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LA POVERTA’ REALE E LE DICHIARAZIONI POLITICHE.

Nella vita alla base di tutto vi è la matematica, anzi l’aritmetica, o più semplicemente il fare di conto. Dalla musica alla chimica, dalla danza ai calcoli ingegneristici, dall’astronomia ai conti della serva i numeri hanno sempre una valenza certa. A volte potrebbe capitare di sbagliare un calcolo, ma in questo caso trattasi di un “errore” visto che in tutto il mondo due più due dovrà sempre dare lo stesso risultato ossia quattro. Giocando con le parole si potrebbe dimostrare che due più due possa fare 3,99 + 0,01 ma il risultato finale non cambia.Tesi contrapposte che portano sempre allo stesso risultato reale. Il sofisma altro non è che un tipo di ragionamento logicamente corretto in apparenza ma che, in realtà, porta a conclusioni false o assurde. Andiamo ai fatti.

cms_360/poveri-governo-1-770x513.jpgUltim’ora dagli “Esteri”. Il nostro Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ad Abu Dhabi, tra marmi pregiati e stucchi dorati dell’ Emirates Palace Hotel ha dichiarato a tutto il mondo:…L’ Italia è salva, finalmente siamo fuori dalla crisi,…venite a investire da noi…!Al contrario, una notizia di “economia” pubblicata da “google news” riportava testualmente: “Crisi alimentare sulle tavole degli Italiani.” Il 59% degli intervistati ha dichiarato di aver ultimamente consumato “cibo scaduto”.Non per moda o per dieta consigliata ma per pura necessità. Un fatto che non ha precedenti. Facendo appunto i conti della serva, e se l’indagine fosse veritiera, si evince che più di 30.000.000 di italiani si nutrono di pietanze di scarsa qualità, dal dubbio sapore e che potrebbero addirittura essere nocivi alla salute. Le percentuali sono ancora più drammatiche se si considera che gli stessi per un buon 15% hanno dichiarato di consumare prodotti scaduti anche da 30 giorni mentre l’otto per cento ingerisce, per necessità, alimenti scaduti da “diversi mesi”.

cms_360/poverta-grecia2-da-imolaviaggi_it.jpgHo visto personalmente vecchine aggirarsi tra i rifiuti dei mercati rionali, subito dopo la chiusura, alla ricerca affannosa di frutta ed insalata marcia per soddisfare i morsi della fame.

Ho visto personalmente vecchi pensionati aprire i cassonetti dei rifiuti alla ricerca di un tozzo di pane raffermo. Ho visto ancora molti italiani intrufolarsi tra gli extracomunitari alle mense della “charitas”, tra spinte e spintone, pur di ottenere un piatto caldo.Se la fame e la povertà è arrivata a questo punto come credere che siamo fuori dalla crisi? Qui qualcuno mente!

Data:

1 Giugno 2014