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LA VITTORIA DEL PARTITO DEL POTERE E LE NUOVE ACCUSE DELLA CASA BIANCA

18 settembre 2016, elezioni legislative in Russia. Russia Unita, il “partito del potere”, partito politico nato nel 2001 al fine di sostenere, di fatto, la persona dell’attuale presidente russo Vladimir Putin, vince con più del 54% dei voti. Oggi, più dei due terzi dei deputanti che compongono la Duma, camera bassa ed elettiva del Parlamento russo, sono rappresentanti di un’ideologia nazionalista che appoggia la figura del leader. Seguono il Partito Comunista, il Partito Democratico Liberale e il partito Russia Giusta. Partecipa al voto la Crimea, “federata russa”.

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Nonostante la crisi economica in cui versa il paese e le morti sospette degli ultimi anni dei più temuti oppositori di Putin, son indubbi il carisma, la tenacia e la forza comunicativa del Presidente. Ma a pochi giorni dal risultato elettorale, Dianne Feinstein e Adam Schiff, membri della commissione servizi americani, dichiarano che il Cremlino cerca di influenzare il voto delle prossime elezioni presidenziali americane. L’ideatore sarebbe proprio Vladimir Putin. Non solo. Nelle ultime ore viene pubblicata online l’immagine del passaporto di Michelle Obama e parte di alcune corrispondenze di un membro dello staff della Casa Bianca.

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Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, dichiara che si sta procedendo alla verifica delle affermazioni e dei sospetti che il gruppo Dc Leaks che da tempo pubblica documenti e corrispondenza di politici americani sia in realtà un gruppo guidato dall’intelligence russa. Earnest, già nel mese di gennaio di quest’anno, aveva accusato Putin di essersi “appropriato di 40 miliardi di dollari” divenendo così il Capo di Stato più ricco al mondo.

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Da Mosca la smentita. Ma Adam Szubin, ex agente dei servizi di sicurezza russi, affermava “Noi abbiamo visto come si siano arricchiti i suoi amici, i suoi alleati più stretti, e come siano stati marginalizzati coloro che egli non vede come amici… si tratti delle ricchezze energetiche della Russia, o di altri contratti statali, egli le indirizza verso coloro che crede servano ai suoi fini ed esclude coloro che non servono. Per me questo è un quadro di corruzione».

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Di nuovo scontro quindi tra Russia e Stati Uniti che si accusano entrambe di voler influenzare voti e risultati elettorali. Quali le difese e le smentite che arriveranno da Mosca a qualche giorno dall’ennesima vittoria di Russia Unita?

Data:

24 Settembre 2016