Nella riforma della pubblica amministrazione varata di recente, dall’attuale governo, si mira a modificare nel profondo il meccanismo della macchina dello Stato Italiano, a partire dalla sanità.
I infatti saranno scelti solo ed esclusivamente per competizione pubblica e i dirigenti della Pubblica Amministrazione per essere assunti a tempo indeterminato dovranno necessariamente superare una valutazione. Ma prima di addentrarci nei meandri della riforma è necessario cercare di analizzarla, sia pur superficialmente, punto per punto.
1 – Per essere nominato Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario di una Asl occorrerà superare una selezione pubblica per titoli e colloquio. Nel provvedimento è previsto che potranno essere nominati soltanto coloro che, all’esito di una selezione pubblica nazionale, saranno iscritti in un elenco tenuto dal Ministero della Salute e aggiornato con cadenza biennale.
2 – Secondo quanto approvato dal Consiglio dei Ministri, «il Direttore Generale, perde l’incarico se non raggiunge gli obiettivi o commette gravi violazioni di legge».
3 – Prevista inoltre l’istituzione, su base regionale, degli elenchi dei Direttori Amministrativi e dei Direttori Sanitari. Tutti gli idonei verranno iscritti nell’apposito elenco pubblico tenuto ad esclusiva cura dalla Regione di appartenenza.
4 – Inoltre è previsto che dirigenti pubblici debbano superare un concorso o un pre-concorso. Nel primo caso l’assunzione sarà a tempo determinato e la trasformazione in indeterminato avverrà previo esame di conferma dopo il primo triennio di servizio».
5 – E’ prevista anche «un’unica Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e contro la corruzione». E anche l’«unificazione delle scuole di formazione» della Pubblica Amministrazione e «limiti nella nomina dei componenti delle Autorità indipendenti».
Il Consiglio dei Ministri ha deciso anche la «ridefinizione della missione dell’Associazione Formez P.a. che sarà sottoposta all’Amministrazione di un Commissario Straordinario. Si prevede anche una «copertura assicurativa per lavoratori cassintegrati che fanno volontariato».