L’Eurostat calcola il valore della “Housing and community amenities”, ovvero degli alloggi e dei servizi per la comunità come percentuale della spesa pubblica in percentuale del PIL. La voce indicata è costituita dagli elementi indicati di seguito:
- sviluppo abitativo;
- sviluppo della comunità;
- fornitura d’acqua;
- illuminazione stradale;
- ricerca e sviluppo per i servizi per la comunità;
- alloggio e servizi per la comunità n.e.c.;
I dati relativi al 2016 possono essere analizzati in forma di ranking. Nel 2016 il valore della spesa in “Housing and community amenities” è stato pari a 1,9% per la Bulgaria, pari ad un valore di 1,5% per Cipro e pari a 1,2% per la Romania. A metà classifica sono presenti i paesi indicati di seguito: Irlanda, Spagna, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia, e Islanda con un valore pari a 0,5% del PIL. Chiudono la classifica la Finlandia con un valore pari a 0,3%, la Grecia con un valore pari a 0,2%, e la Svizzera con un valore pari a 0,2%.
Di seguito viene analizzato l’andamento della spesa in “Housing and community amenities” inteso come percentuale del prodotto interno lordo per l’Italia, la Germania, la Francia.
Italia. Il valore della spesa per Alloggi e servizi comunitari in Italia nel 2008 è stato pari ad un valore di 0,7% del Prodotto interno lordo. Nel passaggio tra il 2008 e il 2009 il valore della spesa per gli alloggi e i servizi comunitari in Italia è passato da un valore pari a 0,70% del PIL fino ad un valore pari a 0,80% del PIL ovvero una variazione pari a 0,10 unità pari ad un valore del 14,29%. Nel passaggio tra il 2009 e il 2010 il valore della spesa per alloggi e servizi comunitari è rimasta constante ad un valore pari allo 0,80% del PIL. Tra il 2010 e il 2011 il valore della spesa per alloggi e servizi comunitari è diminuito da un valore pari a 0,80 fino ad un valore pari a 0,70 ovvero una variazione pari a -0,10 unità pari ad un valore di -12,50%. Tra il 2011 e il 2012 il valore della spesa per gli alloggi e i servizi comunitari è cresciuto da un valore pari a 0,70% fino ad un valore pari a 0,80% ovvero una crescita pari ad un valore di 0,10 unità equivalente ad un valore di 14,29%. Tra il 2012 e il 2013 il valore della spesa per gli alloggi e i servizi comunitari è passato da un ammontare dello 0,80% del PIL fino ad un valore di 0,70% ovvero una variazione pari un valore di 0,10 unità pari al -12,50%. Tra il 2013 e il 2014 il valore della spesa per alloggi e servizi comunitari è passato da un valore pari a 0,70 unità fino ad un valore pari a 0,60 del PIL ovvero una variazione pari a -0,10 unità equivalente ad un valore di 16,67%. Tra il 2014 e il 2015 il valore della spesa per alloggi e servizi è passata da un valore pari a 0,60 unità fino ad un valore pari a 0,70 unità ovvero pari ad una crescita di 0,10 pari al 16,67%. Il valore della spesa per alloggi e servizi comunitari in Italia come percentuale del PIL è rimasta costante nel periodo tra il 2015 e il 2016. Nel complesso del periodo, ovvero nel confronto tra il 2008 e il 2016 il valore della spesa per alloggi e servizi comunitari è rimasto costante ad un valore di 0,70% del PIL.
Francia. Il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia ha avuto un andamento altalenante tra il 2008 e il 2016. Nel 2008 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è stato pari a 1,20. Tra il 2008 e il 2009 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è passato da un valore pari a 1,20 fino ad un valore pari a 1,50 ovvero una crescita pari a 0,30 unità equivalente ad una crescita del 25,00%. Tra il 2009 e il 2010 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è passato da un valore pari a 1,50 fino ad un valore pari a 1,40 ovvero una riduzione pari a -0,10 unità equivalente ad una crescita del -6,67%. Tra il 2010 e il 2011 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è rimasto costante ad un valore pari a 1,40. Tra il 2011 e il 2012 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è passato da un valore pari a 1,40 fino ad un valore pari a 1,30 ovvero una riduzione pari a -0,10 unità equivalente ad una crescita del -7,14%. Tra il 2012 e il 2013 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è rimasto costante ad un valore pari a 1,30. Tra il 2013 e il 2014 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è passato da un valore pari a 1,30 fino ad un valore pari a 1,20 ovvero una riduzione pari a -0,10 unità equivalente ad una crescita del -7,69%. Tra il 2014 e il 2015 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è passato da un valore pari a 1,20 fino ad un valore pari a 1,10 ovvero una riduzione pari a -0,10 unità equivalente ad una crescita del -8,33%. Tra il 2015 e il 2016 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è rimasto constante ad un valore pari a 0,00%. Nel confronti tra il 2008 e il 2016 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Francia come percentuale del prodotto interno lordo francese è diminuito di un valore pari a -0,10 unità equivalente ad una crescita di 8,33%.
Germania. Il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Germania come percentuale del prodotto interno lordo tedesco nel 2008 è stato pari ad un valore di 0,70. Tra il 2008 e il 2009 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Germania è rimasta costante ad un valore di 0,70% del PIL. Tra il 2009 e il 2010 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari è passato da un valore pari a 0,70% del PIL fino ad un valore pari a 0,60% del PIL ovvero una variazione pari ad un valore di -0,10 unità pari ad un valore di -14,29%. Tra il 2010 e il 2011 il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari in Germania è passato da un valore pari a 0,60% del PIL fino ad un valore pari a 0,50% del PIL ovvero pari ad una variazione pari ad un valore di -0,10 unità pari ad una riduzione di -20,00%. Tra il 2012 e il 2016 il valore della spesa per alloggi e servizi comunitari in Germania è rimasta costante ad un valore pari a 0,40 % del PIL. Nel complesso tra l’inizio e la fine del periodo considerato il valore della spesa per alloggi e servizi comunitari è diminuito di un valore pari a -0,30 unità ovvero pari ad una variazione di -42,86%.
Conclusioni. Il valore della spesa per gli alloggi e servizi comunitari è una misura che approssima l’emergenza abitativa e la qualità degli alloggi nell’interno dei paesi. Il fatto che ai primi posti della classifica vi siano Bulgaria, Cipro e Romania esprime il bisogno di una dotazione abitativa da parte dei paesi analizzati. Tuttavia occorre anche considerare che il valore della spesa nell’edilizia pubblica a carattere residenziale e nei servizi annessi si può nascondere anche un eccesso di prezzo delle abitazioni private. Infatti in caso di crescita dei prezzi degli immobili privati, lo Stato è chiamato ad intervenire per porre un argine attraverso l’offerta abitativa al bisogno della popolazione. Inoltre occorre considerare che, soprattutto a seguito della crisi finanziaria del 2007, il tasso di concentrazione della proprietà immobiliare è cresciuto, e pertanto il costo delle abitazioni tende sempre di più a crescere con l’annesso costo degli affitti. Per tali questioni è assai probabile che nel futuro la spesa pubblica per l’edilizia residenziale ed i servizi annessi sarà costretta a crescere in quanto alla concentrazione della proprietà edilizia nelle mani dei gruppi bancari e immobiliari si accompagna la precarietà del lavoro e la presenza dei “working poors”, ovvero dei lavoratori poveri, i quali possono essere sottoposti al rischio di fragilità finanziaria durante il corso della loro vita economica.