Volpe è il nome comune con cui si indicano ventiquattro specie di mammiferi onnivori, appartenenti alla famiglia dei Canidi. Quell rossa è la varietà più diffusa.Con muso appuntito, cranio leggero ed appiattito, orecchie larghe, coda molto pelosa che usa spesso come cuscino, per ripararsi dal sole e per scacciare gli insetti, è un animale adorabile e affascinante.
Tutte le specie sono molto adattabili rispetto alle prede che cacciano a seconda della disponibilità in natura. La volpe rossa ad esempio si nutre di conigli, lepri, roditori e uccelli, che cattura con balzi che possono raggiungere un metro da terra, ma può anche pescare sguazzando in stagni poco profondi. Quando è stagione, si delizia con more, mele e frutti della rosa canina.
La sua proverbiale furbizia, la porta a fare scorta di cibo nei periodi di abbondanza, seppellendolo in tante piccole buche di 5-10 cm, anziché in un’unica grande dispensa.Si riproduce una volta l’anno, generando cucciolate da uno a sei esemplari, con una gestazione che dura circa 52-53 giorni. I piccoli vengono partoriti in gallerie, negli alberi cavi, nelle fenditure delle rocce o tra l’erba alta. Il maschio solitamente partecipa alla cura e all’allevamento dei piccoli, procurando il cibo e difendendoli dai possibili predatori. Ai cuccioli piace molto giocare e ne combinano di tutti i colori.
La società delle volpi è abbastanza complessa: in alcune zone sono monogame, in altre possono vivere in gruppi composti da un maschio adulto e da numerose femmine.Gli animali dominanti, si servono dell’urina per segnare il territorio, in misura maggiore di quanto facciano i subordinati. Le volpi possiedono un paio di ghiandole anali per ogni lato, più una cutanea sulla superficie dorsale della coda, chiamata ”ghiandola viola”. Ricoperta di setole, appare come una macchia scura. Altre ghiandole sono presenti fra le dita. La comunicazione avviene per mezzo di suoni, segnali olfattivi e comportamentali. Il colore degli occhi, di forma ellittica, varia dall’arancione al giallo dorato. La volpe non distingue i colori ma è in grado di vedere oggetti in movimento, mantenendo la messa a fuoco stabile. Con l’arrivo dell’autunno la sua pelliccia si infoltisce, funzionando da isolante per il freddo. Gli esemplari artici o bianchi, per sfuggire agli orsi polari, hanno una folta livrea che permette loro di mimetizzarsi nella neve.
Alcune specie sono a un passo dall’estinzione a causa della caccia. Molti esemplari sono stati abbattuti, nel tentativo di controllare la rabbia, malattia da virus molto diffusa, che può causare nell’uomo l’idrofobia. In natura, questa specie può raggiungere i dodici anni di vita.Alla fine degli anni sessanta un genetista sovietico, Dmitry K. Belyaev, iniziò ad allevare volpi per addomesticarle, cercando di modificarne la genetica, selezionando nel tempo esemplari sempre più docili, e più simili ai cani. Notò che, generazione dopo generazione, avevano sviluppato una crescente tolleranza nei confronti degli umani, dimostrandosi ottimi animali da compagnia. Queste selezioni, provenienti dalla Siberia, finirono in un parco naturale negli Stati Uniti, dove ai giorni nostri è possibile adottarne uno addomesticato per circa 8000 dollari. Tenete però conto che la loro natura rimane selvatica e addomesticarla significa affrontare un training lungo e costoso, che si rivela spesso un’inutile forzatura. Questi animali non sono adatti alla vita domestica, avendo bisogno di spazio preferibilmente all’aperto.
Purtroppo in Italia sono ancora cacciate legalmente e per poterne adottare una, c’è bisogno di un’autorizzazione speciale come è accaduto a Maria Luisa Bertagnolli, una signora di Calliano, in provincia di Trento, che ha potuto tenere con sé una volpe ferita, curandola e accudendola con amore, dopo averla trovata vicino casa sua, in una zona ricca di boschi. Rimettere una volpe in libertà, dopo che si è abituata agli esseri umani, ne causerebbe la morte. Una curiosità: sapevate che la bellissima Villa Panphili, polmone verde di Roma, ospita alcuni esemplari di volpe rossa? Non è raro avvistarli a spasso per il quartiere di Monteverde, alla ricerca di un po’ di cibo da mettere sotto i denti. Uno spettacolo inusuale per i romani. Sicuramente un incontro speciale…
