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LA RIVOLUZIONE LITURGICA

Per molti tradizionalisti è l’ennesimo colpo al cuore che simboleggia una pastorale nuova e con inediti risvolti teologici. Il nuovo Messale romano entra in vigore il prossimo 29 novembre, ma in qualche chiesa, per abituare i fedeli alla novità. In realtà, le norme che cambieranno riguardano il Padre Nostro e al Gloria che comunemente sono sempre state preghiere per il popolo. La novità inerente al Padre Nostro era già stata presa in considerazione da Joseph Ratzinger che aveva intuiti la necessità di una modifica che andasse a compattare sia la dottrina quanto la filologia. D’altro canto, lo stesso papa Francesco fu molto chiaro sulla possibilità di modificare una preghiera così comune: “Sono io a cadere, non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, aiuta ad alzarsi subito”. Una spiegazione logica che trova ampi conferimenti nel ramo teologico, perché Dio, nel suo infinito amore, predilige la misericordia alla rabbia. Pertanto, in questo momento particolare per tutto il mondo, la chiesa fa un ulteriore passo verso la rivoluzione culturale tanto decantata da Bergoglio. Ovviamente, non mancano coloro che definiscono tutto questo dei puri abusi liturgici, ma la realtà sta nel rendere giustizia alla vera essenza di Dio.

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In questo preciso istante, la chiesa ha scelto di mettere da parte la tradizione per compiere un piccolo cambiamento a livello dialettico sostanziale per arrivare a comprendere sempre di più la maestosità del mistero di Dio. Le altre norme che saranno modificate, sono il Gloria ed il Confesso a Dio. Nello specifico, non ci sarà più il riferimento “agli uomini di buona volontà”, bensì avremo una nuova forma dialettica che reciterà “pace in terra agli uomini, amati dal Signore”. La difficoltà più grande sarà nel far recepire al popolo fedele queste nuove modifiche ed è per questo motivo che il formulario inerente la consacrazione non è stato toccato, nonostante Ratzinger avesse fatto intuire un cambiamento. Il lavoro completo presentato al pontefice la passata estate ha portato i suoi frutti, trovando la piena approvazione dell’attuale pontefice; infatti Bergoglio, dichiarando all’Adnkronos, mostrava la sua felicità per questo lavoro: “Ricevo in udienza una delegazione che ha lavorato alla pubblicazione del nuovo volume guidata dal presidente della Cei, Bassetti”. Attualmente, questa piccola rivoluzione culturale ha avuto inizio, con la piccola speranza che possa portare frutti concreti.

Data:

22 Novembre 2020