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LA SPESA PER SOFTWARE – In percentuale del PIL nel Global Innovation Index

La variabile “Global Innovation Index: Software spending, % GDP” rappresenta la percentuale del prodotto interno lordo (PIL) che un paese destina alla spesa per software. Questo indicatore misura l’investimento economico complessivo nella tecnologia software, includendo sia software di produzione interna che importato, e riflette il grado di adozione e integrazione delle tecnologie digitali nelle attività economiche. La spesa per il software è un parametro chiave per comprendere quanto un’economia sia orientata all’innovazione e alla trasformazione digitale.  Livelli elevati di spesa software in proporzione al PIL indicano un’attenzione significativa per l’automazione, l’ottimizzazione dei processi e l’adozione di nuove tecnologie digitali, che possono incrementare la produttività e la competitività di un paese. Questo indicatore è spesso utilizzato per confrontare il livello di modernizzazione tra economie avanzate ed emergenti e per evidenziare le priorità economiche nazionali in termini di innovazione e sviluppo tecnologico. La spesa per software è correlata al livello di sviluppo tecnologico e all’intensità di ricerca e sviluppo, rendendola un indice importante per misurare l’adattamento di un paese alle esigenze di un’economia digitale globale. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2013 ed il 2022.

La Spesa per Software in Percentuale del PIL nel Global Innovation Index nel 2022. L’analisi della spesa per software in percentuale del PIL nel Global Innovation Index del 2022 evidenzia una marcata disparità tra paesi ad alto reddito e quelli emergenti o a basso reddito. Gli Stati Uniti sono in testa alla classifica, con un punteggio massimo di 100, indicando un investimento massiccio nel settore software. Questo primato riflette il ruolo di leader degli Stati Uniti nello sviluppo tecnologico e nella trasformazione digitale, con una presenza radicata di grandi aziende tecnologiche e un ecosistema di innovazione sostenuto sia dal settore pubblico che da quello privato. L’investimento nel software è una componente centrale per l’economia statunitense, essendo cruciale per i settori finanziari, industriali e dei servizi, nonché per l’infrastruttura tecnologica del paese.Altri paesi ad alto reddito, come Svizzera, Canada, Irlanda e Spagna, seguono con percentuali di spesa per software altrettanto elevate, comprese tra il 50% e il 63% del valore di riferimento degli Stati Uniti. La Svizzera, ad esempio, è nota per il suo ecosistema di innovazione altamente sviluppato e per l’attenzione a investimenti che promuovono efficienza e competitività. La Spagna e il Portogallo, pur non essendo tradizionalmente ai vertici della spesa tecnologica, mostrano un aumento delle risorse destinate al software, un trend che riflette il riconoscimento dell’importanza delle tecnologie digitali per la modernizzazione delle loro economie e per la crescita del settore dei servizi.Nella fascia media della classifica troviamo paesi come Italia, Regno Unito, Svezia, Francia e Germania, con percentuali di spesa per software tra il 40% e il 50% del valore statunitense. Questi paesi, noti per la loro solidità economica e industriale, stanno aumentando l’investimento in software per sostenere l’efficienza operativa e l’innovazione nei settori chiave come la produzione, i servizi pubblici e l’istruzione. Tuttavia, l’investimento più moderato rispetto ad altre economie avanzate potrebbe indicare una maggiore enfasi su altri settori tecnologici o una minore dipendenza dall’automazione software, rispetto a paesi come gli Stati Uniti.Tra le economie emergenti, Turchia e Indonesia si distinguono con percentuali di spesa relativamente alte per software (rispettivamente 42% e 34,2%). Questa posizione riflette uno sforzo significativo per promuovere la digitalizzazione e colmare il divario tecnologico con le economie avanzate. Investimenti in software in paesi come Turchia e Indonesia possono incentivare l’efficienza e modernizzare settori come l’industria manifatturiera, il commercio e i servizi pubblici, preparando queste economie ad affrontare le sfide della competitività globale.Infine, nelle ultime posizioni della classifica troviamo paesi a basso reddito come Ghana, Algeria e Tanzania, con valori estremamente bassi di spesa per software (inferiori all’1%). Questa limitata spesa evidenzia una forte dipendenza da settori economici tradizionali e la mancanza di infrastrutture digitali adeguate. La spesa contenuta per software in questi paesi indica spesso un ridotto accesso alle tecnologie digitali, nonché una bassa capacità di attrarre investimenti esteri e di sviluppare una forza lavoro specializzata in settori ad alta tecnologia.

