Traduci

LA POESIA DEL VENERDI’ – Elizabeth Barrett Browning e Elena Opromolla

Il confronto tra Elizabeth Barrett Browning e Elena Opromolla è interessante e stimolante, poiché pur appartenendo a epoche e contesti diversi, entrambe esplorano temi universali come l’amore, la contemplazione e la ricerca di un’esperienza trascendente attraverso il linguaggio poetico. Sebbene le poetesse operino in contesti storici differenti, c’è una forte affinità nei modi in cui entrambi i testi evocano un’esperienza dell’amore che non è solo fisica, ma che si inserisce in un ambito più profondo e spirituale.

Nel sonetto “Come ti amo?” di Browning, l’amore viene descritto come una forza che pervade l’intera esistenza, capace di toccare il cuore e l’anima in modo che nessun limite, né spazio né tempo, possano contenerlo. L’amore di Browning è un amore universale, che esiste oltre il corpo e il mondo materiale, ma che si radica nella realtà di una persona amata. Browning pone l’accento su una relazione che si manifesta come un dono continuo, un affetto che si espande nel tempo e nell’intimità.

Similmente, nella poesia di Elena Opromolla (“L’estasi”), l’amore è descritto come un’esperienza che trascende la realtà visibile e tangibile. Il soggetto della poesia, l’amato, viene idealizzato, e l’autrice non solo contempla il corpo dell’amato, ma percepisce anche una dimensione più spirituale e “eterna”. L’amore che Opromolla descrive è anche una forza che porta a una beatitudine profonda, un’adorazione che si avvicina alla trascendenza, un po’ come accade in Browning.

Entrambe le poetesse usano un linguaggio che risuona di una musicalità intima e potente. Browning, con la sua semplicità raffinata, crea un dialogo emotivo in cui ogni parola vibra di passione e intensità. Opromolla, d’altro canto, evoca un’immagine sensoriale forte e avvolgente, che trasporta il lettore in un’esperienza amorosa che va oltre il fisico, catturando l’anima.

Il mare è un altro elemento che emerge in entrambe le poetiche, anche se non esplicitamente menzionato. In Browning, l’amore ha una dimensione universale che si espande come le onde del mare, senza fine, senza limite, come un continuo movimento che non si ferma mai. Nella poesia di Opromolla, l’amore si avvicina a un’estasi simile a un’onda che avvolge e trasporta l’anima, portando un senso di pace che trascende ogni turbamento.

L’amore di Elizabeth Barrett Browning e di Elena Opromolla non è solo una relazione tra corpi, ma una forza che esplora la spiritualità, la contemplazione e l’infinito.

Elizabeth Barrett Browning

È una delle poetesse più celebrate della letteratura inglese, la cui opera ha influenzato profondamente la poesia del XIX secolo. Nata a Durham, Inghilterra, nel 1806, proveniva da una famiglia benestante e ricevette un’educazione privata che le permise di sviluppare una solida preparazione intellettuale. La sua vita fu segnata da difficoltà personali, tra cui una lunga malattia che la tenne spesso lontana dal mondo esterno, ma che alimentò anche la sua introspezione e il suo desiderio di esprimere emozioni universali attraverso la poesia.

La sua scrittura si caratterizza per l’intensità e la musicalità del linguaggio, e per una visione dell’amore che trascende le barriere fisiche e temporali, come evidenziato nei suoi celebri sonetti d’amore, tra cui “Sonnets from the Portuguese” (1850), dedicati al marito, il poeta Robert Browning. La sua poesia, pur riflettendo le convenzioni romantiche dell’epoca, è anche intrisa di una sensibilità personale che sfida le norme sociali e le restrizioni dell’epoca vittoriana, soprattutto per quanto riguarda il ruolo delle donne.

