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LA SVOLTA VERDE DELLE IMPRESE – Più 34,5% di investimenti ambientali dal 2016 al 2022

I dati ISTAT relativi al totale delle attività per la protezione dell’ambiente in Italia nel periodo 2016-2022 raccontano una storia di crescita graduale ma costante, che negli ultimi anni ha accelerato, in particolare nel settore privato. L’analisi prende in considerazione due grandi categorie di soggetti investitori: le società come produttori specializzati e secondari, ovvero imprese private con un ruolo attivo nella produzione di beni e servizi ambientali, e le amministrazioni pubbliche e le istituzioni sociali private (ISP), che rappresentano la componente istituzionale e non profit dell’impegno ambientale. La somma delle attività di entrambi i soggetti dà luogo al totale nazionale degli investimenti ambientali, espressi in milioni di euro.
Nel 2016, il totale degli investimenti per la protezione dell’ambiente in Italia era pari a 42.904,6 milioni di euro, di cui 27.241,1 milioni provenienti dal settore privato e 15.663,5 milioni dal settore pubblico e dal terzo settore. Già da questa prima fotografia risulta evidente il peso prevalente del comparto privato, che rappresenta circa il 63,5% del totale. Tuttavia, è nel confronto lungo l’arco dei sette anni considerati che si coglie pienamente la dinamica evolutiva del sistema.
Nel 2022, il totale degli investimenti ha raggiunto 53.700,9 milioni di euro, con una crescita complessiva di 10.796,3 milioni rispetto al 2016, pari a una variazione percentuale del 25,2%. Si tratta di un aumento significativo, specie se si considera il contesto in cui si è verificato, caratterizzato da una pandemia globale, da fasi di rallentamento economico e da mutamenti nelle politiche ambientali e industriali. L’elemento forse più interessante di questa crescita è la composizione interna del dato: la componente privata ha fatto registrare una variazione assoluta di 9.395,3 milioni di euro, pari a un incremento del 34,5%, mentre il settore pubblico e le ISP sono cresciute di 1.401 milioni, con un aumento più contenuto del 8,9%. Queste cifre mostrano con chiarezza come l’impulso principale alla crescita degli investimenti ambientali sia arrivato dal mondo delle imprese, sempre più coinvolto nei processi di transizione ecologica e sostenibilità.
Osservando nel dettaglio l’andamento annuale del settore privato, si nota una progressione continua, con un’accelerazione evidente nel biennio finale. Dal 2016 al 2017 l’incremento è stato di 1.101,1 milioni di euro (+4%), seguito da un aumento di 1.506,3 milioni nel 2018 (+5,3%) e 1.272,2 milioni nel 2019 (+4,3%). L’anno 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha visto comunque un ulteriore aumento di 1.046,2 milioni (+3,4%), dimostrando la resilienza del settore privato in ambito ambientale. Il 2021 ha registrato una crescita più sostenuta (+3,9%), e il 2022 ha segnato una vera e propria impennata, con un incremento record di 3.211,1 milioni, pari al 9,6% rispetto all’anno precedente. Questo salto rappresenta un momento chiave, che potrebbe essere legato all’implementazione di progetti finanziati dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), all’aumento degli investimenti in tecnologie verdi, e a una crescente pressione normativa e sociale nei confronti delle imprese affinché adottino pratiche sostenibili.
Il dato delle amministrazioni pubbliche e delle ISP racconta una storia più stabile, ma anche meno dinamica. Gli investimenti in questo ambito sono cresciuti da 15.663,5 milioni di euro nel 2016 a 17.064,5 milioni nel 2022. L’incremento annuo è stato in genere contenuto: +273,5 milioni nel 2017 (+1,7%), +184,7 milioni nel 2018 (+1,2%), poi una flessione nel 2019 di -201,2 milioni (-1,2%). Questo calo può essere attribuito a un possibile riassestamento di bilancio o a una temporanea riduzione della spesa ambientale da parte degli enti pubblici. Nel 2020 si registra un piccolo recupero (+141,6 milioni, pari a +0,9%), seguito da un ulteriore incremento nel 2021 (+305 milioni, +1,9%). L’anno più dinamico per il settore pubblico è il 2022, con un incremento di 697,4 milioni, pari al 4,3%, ma comunque ben distante dai tassi di crescita del settore privato nello stesso periodo. Questa dinamica riflette le tradizionali difficoltà del comparto pubblico: maggiore lentezza nei processi decisionali, limiti di bilancio, e una struttura amministrativa più rigida rispetto a quella delle imprese private.
