Il giornalista aveva passato anni a cercare storie che valessero la pena di essere raccontate.
Aveva attraversato città caotiche, intervistato potenti e osservato il mondo con lo sguardo attento di chi sa che dietro ogni parola si cela una verità più profonda.
Ma quella sera, senza rendersene conto, stava per scrivere un capitolo che non avrebbe mai immaginato, un capitolo in cui non sarebbe stato solo spettatore, ma protagonista.
Era una tarda serata tiepida di inizio primavera, in cui il vento sussurrava segreti ai rami degli alberi e l’aria profumava di promesse. Passeggiando, il giornalista giunse davanti a un giardino nascosto tra i vicoli di una città che credeva di conoscere. Non sapeva bene cosa lo avesse condotto lì, forse una sensazione inspiegabile, un richiamo silenzioso che lo aveva guidato fino a quella soglia invisibile tra il mondo reale e l’impossibile.
Nel cuore di quel luogo incantato, vide lei.
Era seduta su una panchina di pietra, avvolta in una luce tenue che sembrava abbracciarla come un velo di luna. Il giornalista la osservò per un istante, rapito da un’energia che non aveva mai provato prima. Era bellezza, sì, ma non quella visibile. Era qualcosa che scivolava dentro di lui come un brivido, qualcosa che parlava direttamente al suo cuore prima ancora che la sua mente potesse trovare le parole per descriverla.
Lei sollevò lo sguardo e lo incontrò.
“Mi aspettavi?”, chiese il giornalista quasi per gioco…
Lei sorrise, un sorriso che non era solo sulle labbra, ma anche negli occhi: “Non aspettavo te. Aspettavo questo momento.”
Le sue parole lo colpirono come un’eco lontana, come se risvegliassero qualcosa dentro di lui. Si sedette accanto a lei, senza davvero sapere perché, ma sentendo che era il posto giusto dove stare.
“Tu cerchi risposte” disse lei.
“E tu puoi darmele?” rispose lui
“Non tutte. Alcune le hai già dentro.” Continuò lei
l giornalista era abituato a persone che raccontavano storie, ma questa volta era lui la storia. Lei lo guardava come nessuno aveva mai fatto prima: non solo con gli occhi, ma con il cuore. Aveva la sensazione che fosse in grado di leggere i pensieri, di vedere nelle pieghe della sua anima come se fossero pagine aperte di un libro mai scritto.
“Non cercare fuori ciò che è già dentro di te.” Sussurrò lei
Chiedimi pure cercherò di rispondere alle tue domande con la mente del cuore……
Quelle parole lo colpirono come una rivelazione. Anni di domande, di dubbi, di inseguimenti… e forse la risposta era sempre stata lì, sotto i suoi occhi, nascosta tra le emozioni che aveva cercato di soffocare.
- Chi è Lei e come ha scoperto la Sua vocazione?
“Sono ‘La Dea della Luce’, una sensitiva e tarologa con una profonda connessione con l’invisibile. La mia vocazione è stata una scelta naturale, direi che è stato il percorso a scegliere me. Ogni giorno è come se la vita mi avesse condotta qui, in modo naturale.”
- Cosa Le piace di più nel Suo aiutare gli altri?
“Amo la complicità che si crea con l’essere umano. Ogni consulto è una sorpresa, un incontro unico. La cosa più importante è ascoltare… non solo ciò che la persona dice, ma soprattutto ciò che non dice. È lì che si trova il suo vissuto più profondo.”
- Qual è l’aspetto più complesso nei Suoi incontri?
“Parlerei più di opportunità che di complessità. Ogni consulto è un’esplorazione interiore, un’occasione di crescita personale. È un cammino impegnativo, ma profondamente arricchente.”
- Come influisce il Suo segno zodiacale sulle Sue percezioni?
“Lo zodiaco mi dona grande dolcezza, empatia, ma anche una determinazione fortissima. Non mi scoraggio mai, mi rialzo sempre.”
- Cosa La aiuta nei momenti difficili?
“La mia connessione interiore, la mia spiritualità. Fin da bambina ho sempre avuto questo legame con il divino. Meditavo senza nemmeno sapere che stavo meditando. È questa forza interiore che mi ha sempre salvata.”
- Qual è una parola che La descrive al meglio?
“Più che un aggettivo, sceglierei una parola: rinascita. Ogni giorno per me è una nuova nascita, una nuova opportunità per vivere pienamente.”
- Ha un aneddoto particolare da condividere?
“Ogni consulto è un piccolo miracolo. Non c’è un solo aneddoto, ce ne sarebbero migliaia. Ogni incontro va in profondità, tocca l’anima. Questo è il mio aneddoto: la magia di ogni consulto.”
- Consigli per chi cerca una guida spirituale?