I temi dell’amore, della morte, della fede e della giustizia sociale attraversano la sua opera, che spazia dalla lirica alla poesia politica. Tra le sue opere più celebri ci sono anche “The Cry of the Children” (1843), un grido di denuncia contro lo sfruttamento minorile durante la rivoluzione industriale, e “Aurora Leigh” (1856), un poema in versi che esplora il ruolo della donna nella società e nell’arte, e che può essere letto come una riflessione sulla lotta per l’emancipazione femminile.

Il suo stile raffinato e la sua capacità di fondere l’intimismo con una visione più ampia dell’esperienza umana hanno permesso a Browning di attrarre un ampio pubblico e di lasciare un’impronta indelebile nella tradizione poetica inglese. La sua poesia rimane una testimonianza della profondità dei sentimenti umani, delle sfide sociali e della ricerca di una bellezza che va oltre il visibile.

Elizabeth Barrett Browning morì nel 1861, ma la sua eredità poetica continua a ispirare generazioni di lettori e poeti, riconosciuta per la sua forza emotiva, la sua riflessione sulla condizione umana e la sua capacità di coniugare passione e intellettualismo in modo unico.

La scelta

“Come ti amo?” di Elizabeth Barrett Browning è una delle più celebri dichiarazioni d’amore della poesia inglese. Con un linguaggio semplice ma profondamente evocativo, la poetessa esplora le dimensioni dell’amore, elevandolo a un’esperienza totale, che abbraccia ogni aspetto dell’esistenza, dal quotidiano alla dimensione spirituale.

La poesia si sviluppa come una riflessione intima, quasi una confessione, in cui la voce poetica misura l’intensità dell’amore attraverso immagini che evocano sia la concretezza della vita di tutti i giorni sia la vastità dell’infinito. L’anima dell’amante si espande in profondità, altezza e ampiezza, cercando di cogliere un sentimento che va oltre la comprensione razionale. L’amore, nella visione di Browning, non è solo passione, ma anche valore morale: è vissuto con la stessa dedizione con cui gli uomini perseguono la giustizia e la verità.

Come ti amo?

Come ti amo? Lascia che te ne conti i modi.
Ti amo fino alla profondità, la vastità e l’altezza
che l’anima mia può raggiungere allorquando
persegue, irraggiungibili agli sguardi, i fini del bene
e della grazia ideale.
Ti amo al livello delle calme
necessità quotidiane, alla luce del sole ed al lume
della candela.
Ti amo liberamente come gli uomini
tendono al giusto, ti amo puramente, come essi
rifuggono dalle lusinghe.

La potenza di questa poesia risiede nella sua capacità di trasmettere un’idea di amore che trascende il tempo e lo spazio. L’amore di Browning non è solo una passione romantica, ma un principio etico, una forza che guida la vita e che si radica nella sfera spirituale. Il tono della poesia è sereno, privo di eccessi retorici, eppure vibrante di un’intensità emotiva che la rende universale.

Attraverso la musicalità dei versi e il ritmo pacato delle dichiarazioni d’amore, Browning crea un’esperienza poetica che invita alla riflessione sul significato più profondo del sentimento amoroso. La semplicità apparente del testo nasconde una profondità straordinaria: l’amore non è solo un’emozione, ma una scelta quotidiana, un principio di vita che si manifesta nella purezza delle intenzioni e nella dedizione totale all’altro.

Con questa poesia, Elizabeth Barrett Browning trasforma il linguaggio dell’amore in una dimensione quasi sacrale, mostrando come il sentimento più umano possa diventare una via per raggiungere l’assoluto.

Elena Opromolla

È docente di ruolo nelle scuole di ogni ordine e grado, con una forte passione per la scrittura e l’educazione.

Autrice di Oltre la fiaba (Multimage), una raccolta di dieci fiabe pensata per bambini, genitori ed educatori, ha presentato il libro in numerosi contesti culturali, tra cui il Carcere Borbonico di Avellino, la V Municipalità di Napoli e il Comune di Monteforte Irpino.

Vincitrice di diversi premi letterari ha ottenuto il primo premio all’ottava edizione del concorso I fiori sull’acqua di Imola (2022) con la sinossi poetica Olena, candidata alla prima edizione per la poesia del Premio Strega.

