Sono ore di apprensione per l’Europa intera: le forniture di gas provenienti dalla Russia sono state sospese nel Greifswald tedesco, punto di ricezione.
L’interruzione, annunciata dal colosso russo Gazprom, durerà tre giorni a causa di lavori di manutenzione all’unità di compressione del gasdotto Nord Stream all’altezza della stazione di Portovaya. Il Nord Stream collega i giacimenti di gas siberiani direttamente con la Germania settentrionale e da qui il gas viene smistato in tutta Europa.
A riferire la notizia è stata l’agenzia di stampa Tass, che pubblica le notizie comunicate direttamente dai fornitori tedeschi di gasdotti Opal e Nel e che fanno sapere che l’indice di pompaggio del gas è pari a zero.
Anche l’Entsog, rete europea di trasporto del gas, conferma l’interruzione.
Nelle ultime ore, al Ttf di Amsterdam, centro del mercato di riferimento per l’Europa, il prezzo del gas era stato registrato a 269 euro al megawattora, ma non appena comunicata l’interruzione del servizio del gasdotto Nord Stream dalla Russia si è avuta un’impennata a 275 euro. Da notare che solo ieri il costo era fissato a 254 euro al megawattora.
Klaus Muller, capo dell’agenzia tedesca per le reti, ha dichiarato: “La Russia ha bloccato le forniture per aumentare la pressione sugli alleati dell’Ucraina”.
Eni ha pubblicato sul suo sito un aggiornamento dal quale si apprende che il colosso russo Gazprom consegnerà nella giornata odierna un volume di gas pari a circa 20 milioni di metri cubi, in diminuzione rispetto alle consegne giornaliere standard di 27 milioni di metri cubi. Inoltre, Gazprom si riserva la possibilità di comunicare ulteriori riduzioni significative dei rifornimenti di gas verso l’Europa.