La Spesa per Software in Percentuale del PIL nel Global Innovation Index tra il 2013 ed il 2022. L’analisi della spesa per software come percentuale del PIL nel Global Innovation Index tra il 2013 e il 2022 mostra forti divergenze tra i paesi, sia in termini di incremento sia di decremento. Questo indicatore riflette l’importanza attribuita dalle economie alla tecnologia software e alla digitalizzazione, elementi cruciali per migliorare l’efficienza operativa, promuovere l’innovazione e sostenere la crescita economica nel lungo termine. Bangladesh emerge come il paese con l’incremento più sorprendente, passando dallo 0,1% al 15,4% del PIL, con un aumento del 15.300%. Questo drastico aumento suggerisce un impegno recente e significativo nel settore digitale, forse dovuto a politiche nazionali che favoriscono la trasformazione digitale per stimolare l’economia e creare nuove opportunità. Altri paesi con aumenti rilevanti sono Zimbabwe (517%), Iran (459%) e Ucraina (224%), che riflettono la volontà di questi paesi di investire maggiormente in software, anche come risposta alle sfide economiche e alla necessità di modernizzare le infrastrutture. L’aumento della spesa per software in queste nazioni potrebbe essere interpretato come un tentativo di integrare soluzioni digitali nei vari settori per migliorare la produttività, ridurre i costi e favorire l’accesso a mercati internazionali. In America Latina, paesi come Argentina, Brasile e Cile hanno registrato incrementi notevoli. Questi aumenti potrebbero essere attribuiti all’adozione di tecnologie per superare le sfide legate all’inflazione, alla burocrazia e alla volatilità economica, utilizzando il software per ottimizzare i processi aziendali. Anche in paesi asiatici come India, Pakistan e Indonesia, gli incrementi rispecchiano una crescente integrazione delle tecnologie digitali in un contesto di economia emergente, con un aumento dell’accesso e della disponibilità di software grazie a politiche favorevoli e investimenti esteri. D’altro canto, diversi paesi sviluppati mostrano una diminuzione della spesa software rispetto al PIL, con cali significativi nei Paesi Bassi (-21%), Irlanda (-28,5%) e Turchia (-32,7%). In alcuni casi, questa diminuzione potrebbe indicare un cambiamento nelle priorità economiche o una saturazione del mercato, dove le infrastrutture software sono già ben consolidate. Nei paesi avanzati, infatti, una riduzione della spesa relativa non necessariamente indica un calo nell’uso del software, ma può riflettere una maggiore efficienza nell’uso delle risorse digitali. Ad esempio, l’Irlanda, che è già sede di molte aziende tecnologiche globali, potrebbe mostrare un calo percentuale della spesa poiché il PIL cresce più rapidamente rispetto agli investimenti incrementali nel software. Altri paesi europei come Germania, Belgio, e Austria hanno registrato un calo tra il 10% e il 16%. Questa tendenza può riflettere un consolidamento nelle infrastrutture digitali e un approccio economico più contenuto, soprattutto in un periodo caratterizzato da incertezze economiche a livello globale.

Conclusioni. Il valore medio della spesa per software in percentuale del PIL è cresciuto del 18,21% passando da un ammontare di 27,74% fino ad un ammontare di 32,80% corrispondente ad un ammontare di 5,05 unità. I paesi top performers sono: il Bangladesh con +15300%, Zimbabwe con +517,14%, Iran con +459,25%, Ucraina con +223,95%, Qatar con +195,95%. I paesi worse performers sono Regno Unito con -19,81%, Paesi Bassi con -21,09%, Irlanda con -28,51%, Romania con -30,88%, e la Turchia con -32,69%.

PerformersCountries20132022Var AssVar Per
Top PerformersBangladesh0,115,415,315300
Zimbabwe3,521,618,1517,1429
Iran, Islamic Rep.5,430,224,8459,2593
Ukraine16,754,137,4223,9521
Qatar9,929,319,4195,9596
Worse PerformersUnited Kingdom64,151,4-12,7-19,8128
Netherlands6450,5-13,5-21,0938
Ireland82,458,9-23,5-28,5194
Romania3423,5-10,5-30,8824
Turkiye62,442-20,4-32,6923

Data:

22 Novembre 2024

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