La Radionica, chiamata anche terapia elettromagnetica (EMT) o metodo Abrams, è conosciuta da molti anni. Si tratta di una forma di medicina alternativa secondo la quale è possibile diagnosticare e trattare le malattie applicando al corpo radiazioni elettromagnetiche (EMR).
È un metodo di guarigione a distanza che si serve, oltre che di particolari dispositivi elettronici, delle facoltà radiestesiche dell’operatore. Questo è, tra l’altro, il motivo per il quale questa terapia non è ancora riconosciuta dalla medicina occidentale ufficiale. Le cose sono diverse per la medicina orientale, che da sempre riconosce e include la componente energetica nel determinare lo stato di salute o di malattia dell’essere umano.
Attraverso la Radionica, l’operatore diagnostica lo squilibrio del soggetto in questione – sia esso un essere umano, un animale, una pianta o un oggetto -, ne determina la causa e ne ristabilisce l’equilibrio naturale.
La cosa interessante è che non è necessaria la presenza del paziente, né per l’analisi né per il trattamento. È sufficiente che l’operatore sia in possesso di un “testimone” che conservi la MEMORIA dell’intero individuo; nel caso di un essere umano potrebbe trattarsi di un capello, di un’unghia, di una goccia di sangue.
Prima di andare oltre, però, scopriamo chi è il “padre” della Radionica e come è arrivato alle sue conclusioni.
Si chiama Albert Abrams, nato a San Francisco nel 1863 e morto, a sessantun’anni, nella città che gli diede i natali. Era un medico, laureatosi giovanissimo con il massimo dei voti all’Università di Heidelberg, in Germania, che gli diede anche una medaglia d’oro al merito. Tornato nel suo Paese, si specializzò in neurologia, divenne direttore di Clinica Medica all’Università di Leland Stanford e scrisse almeno una dozzina di libri scientifici.
Poi la grande “illuminazione”. Mentre visitava un paziente malato di cancro, sentì la spinta ad andare oltre i rigidi confini della medicina e del pensiero scientifico, così come era concepito allora e come lo è, purtroppo, anche oggi. Consapevole che la materia – tutta la materia – emette radiazioni che possono essere rilevate attraverso un’apparecchiatura elettronica, stabilì che ogni organo in buona salute aveva una specifica frequenza, che risultava alterata in caso di malattia.
Quindi mise a punto un nuovo metodo diagnostico che permetteva di identificare le frequenze delle diverse malattie e progettò anche gli strumenti per curarle.
I risultati ottenuti furono a dir poco spettacolari ma non vennero presi in considerazione dalla Scienza ufficiale che osteggiò Abrams fino ad espellerlo dall’Ordine dei medici. Un vero peccato, visti i risultati; sarebbe stato un enorme balzo in avanti verso una nuova medicina.
Albert Abrams
Dopo la sua morte, il lavoro dello scienziato non cadde in oblio ma venne portato avanti da una chiropratica americana, Ruth Drown, che scoprì – come accennavo poc’anzi – che sia la diagnosi che il trattamento potevano essere fatti a distanza. Come è possibile? Ce lo dice lei stessa: “Tutti noi viviamo immersi in un grande campo di energia che circonda e permea la Terra, quindi, tramite esso, siamo tutti connessi uno all’altro”.
Non è un concetto nuovo, questo, ne ho già parlato quando ho trattato della coscienza collettiva quantica. Lo stesso identico principio vale per il corpo e tutto il mondo materiale e fisico.
Quindi, a distanza come in presenza, la Radionica permette di rilevare “frequenze energetiche” nei corpi dei pazienti. Riconosciuta l’eventuale alterazione che determina lo stato di malattia, l’operatore “bilancia” le frequenze discordanti per ristabilirne l’equilibrio. Per svolgere la sua azione la Radionica si serve, oltre che di sofisticate apparecchiature elettroniche, anche di pendoli, grafici, simboli e forme. Penso, in particolare, alla Geometria Sacra.
Albert Abrams inventò anche una macchina fotografica radionica capace di fotografarel’interno del corpo dei pazienti a centinaia di chilometri di distanza.
Come il suo predecessore, anche la Drown fu perseguitata: imprigionata con l’accusa di esercizio abusivo della professione medica, tutto il suo materiale fu sequestrato e distrutto. Tuttavia ciò non arrestò la corsa di questa innovativa tecnica, tanto preziosa per la salute e il futuro dell’uomo e di tutto il pianeta.
Foto radionica di un feto di tre mesi: la madre era a 100 km di distanza
Non c’è settore in cui non si possa intervenire positivamente con la Radionica perché i suoi campi d’azione sono molteplici.
Nel 1949 l’ingegnereThomas Galen Hieronymus inventò un apparecchio in grado di “rilevare le emanazioni da materiali e misurazione dei loro volumi” – così cita il testo del brevetto statunitense. “Le radiazioni di ciascuno degli elementi noti della materia producono una forma di energia, probabilmente elettroni, che può essere convogliata su conduttori elettrici. Il flusso di ciascun elemento ha caratteristiche diverse dagli altri. Viceversa, il flusso di elettroni lungo un conduttore produce radiazioni aventi caratteristiche proprie della radiazione di ogni rispettivo elemento.”, sostieneHieronymus.
Un altro ingegnere al servizio della “causa” della Radionica fu George de la Warr che, insieme alla moglie, fondò il Delawarr Laboratories a Oxford. Contribuì a perfezionare ed elaborare nuovi strumenti, tra cui una nuova macchina fotografica radionica. I coniugi continuarono gli esperimenti del fondatore ed ampliarono ulteriormente il campo di applicazione.
Infine il radioestesista Malcom Rae fu il primo ad introdurre concetti matematici nella Radionica. Grazie ai suoi studi e alle sue scoperte progettò una serie di strumenti diagnostici e terapeutici in grado di inviare al paziente l’energia – sotto forma di disegni geometrici – delle medicine nella loro forma archetipale.
Sempre con lo stesso strumento era in grado di produrre ogni medicina omeopatica, vitamina e quant’altro trasferendo l’essenza di quell’elemento sotto forma geometrica a globuli di saccarosio o a una soluzione alcolica.
Sezione trasversale del DNA
Oggi la Radionica è stata riabilitata negli studi medici con il nome altisonante di medicina quantistica.
Al di là della strumentazione, sempre più sofisticata, fondamentale rimane l’azione dell’operatore ed è questo il motivo per il quale, ancora oggi, questa tecnica non rientra nella visione della Scienza ufficiale. Tanto più che essa trova buona collocazione nel pensiero filosofico orientale delle energie sottili.
Come ho già spiegato, oltre al corpo fisico l’uomo possiede altri corpi costituiti di energie più raffinate che gli permettono di comunicare con con gli stati superiori di coscienza. È proprio a questi livelli che si sviluppano le malattie le quali, solo in un secondo momento, si riversano sul corpo fisico. Ed è quindi sempre a questi livelli che deve essere somministrata la “cura”.
La Radionica è una medicina affascinante e futuristica – anche se in realtà è molto antica – che può aumentare esponenzialmente la qualità di vita e la salute degli individui.