E’ semplice mollare quando la vita ci prende a schiaffi. Ci sono dei momenti in cui la forza d’animo viene meno. Quando si intraprende un cammino, la vittoria non è mai una garanzia. E’ solo l’obiettivo che si aspira a raggiungere. Poi, mentre succede qualcosa che interrompe i nostri piani, l’entusiasmo sembra morire insieme a noi. Ci sentiamo tristi, depressi, sconfitti. Questo perché siamo abituati a vedere la vita in termini semplicistici. Se vinci, vali. Se perdi, sei una nullità. Se fosse realmente così, il mondo sarebbe diviso nelle due categorie dei vittoriosi e dei perdenti. Per fortuna esistono delle sfumature di colori che inducono a ragionare in maniera differente. Il grigio, per esempio, non rappresenta esclusivamente il lato negativo. Allo stesso tempo caratterizza sia il dolore della delusione che la saggezza di un “nuovo” apprendimento.
La tristezza apre orizzonti che non conosciamo, porta alla libertà. Il nero, invece, è lo sconforto totale che anticipa il rosa della primavera. Una stagione che torna sempre accompagnata da un fiorire e da uno sbocciare di opportunità. Poco importa se l’inverno non è andato nel modo sperato. Bisogna imparare a camminare e a districarsi in quella maglia di colori che è la vita. E’ fondamentale ricominciare a guardare avanti. Il primo passo implica la capacità di amarsi nuovamente. Un bel modo di amare se stessi è quello di scegliere persone in grado di apprezzarci per quello che siamo. Ci vuole maturità per dare il giusto peso a ciò che ha un valore. Ce ne vuole molta per riconoscere cosa ha valore.
La vita, lo sappiamo, è dei coraggiosi. Quelli che non hanno paura di esprimere le proprie idee, che non temono le apparenze, che si buttano a capofitto in ogni sfida e che rispettano gli altri. Non vale fare del male alle persone e nemmeno sminuirle per raggiungere i propri obiettivi. Vale solo vivere con il cuore. Eh no, non siamo obbligati a dare spazio a chi non merita. Possiamo sempre decidere. Dietro il portone, c’è sempre qualcuno capace di apprezzare.