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LA RUSSIFICAZIONE DELLE ZONE OCCUPATE IN UCRAINA – Un Piano di Controllo e Assimilazione

Mentre i negoziati per una tregua sembrano lontani e la guerra in Ucraina continua, la Russia intensifica il suo progetto di russificazione nelle zone occupate del sud-est del Paese. Questo processo, che coinvolge aspetti sociali, culturali e amministrativi, mira a consolidare il controllo di Mosca su territori strategici come Mariupol, Zaporizhzhia, Kherson e Donetsk.

Sequestri di Case e Pressioni sui Rimpatriati

A Mariupol, città simbolo della resistenza ucraina, le autorità russe stanno sistematicamente sequestrando le case degli sfollati – circa 350.000 persone – e dei residenti morti durante l’assedio del 2022. Secondo Human Rights Watch , almeno 8.000 civili sono stati uccisi nei 86 giorni di blocco, mentre Kiev denuncia un bilancio di 25.000 vittime .

Una nuova legge russa accelera i procedimenti di confisca, rendendo quasi impossibile per i proprietari ucraini reclamare i loro beni. Gli sfollati che cercano di tornare a Mariupol devono affrontare un iter burocratico estenuante, che include controlli approfonditi e pressioni per accettare un passaporto russo .

La Militarizzazione delle Scuole e il Reclutamento Giovanile

La russificazione non si limita agli aspetti amministrativi. Nelle scuole delle zone occupate, la Russia ha avviato programmi di addestramento militare per i giovani. Gruppi come Yunarmiya (l’esercito dei giovani) insegnano ai bambini a maneggiare armi e a celebrare i soldati russi, intitolando banchi scolastici agli “eroi” caduti in battaglia.

Un esempio emblematico è quello di Tatyana Zavalska , leader di Yunarmiya nella regione di Kherson e già direttrice di un orfanotrofio locale. Zavalska è stata sanzionata dal Regno Unito per il suo ruolo nel trasferimento di 46 minori ucraini in Russia, dove sono stati dati in adozione.

Mariupol: Una Città Simbolo della Propaganda

Mariupol, che prima della guerra contava 425.000 abitanti , è al centro di un piano di trasformazione urbanistica e militare. Le autorità russe hanno identificato almeno 5.700 case per il sequestro, mentre altre 70 nuovi complessi residenziali sono stati costruiti per sostituire le 443 torri residenziali distrutte durante l’assedio.

Nel marzo 2023, il presidente russo Vladimir Putin ha visitato uno dei nuovi quartieri, il Nevski , presentandolo come un simbolo di rinascita. Tuttavia, molti residenti continuano a vivere in abitazioni danneggiate, lamentando una crisi abitativa irrisolta. Il piano di ripopolamento di Mariupol, che prevedeva 500.000 abitanti entro il 2035 , rimane in gran parte sulla carta.

La Russificazione come Strategia di Controllo

La Guardia Nazionale Russa ha intensificato i corsi di orientamento professionale nelle scuole delle regioni occupate, promuovendo carriere nelle forze di sicurezza e nelle accademie militari. Questi programmi, presentati come “sessioni informative”, mirano a reclutare giovani ucraini e a formare una nuova generazione priva di pensiero critico e dissenso.

Secondo Ivan Stupak , consulente della Commissione sulla sicurezza nazionale della Verkhovna Rada, l’obiettivo finale è chiaro: “Se l’Ucraina cercherà di riprendere il controllo di questi territori con la forza, non ci saranno i russi a contrastarci. Saranno i nostri stessi uomini. Questo è il piano: non saranno i russi a morire, ma i nostri.”

Un Sistema di Controllo Totale

La russificazione si estende anche al settore lavorativo. Mentre i salari dei militari sono aumentati dall’inizio della guerra, le condizioni economiche per il personale delle agenzie di sicurezza rimangono precarie, con stipendi che vanno da 1,7 a 2,5 volte inferiori alla media nazionale . Per incentivare i giovani a firmare contratti con le forze di sicurezza, viene offerto l’accesso all’istruzione gratuita.

Campagne come “Soldato della legge”, lanciate dal ministero degli Interni russo a Kherson, mirano a coinvolgere studenti di tutte le età, adattando i messaggi alle diverse fasce scolastiche. Agli studenti più giovani viene insegnata l’importanza della disciplina, mentre ai più grandi si promuove la lotta contro l’estremismo e il terrorismo, spesso identificati con l’opposizione al regime russo.

Un Futuro Incerto per le Zone Occupate

La strategia di russificazione nelle zone occupate dell’Ucraina rappresenta un tentativo sistematico di consolidare il controllo di Mosca, trasformando il tessuto sociale, culturale e politico di questi territori.

Mentre la comunità internazionale continua a discutere di una tregua, la Russia avanza con un piano che mira a rendere irreversibile la sua presenza. La sfida per l’Ucraina non è solo militare, ma anche culturale e identitaria, in un contesto in cui il tempo gioca a favore di chi riesce a plasmare le nuove generazioni.

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Data:

18 Aprile 2025