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LA PERCENTUALE DI SPESA INTERNA LORDA IN RICERCA E SVILUPPO FINANZIATA DALLE IMPRESE A LIVELLO GLOBALE -È cresciuta di un valore pari a +8,38% tra il 2013 ed il 2022

La variabile “GERD financed by business, %” si riferisce alla percentuale della spesa totale nazionale destinata alla ricerca e sviluppo (R&S) che è finanziata dal settore privato. GERD, acronimo di Gross Domestic Expenditure on Research and Development, rappresenta la spesa complessiva per R&S all’interno di un paese, includendo i contributi del governo, delle istituzioni di istruzione superiore, delle organizzazioni senza scopo di lucro e delle imprese. Pertanto, questa variabile specifica indica la proporzione di tale spesa complessiva che è coperta da investimenti e fondi provenienti da aziende private. Una percentuale elevata di GERD finanziata dal business suggerisce un forte coinvolgimento del settore privato nella promozione e sviluppo di attività di ricerca e innovazione nel paese.

La percentuale di Spesa Interna Lorda in Ricerca e Sviluppo finanziata dalle imprese a livello globale nel 2022. L’analisi della percentuale di spesa interna lorda in ricerca e sviluppo (GERD) finanziata dalle imprese per l’anno 2022 rivela una significativa variazione tra i diversi paesi. Questo indicatore è cruciale per comprendere il livello di coinvolgimento del settore privato nell’innovazione e nello sviluppo tecnologico di un paese, riflettendo quanto le imprese siano disposte a investire in attività di ricerca e sviluppo (R&S) per promuovere la crescita economica e competitività. Al vertice della classifica troviamo la Thailandia, dove il 100% della GERD è finanziata dalle imprese. Questo dato è particolarmente notevole e suggerisce un ambiente altamente dinamico e favorevole agli investimenti privati in R&S. Seguono Giappone (96,9%), Cina (95,8%) e Corea del Sud (94,7%), paesi noti per le loro forti economie basate sulla tecnologia e sull’innovazione. Questi alti valori riflettono una cultura aziendale fortemente orientata all’investimento in ricerca e sviluppo, supportata probabilmente da politiche governative favorevoli e da un ecosistema di innovazione ben sviluppato. Gli Emirati Arabi Uniti, con il 91,9% della GERD finanziata dalle imprese, rappresentano un caso interessante di un’economia in rapida evoluzione che sta diversificando le sue fonti di crescita al di fuori del settore petrolifero, puntando significativamente sulla R&S. Negli Stati Uniti, l’82% della spesa in R&S è sostenuta dal settore privato, un dato che conferma la leadership del paese nell’innovazione tecnologica, sebbene il contributo governativo rimanga rilevante. In Europa, la Svizzera (80%), la Germania (79,8%) e il Belgio (79,5%) sono tra i paesi con le percentuali più alte di finanziamento privato in R&S. Questi paesi hanno economie avanzate con settori industriali fortemente integrati nella ricerca scientifica e tecnologica. Anche la Svezia (77,2%) e la Danimarca (73,7%) mostrano un alto livello di investimento privato, riflettendo una tradizione di innovazione e sviluppo tecnologico sostenuta da una solida collaborazione tra università e industria. L’Italia, con il 69,2%, si posiziona più in basso rispetto ad altre grandi economie europee, indicando una necessità di maggiore coinvolgimento del settore privato nel finanziare la R&S. Tuttavia, questo dato evidenzia comunque un impegno significativo delle imprese italiane nel campo dell’innovazione, sebbene vi sia ancora spazio per migliorare. Paesi come il Regno Unito (66,3%), la Francia (70,2%) e la Finlandia (67,2%) mostrano valori simili, indicando un equilibrio tra finanziamenti pubblici e privati. Questo equilibrio può essere attribuito a politiche governative che incentivano il settore privato a investire in R&S, oltre a un forte supporto pubblico per le infrastrutture di ricerca. Nelle economie emergenti e in via di sviluppo, i livelli di finanziamento privato sono generalmente più bassi. Ad esempio, in Brasile solo il 53,8% della GERD è finanziata dalle imprese, mentre in Sudafrica è il 51,3%. Questi paesi stanno ancora sviluppando le loro capacità di innovazione e potrebbero beneficiare di politiche che incentivino maggiormente gli investimenti privati in R&S. In fondo alla classifica troviamo paesi come il Kuwait (1,2%), il Mali (1%), il Ruanda (0,8%), il Mozambico (0,6%), l’Ecuador e il Paraguay (entrambi 0,3%). Questi bassi valori indicano una scarsa partecipazione del settore privato alla R&S, che può essere dovuta a diverse ragioni, tra cui la mancanza di infrastrutture adeguate, un contesto economico sfavorevole o una limitata capacità del settore privato di investire in ricerca. In conclusione, l’analisi dei dati del 2022 sulla percentuale di GERD finanziata dalle imprese evidenzia una forte disparità tra i paesi in termini di investimento privato in ricerca e sviluppo. I paesi con economie avanzate e tecnologie sviluppate mostrano alti livelli di finanziamento privato, mentre le economie emergenti e in via di sviluppo spesso faticano a coinvolgere il settore privato in modo significativo. Questo indicatore è cruciale per comprendere il panorama globale della ricerca e sviluppo e può guidare le politiche volte a incentivare gli investimenti privati in R&S, promuovendo così una crescita economica sostenibile e innovativa.

