Imponenti e affascinanti, alcune statue incarnano l’anima di un luogo.
I monumenti non sono soltanto un’attrazione turistica, ma un’estensione dell’identità cittadina e finiscono per incarnare l’anima di un luogo, sfociando nel misterioso territorio dei simboli.
Ecco alcune delle statue più rappresentative delle città nel mondo.
Ad ogni foto la storia.
ROMA
Artista medievale (la Lupa) e Antonio del Pollaiolo (i Gemelli) XII-XIII (lupa) e fine XV secolo (gemelli)
Secondo il mito, la vestale Rea Silvia venne fecondata dal dio Marte e partorì due gemelli, Romolo e Remo.
Il nonno dei gemelli, Numitore, fu scacciato dal trono di Alba Longa dal fratello Amulio.
Per evitare che i nipoti, diventati adulti, potessero rivendicare il trono usurpato, Amulio ordinò che fossero gettati nel Tevere in una cesta.
Questa cesta si incagliò sul fiume alle pendici di un colle, dove i gemelli furono trovati da una lupa che si prese cura di loro finché non furono trovati dal pastore Faustolo.
L’antro della lupa era il leggendario lupercale presso il colle Palatino.
CITTA’ DEL VATICANO
Michelangelo Buonarroti La Pietà
La pietà è un tema artistico biblico, che raffigura Maria che sorregge il corpo senza vita del figlio Gesù Cristo, dopo la sua passione e deposizione.
NEW YORK
La Statua della Libertà, inaugurata nel 1886, è un simbolo di New York e degli interi Stati Uniti d’America, uno dei monumenti più importanti e conosciuti al mondo.
Situata all’entrata del porto sul fiume Hudson al centro della baia di Manhattan, sulla rocciosa Liberty Island, il nome dell’opera è La Libertà che illumina il mondo (Liberty Enlightening the World in inglese, La Liberté éclairant le monde in francese).
RIO DE JANEIRO
Cristo Redentore a Rio de Janeiro, monte Corcovado 1931
Autori: Paul Landowski e Heitor da Silva
Paul Maximilien Landowski (Parigi, 1º giugno 1875 – Boulogne-Billancourt, 31 marzo 1961) è stato uno scultore francese di origini polacche.
Heitor da Silva Costa (Rio de Janeiro, 29 luglio 1873 – 21 aprile 1947) è stato un ingegnere brasiliano.
La statua, fatta di calcestruzzo e pietra saponaria e costruita fra il 1922 e il 1931, è un simbolo della città e del Brasile e rappresenta il Cristo Redentore dell’umanità.
Inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno.
Ai piedi della statua è posta una targa messa dalla comunità italiana nel 1974 (in occasione del centenario della nascita di Guglielmo Marconi) per commemorare l’accensione delle lampade della statua tramite un impulso radio da Roma da parte dello scienziato italiano il 12 ottobre 1931.
ISOLA DI PASQUA
Moai
I moai sono statue che si trovano sull’Isola di Pasqua; nella maggior parte dei casi si tratta di statue monolitiche, cioè ricavate e scavate da un unico blocco di tufo vulcanico; alcune possiedono sulla testa un tozzo cilindro (pukao) ricavato da un altro tipo di tufo di colore rossastro, interpretato come un copricapo oppure come l’acconciatura un tempo diffusa tra i maschi dell’isola.
Fanno parte di complessi cerimoniali più grandi, poiché sono noti in modo simile da altre aree della cultura polinesiana.
L’età esatta delle figure è controversa, ma ora è stato stabilito che non hanno affatto più di 1500 anni.
Sebastian Englert ha numerato e catalogato oltre 638 statue, l’Archaeological Survey and Statue Project dal 1969 al 1976 ne ha determinate 887, ma probabilmente erano originariamente oltre 1000.
COPENAGHEN
La Sirenetta
-Edvard Eriksen (Copenaghen, 10 marzo 1876 – Copenaghen, 12 gennaio 1959) è stato uno scultore danese naturalizzato islandese.
La statua della Sirenetta è una scultura bronzea alta 1,25 m e dal peso di 175 kg, situata all’ingresso del porto di Copenaghen, di cui è uno dei simboli. Raffigura la protagonista, Sirenetta, di una delle più celebri fiabe di Hans Christian Andersen, La Sirenetta.