L’autunno a Tirolo, il meraviglioso borgo sopra Merano in Alto Adige, è una stagione speciale, dai colori, profumi e sapori intensi. Protagonisti sono i frutti dell’uva, della mela e delle castagne, i cui alberi dominano il territorio di Tirolo, rendendolo ancora più bello in questo periodo con tinte vivaci e accese come rosso, arancione e oro.
I vigneti di Tirolo, che in autunno conferiscono al paesaggio un aspetto magnifico, d’altra parte però rendono il lavoro dei contadini molto faticoso e difficile, in quanto i ripidi pendii e le terrazze in cui si trovano spesso non sono raggiungibili dai macchinari, pertanto, gran parte del lavoro viene eseguito manualmente.
©Hannes Niederkofler
La cura attenta e scrupolosa della vite e dei vigneti da parte dei viticoltori, così come i metodi di coltivazione rispettosi dell’ambiente, sono un prezioso contributo alla tutela paesaggistica e della cultura tradizionale della viticoltura locale. I viticoltori sono dei veri e propri “giardinieri paesaggistici” del territorio di Tirolo, avendo anche il compito di esaltare il fascino del paesaggio attraverso la disposizione curata e strutturata dei vigneti.
Tirolo, trovandosi a circa 600 metri d’altitudine, sorge su una lingua di terra di deiezione morenica situata verso sud, un altopiano assolato ideale per i vitigni di Pinot Bianco, Traminer Aromatico, Pinot Nero, Lagrein, Merlot e Schiava. Tutti vini, oltre ad essere prodotti, sono anche offerti e venduti presso le cantine, i masi e i ristoranti di Tirolo.
In autunno diventa ancora più suggestivo e interessante il sentiero dedicato proprio al vino, che parte dall’Associazione Turistica di Tirolo snodandosi tra i vigneti e le amene colline coltivate. Lungo il percorso si trovano stazioni che “raccontano” fatti e curiosità sulla viticoltura della zona, oltre ad alcune installazioni artistiche, come radici di vite appese in alto, tra cui una dorata a rappresentare la forza, il pregio e il primato di questa pianta.
©Associazione turistica Tirolo
Un piccolo vigneto collocato sotto Castel Tirolo, inoltre, è stato protagonista di un ambizioso progetto dell’enologo della Cantina di Merano di creare un nuovo vino con una maturazione e un affinamento sui lieviti, un Pinot Bianco che è stato battezzato “Tyrol”: un vino complesso che entusiasma per la sua finezza, le note fruttate, la notevole mineralità e il suo considerevole potenziale d’invecchiamento.
VinoCulti – Vivere il vino a Tirolo, la manifestazione che racchiude in sé tutta una serie di appuntamenti che iniziano in primavera e finiscono in autunno, si conclude il 27 ottobre con la Festa in Via del Castello, dalle 11.30 alle 16.00, una celebrazione del raccolto dell’anno che rappresenta un appuntamento fisso per gli amanti dell’autentica cultura enologica, con musica dal vivo, allegria, vino e specialità gastronomiche nel centro di Tirolo.
©Frieder Blickle
La fine dell’estate coincide anche con la raccolta di un altro importantissimo frutto, tipico dell’Alto Adige: la mela. La parte del territorio di Tirolo che non è coltivata a viti, lo è a meli, che a primavera la trasformano in un immenso tappeto profumato bianco-rosa con i loro fiori, mentre in autunno la colorano con le foglie e i frutti variopinti. A Tirolo esiste un sentiero tematico dedicato al frutto della mela, il Sentiero della Mela, una passeggiata piacevole e poco impegnativa che attraversa i meleti di Tirolo, con cartelli e installazioni interessanti su storia, varietà, produzione, coltivazione e curiosità sulla mela.
L’Alto Adige è una regione boschiva al 50%, ideale per la crescita dei castagni e anche a Tirolo ci sono diverse zone con castagneti. In autunno, questi imponenti alberi, regalano i loro gustosissimi frutti, le castagne, un tempo alimento fondamentale nella dieta contadina. Dalle castagne, infatti, si ricavava farina, con cui si facevano pane, pasta, dolci e polenta.
La castagna in Alto Adige da sempre è presente nelle ricette autunnali, soprattutto nel periodo del Törggelen, un’antica usanza che ha origine già dal medioevo: i contadini, dopo un’intensa giornata di lavoro nelle vigne, si recavano a bere un buon bicchiere di vino novello e a mangiare castagne presso un Buschenschank (la tipica osteria contadina così chiamata perché un busche, cioè una frasca verde, appesa al suo ingresso, ne indicava l’apertura agli avventori). Oggi, il Törrgelen, che si gusta da ottobre fino alla metà di novembre, ha assunto una modalità un po’ diversa, diventando una sorta di merenda in compagnia di amici e famigliari, solitamente dopo una bella passeggiata in montagna, a base di vino novello, carne salmistrata, canederli, Schlutzkrapfen (gli squisiti ravioli tirolesi), castagne e i golosissimi Krapfen ripieni di marmellata.
©Associazione turistica Tirolo
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FONTE E INFO: dorf-tirol.it
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