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LA RONDINELLA

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Cima degli Aurunci formiani

“Pronto?” “Sì Dina, prontissimo!”

“Potresti venire subito qui? C’è una rondinella che ha bisogno di soccorso”

“ Vengo volando! Tu intanto prepara la barella e tieni lontano i gatti.”

“Laggiù i gatti non ci possono andare.”

Strada facendo mi chiedo dove sarà mai un ” laggiù” irraggiungibile dai gatti. Lascio la macchina in sosta di emergenza e corro dall’infortunata.

Nel Palazzo, me la indicano In fondo alla tromba del lucernaio. Non ci sono gradini. Devo saltare dalla finestra delle scale posta più in alto rispetto al fondo, e sarà un problema risalire. Hop là. Resto immobile per un po’. Incomincio a muovermi molto lentamente e parlo con voce pacata.

“Rondine bella, hai perduto l’indirizzo del nido? Come sei finita qui? Cara piccola ingorda, inseguivi qualche insetto appetitoso e non hai fatto caso al pericolo, eh? Ma da dove sei passata? Perché non ti rialzi in volo? Guarda, ti lascio la finestra delle scale aperta. Non t’ importa? Mah! Se non ti muovi devi avere qualche piccolo problema alle zampe o alle ali, logico no? Però c’è rimedio, sai! Devi solo avere pazienza. Permetti che verifico?

Continuo ad accostarmi a piccoli passi: La rondinella resta all’angolo. Quando allungo la mano, si ritira in sé e gira il capino verso il muro. La prendo delicatamente, la esamino. No, non appare niente di rotto. Forse avrà esaurito le forze. Oppure avrà mangiato degli insetti avvelenati.

“Non temere piccola mia. Non sono mica venuto a prenderti il cuore. E’ vero, da ragazzo me lo dicevano spesso che per essere fortunati bisogna mangiare un cuore di rondine. ma io non ci ho mai creduto. Non penso proprio che il trucco funzioni, altrimenti gli uomini avrebbero sterminato da tempo tutte le rondini. E poi mi ritengo arcifortunato, io; ho avuto tanto dalla vita! Perchè scuoti il capo? Non sei convinta? Sappi allora che anche la sfortuna mi è cara. Se non altro perché mi aiuta ad essere più umile e più attento ai problemi degli altri. Adesso ti porto dal mio amico Peppino. Lui ama gli animali. Alleva e poi libera verdoni, canarini, merli e fringuelli. Saprà certamente come curarti. Fidati. Vedrai che presto riprenderai a scarabocchiare il cielo insieme alle tue amiche.”

Dina mi porta una sedia e una scatola delle scarpe, in cui pratica dei fori per far passare l’aria. Vi sistemo la rondine, che non oppone la minima resistenza. Salgo sulla spalliera della sedia appoggiata contro la parete. Riguadagno il davanzale, volo da Peppe.

“No, Lino, mi dispiace, con un altro uccellino ci potevo provare a metterlo in gabbia in prossimità del nido. I genitori lo avrebbero ritrovato e alimentato comunque. Una volta cresciuto, avremmo aperto la gabbia e via!..Se questa rondinella è caduta dal nido non si può fare niente. Comunque le rondini non vivono in gabbia, non mangiano miglio.”

cms_21387/2.jpg “Grazie, Peppe, per la tua disponibilità. Voglio vedere da Tutto per gli animali se hanno qualche mangime adatto. Nessuno sa da quando sta digiuna, perciò gliene faccio una provvista e la lascio con tutti i rifornimenti in un luogo isolato e sicuro. Da sola se la caverà per istinto di conservazione. Forse adesso non mangia perché ha soggezione e paura dell’uomo, ma una volta libera e sola, prevarrà l’istinto vitale. Appena in forze, volerà”.

Ma non c’è niente per le rondini da Tutto per gli animali.

Il venditore mi assicura che le rondini mangiano solo insetti. Quali? Quanti? E come farei a prenderli? Oggi potrei provare con alcune mosche, ma se le rifiuta non saprei davvero dove e come procurarmi altre specie di insetti.

Penso che il mio impegno servirà a poco. Non posso mettermi a caccia d’insetti tutto il giorno per rianimare questo spolverino bianco e nero! Che rabbia! Qui vendono solo guinzagli, gabbie, trucioli, semi, mangimi, biscotti, lettiere, ossi di seppia, collari, altalene, acquari, pompe, filtri, selle, finimenti, cavezze, briglie…Cento ritrovati adatti ad alimentare gli animali domestici, ad addolcire la cattività di quelli che si adattano, a renderli sottomessi ai nostri desideri, ma niente per chi vuole vivere nella più assoluta libertà!

“Mi hai messo in un bel pasticcio, però io non ti voglio veder morire, rondine mia. Non m’importa sapere cosa hai combinato per finire laggiù, in quel lucernaio, ma non so proprio come aiutarti. Devo lasciarti, ora. Mi porterai via un po’ della poesia di ogni primavera. Vedrò altre rondini, altri nidi di fango ed erba sotto le gronde. Seguirò il volo a strappo delle tue sorelle, dal campanile alla campagna; vedrò tanti ghirigori di gridi e penserò a te.

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Disegno dell’Autore

Tu rimarrai viva nel segno simbolico della libertà, della fedeltà, della gioia, dell’indipendenza, dell’ingegno. Volerai idealmente in ogni cielo di bellezza eterna partecipata all’effimero. E scenderà più grave la malinconia, al raduno autunnale sui fili. Anche nell’umano destino, sai, c’è una partenza che forse non puoi capire. Una partenza necessaria al ritorno. Addio, rondinella, addio!”

Salgo verso il Redentore fin dove si può con la macchina. Proseguo a piedi fino a un belvedere naturale, sotto il quale folti cespugli di lentisco, ginestre, rosmarino e mirto fanno da bambagia.

Serviranno ad attutire la caduta della mia rondinella?

Me la immagino con le ali aperte a croce, sul letto di foglie. Fino a sera, quegli occhietti parleranno a tu per tu con il cielo. Poi scenderà la rete d’ombra fitta, che raccoglie tutte le sconfitte del giorno e le porta in trionfo nello Spazio come messe preziosa. Anche la rondine sarà raccolta. A notte brillerà con altre luci fra le stelle lontane, dove abita l’Eterna Pietà. Prendo la rondine fra le mani. Mi concentro. La catapulto in avanti con tutte le mie forze. Subito si distende, vola, ondeggia, punta decisa verso il mare di Gaeta, diventa un puntino, scompare…

Dall’ultima cornice del cielo, riappare, frombola di nuovo sulla mia testa.

“Videvit, cri – cri. Videvit, cri – cri”.

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27 Marzo 2021