“Il consiglio che posso dare è di ascoltare il proprio intuito e di cercare una guida che risuoni con la propria energia. La connessione con la guida spirituale è fondamentale per un’esperienza profonda e significativa.”
- Come vede il Suo futuro umano a sostegno dei tanti che Lei aiuta?
“Il mio futuro umano è una lunga storia d’amore con la parte più profonda di me stessa. Spero di continuare a crescere e a imparare, offrendo sempre più valore all’umanità”.
In un mondo sospeso tra la luce e le ombre, dove la spiritualità e la connessione con l’invisibile stanno diventando sempre più importanti, la ‘Dea della Luce’, ci ha offerto la chiave di accesso ai segreti più profondi dell’anima. Con una profonda comprensione dell’anima umana e una capacità di ascolto che va oltre le parole, la ‘Dea della Luce’ ci ha guidati in un viaggio di scoperta interiore e di crescita personale, un percorso che tocca le corde più intime del nostro essere.
In questa intervista, la ‘Dea della Luce’ ha condiviso con noi la sua storia, le sue esperienze e le sue intuizioni, offrendo una visione unica sulla spiritualità e sulla connessione con l’invisibile. Abbiamo scoperto come la sua vocazione è stata una scelta naturale, come la sua umanità la appaga e come la sua connessione interiore la guida nei momenti difficili.
Attraverso le sue parole, siamo entrati nel mondo di misteri e di meraviglie, dove la spiritualità e la connessione con l’invisibile diventano la chiave per comprendere se stessi e il mondo intorno a noi. Un’opportunità unica per esplorare i confini della anima e scoprire nuove prospettive sulla vita e sulla nostra esistenza.
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Ecco alcuni, dei tanti ringraziamenti da lettori dell’ International Web Post, espressi dopo la lettura dell’intervista alla sensitiva Dea della Luce.
POSTA:
Un racconto che tocca l’anima
Cari autori,
Leggere l’intervista a Dea della Luce è stata un’esperienza che ha lasciato un segno profondo in me.
Le sue parole trasmettono una forza che va oltre il visibile, un’energia che sembra attraversare ogni pagina e arrivare direttamente al cuore.
Viviamo spesso con la convinzione che la realtà sia solo quella che tocchiamo e vediamo, ma Dea della Luce ci ha ricordato che esistono strati più profondi dell’esistenza, intuiti più che compresi, sentiti più che spiegati.
Grazie per aver dato spazio a una voce che invita alla riflessione e che ci spinge a guardare oltre i confini della razionalità.
Con gratitudine,
Elena M.
Una luce nel buio
Alla Redazione,
Vorrei ringraziarvi per aver pubblicato questa straordinaria intervista.
Dea della Luce non è solo una sensitiva, ma una testimone di un sentire profondo, capace di leggere dentro le persone e trasmettere serenità.
Ho trovato nelle sue parole un conforto invisibile, un invito a fidarsi delle proprie percezioni e a cercare significati che spesso ignoriamo.
Grazie per averle dato spazio, per aver raccontato con rispetto e autenticità una realtà che troppi liquidano con superficialità.
Un caro saluto,
Federico R.
Un’intervista che risveglia
Cari autori,
Non posso fare a meno di esprimere la mia profonda gratitudine per l’intervista a Dea della Luce.
Siamo sempre immersi nella razionalità, nel calcolo, nel bisogno di spiegare tutto con logica, eppure c’è qualcosa di immensamente più grande che spesso ignoriamo: l’intuizione, l’energia, la connessione invisibile con il mondo.
Le sue parole mi hanno ricordato quanto sia importante ascoltare il proprio cuore e il proprio istinto, senza paura di abbracciare ciò che non possiamo misurare.
Grazie per aver dato spazio a una sensibilità che troppo spesso viene sottovalutata.
Con stima,
Giulia V.
Un racconto che riconcilia con l’essenza
Gentili giornalisti,
Scrivo per ringraziarvi per l’intervista che avete pubblicato.
Dea della Luce non parla solo di percezioni sottili, ma di un ritorno all’ essenza delle cose, alla capacità di sentire il mondo con profondità e sincerità.
Le sue parole hanno risvegliato in me una parte che avevo dimenticato: quella che cerca segnali, che si affida alle sensazioni, che crede che ogni esperienza abbia un senso più grande.
Grazie per questo dono.
Cordiali saluti,
Marco L.
La bellezza della sensibilità
Alla Redazione dell’International Web Post,
Voglio complimentarmi per l’intervista a Dea della Luce, una testimonianza di rara bellezza e intensità.
Siamo spesso abituati a pensare solo in termini razionali, a ignorare il mondo delle emozioni profonde, delle intuizioni, delle energie sottili.
Questa intervista è stata un piccolo viaggio nella bellezza di una sensibilità che merita rispetto e ascolto.
Grazie per aver portato questa voce ai vostri lettori.
Con gratitudine,
Lucia P.