La percentuale di Spesa Interna Lorda in Ricerca e Sviluppo finanziata dalle imprese a livello globale tra il 2013 ed il 2022. L’analisi della variazione percentuale e assoluta della spesa interna lorda in ricerca e sviluppo (GERD) finanziata dalle imprese tra il 2013 e il 2022 rivela tendenze significative e disparità tra i paesi. I dati mostrano come alcuni paesi abbiano registrato incrementi impressionanti, mentre altri hanno subito cali drastici. In cima alla lista per variazione percentuale si trova El Salvador, che ha visto un incredibile aumento del 6400%, passando da un misero 0,60% a un impressionante 39%. Questo aumento significativo può essere attribuito a politiche governative favorevoli, investimenti esteri e una crescente consapevolezza dell’importanza della R&S per lo sviluppo economico. Anche Paraguay ha registrato un incremento notevole del 200%, sebbene partendo da una base molto bassa (0,10% nel 2013), raggiungendo solo lo 0,30% nel 2022. Questi incrementi, pur impressionanti in termini percentuali, riflettono ancora livelli relativamente bassi di finanziamento privato in R&S. Colombia ha visto un aumento del 154,23%, da 26% a 66,10%, indicando un significativo impegno del settore privato nella ricerca e sviluppo, probabilmente sostenuto da incentivi governativi e una maggiore integrazione nel mercato globale. Mongolia e Cipro hanno entrambe registrato aumenti significativi, rispettivamente del 143,90% e 143,24%, suggerendo un miglioramento delle condizioni economiche e un maggiore interesse del settore privato verso la R&S. Sri Lanka, con un incremento del 112,82%, mostra come i paesi in via di sviluppo stiano aumentando i loro sforzi per coinvolgere il settore privato in R&S, mentre la Polonia, con un aumento dell’88,86%, riflette una crescente maturità economica e industriale. Alcuni paesi asiatici come Tailandia e Corea del Sud, già ben noti per i loro settori tecnologici avanzati, hanno visto incrementi rispettivamente del 73,91% e 11,41%, consolidando ulteriormente le loro posizioni di leader nella R&S globale. La Tailandia ha raggiunto un notevole 100% di finanziamento privato, mentre la Corea del Sud ha quasi raggiunto il 95%. In Europa, paesi come Romania (52,71%), Irlanda (36,80%) e Grecia (35,79%) hanno registrato incrementi significativi, dimostrando l’importanza crescente del settore privato nella R&S. Tuttavia, paesi come la Francia (10,90%) e il Regno Unito (25,81%) hanno visto aumenti più modesti, suggerendo che il finanziamento pubblico potrebbe ancora giocare un ruolo importante nelle loro economie. D’altra parte, alcuni paesi hanno registrato diminuzioni preoccupanti. Il caso più estremo è quello dell’Uruguay, che ha visto una diminuzione dell’87,72%, passando dal 46,40% al 5,70%. Altri paesi come Costa Rica (-91,45%), Mali (-91,53%) e Ecuador (-96,97%) hanno subito cali drammatici, riflettendo probabilmente instabilità economica, cambiamenti politici o mancanza di incentivi adeguati per il settore privato. Anche paesi con economie più sviluppate come la Finlandia (-15,26%), Islanda (-19,66%) e Repubblica Ceca (-20,58%) hanno visto diminuzioni significative, suggerendo potenziali sfide strutturali o cambiamenti nelle priorità di finanziamento della R&S. L’Asia mostra un quadro misto. Mentre paesi come la Cina (12,97%) e il Giappone (7,79%) hanno visto aumenti, altri come la Malesia (-52,70%) hanno subito cali significativi. La drastica diminuzione in Malesia potrebbe essere legata a cambiamenti economici o politici che hanno influenzato negativamente l’ambiente di investimento per la R&S. In sintesi, i dati mostrano una varietà di tendenze nel finanziamento della R&S da parte delle imprese. Paesi come El Salvador, Colombia e Thailandia hanno fatto progressi significativi, dimostrando che politiche adeguate e un ambiente favorevole possono stimolare gli investimenti privati. Al contrario, i cali drammatici in paesi come l’Uruguay e l’Ecuador indicano sfide sostanziali che potrebbero compromettere il loro sviluppo tecnologico ed economico. Queste tendenze sottolineano l’importanza di un ambiente stabile e di politiche che incentivino il settore privato a investire in R&S per promuovere una crescita sostenibile e innovativa.

