Purtroppo flora e fauna non sono i nomi di bue belle fanciulle approdate in parlamento, ma fanno riferimento esattamente alle piante e agli animali che ultimamente hanno preso il posto degli storici simboli elettorali
Non se ne può più. In attesa della uova legge elettorale e in attesa di nuove elezioni, molta carne bolle in pentola. Ognuno si organizza come può. Antonio Di Pietro, per esempio, sta tentando di rilanciare il suo ex partito con un nuovo simbolo grafico. Ha deciso: l’Italia dei valori avrà come nuovo simbolo un “gabbiano”. Messo da parte l’Asinello, si riprova con un volatile. E basta! Siamo seri!
Dove sono finiti “la bandiera tricolore Italiana” dei Liberali, “il libro con il sole nascente” dei Socialisti, “lo scudo crociato” della Democrazia Cristiana, la “stella e corona” della monarchia, la falce e il martello” dei Comunisti e “la fiamma tricolore” del movimento sociale italiano. Il simbolo, bene o male, ti lasciava intuire quali fossero le tendenze o propensioni politiche di questi partiti. Da qualche anno, tutti o quasi tutti i gruppi parla mentari, si trincerano dietro margherite, stelle, ulivi, arcobaleni e quant’altro. Spero che in futuro sulle schede elettorali non dovremmo trovare pure: i giaguari, le stelle alpine, i cavalli, i cipressi, gli ornitorinchi, le costellazioni zodiacali, i dinosauri e le foche monache.
Senza poi parlare delle liste civiche indipendenti o dei gruppi misti composti da fuoriusciti e scontenti che, a mio parere, rischierebbero di farsi rappresentare da una bella, buona, appetitosa e colorata “ macedonia di frutta”. Il nome del simbolo? Frutta & Verdura.
Dove son finiti quei bei simboli con il pugno chiuso. lo scudo crociato o il tricolore che ci rappresenta da oltre 150 anni. Povera “Italia turrita” che troneggiava sulle monete e sui francobolli Italiani, oramai passata di moda e dimenticata da tutti.
Mettiamo caso che una nazione qualsiasi, non sto parlando della nostra bella Italia, presentasse i propri partiti con simboli quali “ forza Germania”, panda-Emmenthal o Kartoffelsalad (patate).
Certamente, noi Italiani, rideremmo di loro. Temo che la stessa cosa stia accadendo in Europa nei nostri confronti. Non sarebbe ora di mettere la testa a “partito”. dove per partito si intende un movimento che ci faccia capire dove e come “lor signori” vorrebbero collocarsi. Se riuscissimo a saperne di più, sono certo che l’assenteismo elettorale calerebbe. Dopo tanti referendum regolarmente ignorati e disattesi dai nostri governati, credo si abbia pure il diritto di sentirsi esclusi.
Non siamo più pizza e mandolino come per anni ci hanno descritto in tutto il mondo. Anche le masse si sono acculturate ed hanno una loro coscienza.
Siate più chiari. Abbiate il coraggio di presentarvi per quello che siete veramente, evitate le pastette e le ammucchiate e gli elettori, sicuramente, potranno stimarvi e premiarvi facendo scelte oculate, serie e ponderate.