vigneto, pulito, ben curato. I filari sono elegantemente in linea tra loro. Tutto sembra così fermo, immortale, etereo. Nell’aria si diffonde un silenzio ovattato, rotto soltanto dal sibilo del vento che delicatamente accarezza i rami dei pini, anch’essi colmi di neve.

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Eppure il vigneto non è cresciuto da solo, dovrà pur esserci qualcuno che lo accudisce, qualcuno che si preoccupa per lui, qualcuno che ogni giorno cerca di condurlo al meglio, qualcuno in grado di dimostrargli importanza e appartenenza… ed ecco che tra i filari si scorge la sagoma di un uomo. Mi avvicino lentamente, quasi per non disturbare questa lenta ed attenta operazione che egli sta approntando. Si presenta al mio cospetto un piccolo uomo dalle grandi mani rugose, lo sguardo fiero e gli occhi pieni di sofferenza. Sulla fronte si concentrano le fatiche di una vita. Con attenta solerzia è intento a far cadere la neve dai tralci, i movimenti sono lenti, continui, costanti, sembra quasi che li accarezzi delicatamente, l’essenza di un passato difficile è racchiusa in queste movenze. Con doveroso ed obbligato rispetto lo aiuto in silenzio a finire l’ultimo filare. Mi sento gratificato, avevo bisogno di confrontarmi con la natura. Pochi ulteriori passi e termino il mio lavoro e così come sono arrivato, in silenzio vado via, uno sguardo intenso, ricco di complicità mi allontana da lui a cui sarò grato peri avermi insegnato la fatica di un momento.

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Siamo in Trentino Alto Adige, nella Val di Cembra, un territorio unico, morfologicamente perfetto. Qui si coltiva uno chardonnay dalla buona aromaticità, aromi di pera, mela, vaniglia sono di casa per poi lasciare spazio alla delicatezza dei profumi della rosa bianca. Al palato si presenta di buona struttura, con un corpo elegante, mai invadente e sempre in ottimo equilibrio. Si abbina perfettamente con piatti a base di pesce, tartare, molluschi e crostacei.

Mi rimane il sapore profondo della fatica mista all’onore di aver condiviso per un breve periodo della mia vita un percorso non facile, mai scontato, emozionante e rispettoso allo stesso tempo… non saprò mail il nome di quel piccolo uomo ma porterò con me il ricordo della sua perseveranza scalfita nello sguardo di chi sa perfettamente dare un senso alla vita.

Buona degustazione.

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Data:

12 Marzo 2024