Politiche economiche per incrementare la spesa in ricerca e sviluppo finanziata dalle imprese. Incrementare la spesa in ricerca e sviluppo (R&S) finanziata dalle imprese è fondamentale per stimolare l’innovazione, la crescita economica e la competitività globale. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario adottare una serie di politiche economiche mirate. In primo luogo, è cruciale implementare incentivi fiscali robusti, come crediti d’imposta e deduzioni fiscali specifiche per le spese in R&S. Questi incentivi riducono il costo netto delle attività di R&S per le aziende, rendendo tali investimenti più attraenti. Paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno dimostrato che tali misure possono essere estremamente efficaci nel promuovere la spesa in R&S da parte delle imprese. Inoltre, è importante creare un ambiente normativo favorevole che riduca la burocrazia e semplifichi i processi per ottenere finanziamenti per la R&S. Una regolamentazione snella e trasparente incoraggia le imprese a intraprendere progetti di ricerca senza timore di lunghe procedure amministrative. A questo si aggiunge l’importanza di garantire una protezione adeguata dei diritti di proprietà intellettuale, in modo che le imprese possano beneficiare pienamente dei frutti delle loro innovazioni. Un sistema solido di brevetti e diritti d’autore incentiva le imprese a investire in R&S, sapendo che le loro invenzioni saranno protette.Un altro elemento chiave è il supporto finanziario diretto attraverso sovvenzioni e sussidi. Il governo può allocare fondi per sostenere specifici progetti di R&S, soprattutto quelli che presentano un rischio elevato o che sono di interesse strategico nazionale. Ad esempio, i settori emergenti come l’intelligenza artificiale, la biotecnologia e le energie rinnovabili potrebbero beneficiare di finanziamenti mirati che stimolino ulteriormente gli investimenti privati. La collaborazione pubblico-privato rappresenta un altro strumento potente per incrementare la spesa in R&S. Iniziative come i partenariati tra università e industrie, i parchi tecnologici e gli incubatori di impresa possono facilitare la condivisione di conoscenze, competenze e risorse, creando un ecosistema di innovazione vivace e produttivo. Gli investimenti in infrastrutture di ricerca avanzate, come laboratori ben equipaggiati e reti di comunicazione ad alta velocità, sono fondamentali per supportare le attività di R&S. Tali infrastrutture non solo attraggono le imprese ma facilitano anche la collaborazione e la condivisione delle risorse tra i vari attori del settore della ricerca.Inoltre, è essenziale investire nel capitale umano. Programmi di formazione e sviluppo professionale, borse di studio e incentivi per i ricercatori possono aumentare il numero e la qualità dei talenti disponibili per le attività di R&S. Attraverso collaborazioni con istituti di istruzione superiore, il governo può assicurare che i curricula siano allineati con le esigenze del mercato del lavoro, preparando così una forza lavoro altamente qualificata per le sfide future. La promozione di un clima imprenditoriale dinamico è altrettanto cruciale. Creare un contesto favorevole per le start-up innovative, con accesso a finanziamenti di rischio e a un mercato competitivo, può stimolare l’innovazione e la R&S. I governi possono anche facilitare l’accesso ai mercati internazionali, aiutando le imprese a espandere le loro attività di R&S su scala globale. Inoltre, le politiche volte a migliorare la qualità delle istituzioni scientifiche e tecnologiche nazionali possono avere un impatto significativo. Università di ricerca di eccellenza e centri di ricerca all’avanguardia possono fungere da poli di attrazione per talenti e investimenti internazionali, stimolando ulteriormente la spesa in R&S. La promozione di reti di collaborazione internazionale e l’adesione a programmi di ricerca globali possono anche incrementare le opportunità di finanziamento e di scambio di conoscenze.Infine, la stabilità economica e politica gioca un ruolo cruciale nel creare un ambiente favorevole per gli investimenti in R&S. Le imprese sono più propense a investire in R&S in paesi dove le condizioni economiche sono prevedibili e le politiche governative sono stabili e favorevoli all’innovazione. Pertanto, mantenere una politica macroeconomica stabile e prevedibile, insieme a una governance efficace, può significativamente influenzare la decisione delle imprese di aumentare la spesa in R&S.

Conclusione. Il valore della spesa in ricerca e sviluppo finanziata dalle imprese è cresciuta per i paesi considerati da un ammontare di 44,81 unità fino ad un valore di 48,56 unità in media nel periodo tra il 2013 ed il 2022 ovvero di un ammontare pari a +8,38%. Vi sono dei paesi nei quali il valore della spesa in ricerca e sviluppo finanziata dalle imprese è cresciuta nel periodo considerato assai più della media di periodo ovvero: El Salvador con +6.400,00%, Paraguay con +200,00%, Colombia con +154,23%, Mongolia con +143,90%, Cipro con +143,24%. Vi sono tuttavia, dei paesi per i quali il valore della spesa in ricerca e sviluppo finanziata dalle imprese è diminuita significativamente nel periodo considerato ovvero Etiopia con -84,92 %, Uruguay con -87,72%, Costa Rica con -91,45%, Mali con -91,53%, Ecuador con -96,97%.

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Fonte: Global Innovation Index

Link: https://www.wipo.int/global_innovation_index/en/

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Data:

18 Agosto 2024