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LA NUOVA POLITICA ESTERA EUROPEA – Le Prime Mosse di Kaja Kallas

Kaja Kallas ha appena assunto il ruolo di Alta Rappresentante della Politica Estera dell’Unione Europea, e ha subito mostrato una chiara direzione per il suo mandato, differenziandosi dal suo predecessore, Josep Borrell.

Più Europa, Meno Medio Oriente
Kallas intende concentrare la politica estera dell’UE sul continente europeo e sui paesi vicini, riducendo l’attenzione sul Medio Oriente. L’Ucraina è in cima alla sua agenda, come dimostrato dal suo primo viaggio ufficiale a Kiev, insieme al neo-presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, e alla neo-commissaria per l’Allargamento dell’Unione, Marta Kos. Questo viaggio ha lanciato un chiaro messaggio di sostegno all’Ucraina nella sua guerra contro la Russia.

Rafforzamento dei Legami di Sicurezza
Durante la sua audizione all’Europarlamento, Kallas ha parlato di rafforzare i legami di sicurezza tra UE e USA, concentrandosi sull’allineamento tra Iran, Corea del Nord, Cina e Russia. Ha sottolineato che senza il sostegno della Cina, la Russia non potrebbe portare avanti la sua guerra con la stessa forza. Kallas ha anche affermato che l’UE dovrebbe adottare un nuovo approccio nei confronti dell’Iran, accusato di fornire equipaggiamenti militari alla Russia.

Posizione sulla NATO
Kallas ha dichiarato che l’UE deve affrontare il significativo sotto-investimento nella difesa e prepararsi ora, finché c’è pace. Ha escluso l’idea di poteri militari separati per l’UE, sottolineando la necessità di restare uniti come attore geopolitico.

Altri Quadranti Geopolitici
Kallas ha mostrato meno convinzione riguardo al Medio Oriente, affermando la necessità di un cessate il fuoco immediato e del rilascio incondizionato degli ostaggi, ma senza un tono deciso. Ha promesso un maggiore impegno nei confronti dell’Africa, con l’organizzazione di un vertice congiunto per ascoltare i leader africani.

Pugno Duro contro la Georgia
Kallas ha mostrato decisione nei confronti della Georgia, avvertendo che la violenza contro i manifestanti e l’allontanamento del paese da Bruxelles porterebbero a conseguenze dirette da parte dell’UE, come sanzioni o la sospensione dell’accordo di viaggio senza visto.

Riduzione della Rappresentanza Diplomatica
La Commissione Europea sembra intenzionata a ridurre il personale delle ambasciate UE nel mondo per concentrarsi sui paesi di interesse primario. Questo potrebbe significare lasciare scoperte aree come Africa, Asia e America Latina, con conseguente perdita di peso diplomatico e possibili licenziamenti di massa.

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Data:

7 Dicembre 2024