Il totale nazionale degli investimenti ambientali cresce in modo relativamente uniforme dal 2016 al 2019, passando da 42,9 a 47 miliardi di euro, con tassi di crescita annuali oscillanti tra il 2,3% e il 3,8%. Il 2020 segna una fase di incertezza generalizzata, ma il settore regge bene: l’aumento è di 1.187,8 milioni (+2,5%). Nel 2021, con la progressiva uscita dalla crisi pandemica, la crescita si intensifica (+3,2%), mentre il 2022 rappresenta l’anno della svolta, con una crescita netta di 3.908,5 milioni, pari al 7,8% sul totale. Questo dato, trainato principalmente dal settore privato, evidenzia una nuova fase in cui l’ambiente è al centro delle strategie economiche e industriali del Paese.
A livello strutturale, il trend complessivo suggerisce una progressiva integrazione dei temi ambientali nei processi produttivi, nella pianificazione urbana, nella gestione delle risorse naturali e nei servizi pubblici. L’adozione di tecnologie pulite, l’efficienza energetica, la gestione sostenibile dei rifiuti, il trattamento delle acque, la tutela del suolo e della biodiversità, così come la lotta ai cambiamenti climatici, sono diventati elementi centrali nelle politiche d’investimento. In questo contesto, il ruolo dello Stato resta fondamentale, soprattutto per orientare il mercato, finanziare infrastrutture verdi, garantire standard minimi di tutela ambientale e supportare le aree svantaggiate. Tuttavia, è evidente che l’innovazione e la spinta propulsiva provengano oggi in larga misura dal mondo delle imprese, che si dimostra sempre più pronto a investire in sostenibilità, anche in ottica competitiva e reputazionale.
Dal punto di vista delle politiche pubbliche, i dati ISTAT confermano l’importanza di consolidare gli strumenti normativi e finanziari che incentivano gli investimenti ambientali. Le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea, in particolare attraverso il Green Deal e i fondi del Next Generation EU, offrono un’opportunità unica per accelerare ulteriormente la trasformazione ecologica del sistema economico italiano. È necessario, però, che queste risorse siano impiegate con efficacia, evitando dispersioni e ritardi. Allo stesso tempo, serve una governance ambientale capace di coordinare le azioni a livello nazionale, regionale e locale, favorendo partenariati pubblico-privati, promuovendo l’economia circolare, e valorizzando l’innovazione sociale.
In conclusione, tra il 2016 e il 2022 l’Italia ha incrementato in modo deciso il proprio impegno economico a favore dell’ambiente, con un aumento complessivo del 25,2% degli investimenti. Questa crescita è stata trainata in particolare dal settore privato, che ha mostrato una capacità espansiva molto superiore a quella del comparto pubblico. Se il trend degli ultimi anni dovesse consolidarsi, il Paese potrebbe entrare in una fase di maturità ambientale, in cui la sostenibilità non è più solo un obbligo normativo o un valore etico, ma anche un fattore strategico di sviluppo economico e sociale.

Totale delle attività per la protezione dell’ambiente 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2016-2022
Società come produttori specializzati e secondari 27.241,128.342,229.848,531.120,732.166,933.425,336.636,4 
Variazione Assoluta 1.101,11.506,31.272,21.046,21.258,43.211,19.395,3
Variazione Percentuale 4,05,34,33,43,99,634,5
Amministrazioni pubbliche e istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (ISP) 15.663,515.937,016.121,715.920,516.062,116.367,117.064,5 
Variazione Assoluta 273,5184,7-201,2141,6305,0697,41.401,0
Variazione Percentuale 1,71,2-1,20,91,94,38,9
Totale42.904,644.279,245.970,247.041,248.229,049.792,453.700,9 
Variazione Assoluta 1.374,61.691,01.071,01.187,81.563,43.908,510.796,3
Variazione Percentuale 3,23,82,32,53,27,825,2

Aggregati economici per settore istituzionale
Frequenza: Annuale
Territorio: Italia
Fonte: ISTAT
Link: www.istat.it

Dati: Milioni di euro
Aggregato: Produzione di servizi per la protezione dell’ambiente
Valutazione: Prezzi correnti
Edizione: Feb-2025

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Data:

7 Aprile 2025
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