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L’ACCORDO AUKUS PER FERMARE LA CINA

Il piano congiunto tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia per creare una nuova flotta di sottomarini a propulsione nucleare ha suscitato questioni sulla proliferazione nucleare. Lunedì i leader dei tre paesi hanno annunciato i dettagli della strategia come parte del loro patto di partenariato “AUKUS”. Tale accordo fornirebbe all’Australia sottomarini d’attacco a propulsione nucleare per contrastare le ambizioni della Cina nell’Indo-Pacifico.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha approfondito la natura delle preoccupazioni della Russia, sebbene la Cina abbia precedentemente sostenuto che fornire i sottomarini all’Australia che sono convenzionalmente armati ma alimentati da uranio altamente arricchito, equivaleva a un atto di proliferazione nucleare.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha sottolineato durante il suddetto incontro con i primi ministri britannico e australiano a San Diego che i sottomarini sarebbero a propulsione nucleare, non con armi nucleari.

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Ad oggi nessuna delle parti del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) oltre ai cinque paesi che il trattato riconosce come Stati dotati di armi – Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia – possiede sottomarini a propulsione nucleare. Le navi possono rimanere sott’acqua più a lungo di quelle convenzionali e sono più difficili da rilevare.

La flotta russa del Pacifico ha 17 sottomarini, inclusi tre sottomarini con missili balistici che fanno parte del suo deterrente nucleare strategico, secondo l’ultimo rapporto annuale dell’International Institute for Strategic Studies.

Il presidente russo Vladimir Putin è stato critico nei confronti del piano AUKUS sin dal suo inizio nel 2021, accusandolo di alimentare le tensioni regionali cercando di contrastare la Cina.

L’Australia afferma che non vuole assolutamente utilizzare armi nucleari e se le navi contenessero materiale nucleare ciò richiederebbe un trattamento chimico per l’uso di una bomba atomica. Ma l’Australia è stata chiara, non possiede ne vorrebbe avere strutture in grado di farlo.

Tuttavia i paesi AUKUS e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) affermano che il TNP consente la cosiddetta propulsione nucleare marina, a condizione che vengano presi gli accordi necessari con l’AIEA.

Data:

15 Marzo 2023