Ha partecipato a importanti eventi letterari come il BookCity di Milano, l’Eirenfest – festival del libro per la pace e la nonviolenza (2021) e il Salone del Libro di Napoli (2023). Attivista per la pace e la nonviolenza, è referente di EIP Italia – Scuola Strumento di Pace, già vincitrice del premio Comenius per la Pedagogia dell’Educazione Civica.

La sua opera Olena, edita da Multimage, è stata presentata presso la libreria IoCiSto di Napoli e il Bar Hope di Avellino, con la partecipazione di Ilenia D’Oria e Gianluca Amatucci.

Collabora con Plus Magazine e ha preso parte a due edizioni del Forum, consolidando il suo impegno nel panorama culturale e letterario italiano.

La scelta

La poesia L’Estasi di Elena Opromolla è una raffinata riflessione sul sentimento amoroso, inteso come esperienza totalizzante e spirituale. L’autrice esplora il tema dell’amore non solo come un legame terreno, ma come una condizione che sospende il tempo e la realtà, portando l’io lirico in una dimensione di quiete e beatitudine assoluta.

L’uso della seconda persona e delle immagini sensoriali rende il testo intimo e avvolgente: lo sguardo si posa sull’amato, ne osserva i dettagli, le mani che portano con sé il ricordo dell’infanzia e la sicurezza dell’età adulta. Il processo di contemplazione trasforma la percezione dell’amore in un’estasi che cancella ogni inquietudine, come un mare che si placa dopo la tempesta.

Il contrasto tra il movimento e la staticità è centrale nella poesia: il turbamento dell’anima, scosso dai pensieri e dai bisogni della vita quotidiana, viene annullato dalla presenza dell’amato, che rappresenta un punto fermo, un rifugio di meraviglia e pace. Il sentimento espresso non è solo romantico, ma quasi mistico: l’amore è l’oltre, il superamento delle apparenze che possono ostacolare il futuro.

Il linguaggio poetico, essenziale ma intenso, permette di avvertire la profondità del legame descritto. L’uso di termini come beatitudine, meraviglia e contemplazione suggerisce una dimensione che va oltre il semplice desiderio: l’amore diventa un’esperienza spirituale, un’illuminazione che si compie nello sguardo e nella presenza dell’altro.

L’estasi

Quando i miei occhi
puntano il tuo viso,
i tratti del tuo corpo,
le tue mani espressive,
mature, sicure, maschili,
che ricordano quelle
acerbe del bambino
che sei stato, allora
io ti contemplo,
in un’estasi che plana
in me ogni turbamento,
ogni moto ondoso
della mia anima
sempre agitata
dai pensieri e dai bisogni
che questa vita sottende.
Tu sei la meraviglia
della mia vita, l’amore
che non finisce mai,
l’andare oltre le apparenze,
che uccidono il futuro.
Tu sei la beatitudine
in cui mi placo ed in ciò
che sei io mi contemplo.

La poesia di Opromolla riesce a tradurre in versi la potenza dell’amore come esperienza totalizzante. L’immagine della contemplazione, che attraversa il testo, richiama un amore che non è solo passione, ma anche armonia e rivelazione. Il suo stile, raffinato e musicale, esprime con sensibilità la fusione tra il visibile e l’invisibile, tra il ricordo e la presenza, tra l’emozione e la quiete. Con L’Estasi, la poetessa ci offre un frammento di amore assoluto, dove il sentimento non è mai effimero, ma un fondamento che dà senso all’esistenza stessa.

Data:

14 Febbraio 2025

One thought on “LA POESIA DEL VENERDI’ – Elizabeth Barrett Browning e Elena Opromolla

  1. Elizabeth , la mia poetessa dell’ amore preferita dopo Saffo e la Dickinson.
    Complimenti Elena , per questo bel parallelo di Lisi!

Comments are closed.