Traduci

L’APERTURA DI PAPA FRANCESCO ALLE DONNE

Papa Francesco sarebbe pronto a una storica apertura all’ingresso delle donne nel clero. Secondo fonti vaticane, infatti, Bergoglio avrebbe intenzione di istituire una commissione per lo studio del diaconato femminile, con l’obiettivo di riscrivere le regole del ruolo delle donne nella Chiesa cattolica.

cms_3922/foto_2.jpg

Ad annunciarlo è stato lo stesso Papa Francesco durante una udienza alla quale hanno partecipato circa 900 rappresentanti dell’Uisg e delle comunità religiose femminili. Nel corso dell’incontro in Vaticano, una parte è stata dedicata alle domande rivolte al pontefice proprio sui temi legati alle donne nella Chiesa. Il diaconato è il primo grado dell’ordine sacro, seguito dal sacerdozio e dall’episcopato e i diaconi possono amministrare alcuni sacramenti come il battesimo e il matrimonio. In alcuni Paesi esistono intere regioni dove essi rimpiazzano ormai i sacerdoti nella guida delle parrocchie. E l’apertura ventilata da Bergoglio avvicinerebbe la Chiesa di Roma a quella anglicana, dove esistono donne preti e vescovi.

cms_3922/foto_3.jpg

Secondo quanto ricostruito e pubblicato da Radio Vaticana, il Papa ha toccato la questione della presenza delle donne nei processi decisionali della Chiesa, dicendosi “d’accordo a un aumento delle responsabilità a vari livelli da parte di personalità femminili, nei casi in cui non sia prevista la giurisdizione che è connessa all`ordine sacro. Questo poiché – ha sottolineato – lo sguardo di una donna può contribuire ad arricchire sia la fase di elaborazione di una decisione, sia quella esecutiva”. Attualmente, infatti, a giudizio del Papa, “troppe donne consacrate sono ’donnette’ piuttosto che persone coinvolte nel ministero del servizio”. E questo non va, perché “la vita consacrata è un cammino di povertà, non un suicidio”. Dunque, ciò che Bergoglio desidera è un “ruolo crescente delle donne nella Chiesa”. Non si tratta di “femminismo”, ma di “un diritto di tutti i battezzati: maschi e femmine”.

cms_3922/foto_4.jpg

Ma le sue parole fanno già discutere. “Credo – dice in una intervista il cardinale Walter Kasper – che adesso si aprirà un confronto feroce. Su questo tema la Chiesa è divisa in due”. Di fatto il principale argomento per il “no” al sacerdozio femminile è l’assenza delle donne nel cenacolo al momento dell’istituzione dell’Eucaristia.

cms_3922/foto_5.jpgMa una recente decisione di Papa Francesco già lo “smontava” in parte: quella sull’ammissione delle donne alla Lavanda dei piedi che il Papa aveva già attuato nel primo giovedì santo del suo Pontificato, quando andando al carcere minorile di Casal del Marmo, decise che quel giorno anche le ragazze potessero partecipare come protagoniste al rito della Lavanda dei piedi. Forme di servizio femminile sono state peraltro già da tempo istituzionalizzate, ad esempio negli anni scorsi nella diocesi di Padova, per iniziativa dell’allora vescovo Antonio Mattiazzo. Si tratta di donne che, pur senza vestire l’abito religioso, hanno emesso i voti di obbedienza, povertà e castità.

cms_3922/foto_6.jpg

Tra l’altro, in passato, Papa Francesco ha parlato più volte della necessità per la Chiesa cattolica di valorizzare il ruolo della donna. Ma ha sempre evitato di presentare questa valorizzazione come una forma di “clericalizzazione”. Una certezza, per concludere, c’è: se dopo lo studio della Commissione il Papa prenderà la decisione sull’ammissione delle donne nel diaconato, si tratterebbe davvero di una svolta gigantesca nella storia della Chiesa cattolica.

Autore:

Data:

14 Maggio 2016