Washington. Vertice sulla sicurezza nucleare. Dopo un anno dall’accordo sul nucleare tra Usa e Iran, Barack Obama afferma: “Dobbiamo ridurre il rischio di terrorismo nucleare…la minaccia che i terroristi possano accedere ad armi nucleari, che queste possano finire nelle mani sbagliate, è grande. Non esiterebbero ad usarle, così come avverrebbe per le armi chimiche”.
Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, che è parte integrante della Nato, partecipa al vertice ma non incontra Obama. Parte dell’accordo USA-IRAN sul nucleare, siglato il 13 luglio 2015 a Vienna, prevede il ritiro delle sanzioni economiche inflitte all’Iran in cambio della promessa di non produrre la bomba atomica. La costruzione di centrali nucleari in Iran ma anche la possibilità di ispezioni internazionali. Oggi Obama è soddisfatto dell’accordo raggiunto definendolo un “successo”. Ma le ispezioni internazionali formulano nuove accuse: in Iran si studiano nuovi esplosivi ad alto potenziale e si finanzia il terrorismo islamico.
Ed ora, Ali Khamenei, l’attuale guida suprema dell’Iran, dichiara “quelli che dicono che il futuro è nei negoziati, non nei missili, sono o ignoranti o traditori. Se la Repubblica Islamica porta avanti dei negoziati senza alcun potere difensivo, dovrà fare marcia indietro contro le minacce provenienti da qualsiasi paese debole”.Lo stesso Ali Khamenei che in passato aveva dichiarato che “I diritti umani sono l’arma nelle mani dei nostri nemici in lotta con l’Islam”. Lo stesso Khamenei, che dalla sua ascesa al “potere”, a partire dagli anni ’90, ha manifestato la sua contrarietà alle azioni economiche e politiche degli Stati Uniti d’America, alla”ipocrisia” dell’Occidente e la sua volontà di distruggere Israele.
Khamenei che, tra i suoi consiglieri ed amici, ha il “conservatore” Alireza Forghani, secondo cui “il mondo islamico deve avere la bomba nucleare” e che il mondo musulmano ha il diritto di produrre e possedere l’ordigno atomico al fine di distruggere i sogni diAmerica e Israele. La conferma delle agghiaccianti intenzioni dell’Iran arriva dalla stessa Marina Iraniana che afferma che il proprio Paese, alleato degli Usa, pianifica la costruzione di sottomarini nucleari.
Anche il nostro leader Matteo Renzi è ottimista come Barack Obama: “al momento non ci sono elementi specifici di allarme”. Ma il 26 marzo, in Bellizzi (Salerno), viene arrestato Djamal Eddine Ouali, indagato dalla Procura di Salerno per la sua appartenenza ad una rete criminale che produce documenti falsi, utilizzati anche dai terroristi coinvolti nell’attentato di Parigi del 13 novembre 2015 e di Bruxelles del 22 marzo. Sarà stradato in Belgio.