Il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania ha visto emergere con forza George Simion, leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), che ha attirato quasi il 41% delle preferenze. Questo risultato è stato interpretato dall’analista politico rumeno Radu Magdin come un’ulteriore prova dell’ascesa dei partiti populisti di destra in Europa. Secondo Magdin, la Romania si è appena inserita a pieno titolo nella più ampia tendenza europea che vede l’emergere di forze politiche nazionaliste e euroscettiche.
Le Cause del Cambiamento
Magdin individua le cause di questo cambiamento nella crisi da Covid e nella guerra in Ucraina, ma soprattutto nella performance dell’élite politica tradizionale, in particolare nello stile distaccato e fuori dalla realtà dell’ex presidente Klaus Iohannis. L’elettorato rumeno sembra essere sempre più insofferente nei confronti della classe politica tradizionale e cerca alternative più radicali.
La Posizione di Simion
Simion si è distinto opponendosi agli aiuti militari all’Ucraina e sposando un nazionalismo dichiaratamente vicino a quello di Donald Trump. Ha anche criticato l’Unione Europea per i suoi eccessi percepiti nel campo del globalismo e del progressismo. Secondo Magdin, Simion potrebbe allineare maggiormente la Romania con gli Stati Uniti nelle questioni transatlantiche, specie quelle più divisive.
Possibile Asse con Trump, Orban e Fico?
Magdin ritiene che l’euroscetticismo condiviso e le critiche a Bruxelles potrebbero avvicinare Simion simbolicamente a figure come Trump, Orban e Fico. Tuttavia, la cooperazione concreta è poco probabile a causa delle tendenze nazionaliste e dell’appartenenza a gruppi diversi nel Parlamento europeo.
Il Secondo Turno
Il secondo turno vedrà Simion sfidare Nicusor Dan, sindaco di Bucarest ed espressione del centrismo pro-europeo. Magdin ritiene che molto dipenderà da come si svolgerà la campagna per il ballottaggio e che l’affluenza al secondo turno sarà decisiva. Se Dan volesse vincere, avrebbe bisogno di un forte incremento dell’affluenza, probabilmente oltre il 60-65%.
La Società Romena Spaccata
L’annullamento delle elezioni di dicembre è stato impopolare e ha avuto un effetto polarizzante sulla società romena. La decisione di escludere Calin Georgescu dal secondo turno ha alimentato la controversia e trasformato la campagna elettorale in uno scontro tra pro-Georgescu e anti-Georgescu.
Le Prospettive Future
Se Simion dovesse vincere, la linea europea della Romania non cambierebbe radicalmente, ma la sua presidenza potrebbe diventare un’altra voce di disturbo per i leader dell’UE. Dan, invece, offre una prospettiva molto più prevedibile dal punto di vista dell’UE, con credenziali democratiche solide e una visione centriste.
La Frammentazione Politica
La frammentazione dell’offerta politica in Romania riflette quella della società romena e ha alimentato la polarizzazione. Sarà fondamentale per il prossimo presidente costruire una maggioranza parlamentare stabile e trovare un equilibrio tra le diverse forze politiche.
Le elezioni presidenziali in Romania sono un ulteriore esempio dell’ascesa dei partiti populisti di destra in Europa. La sfida tra Simion e Dan sarà cruciale per determinare il futuro del paese e la sua posizione all’interno dell’UE. La società romena è spaccata e la campagna elettorale sarà fondamentale per capire quale direzione prenderà il Paese.