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LE DONNE CHE HANNO FATTO L’ITALIA: MARISA CINCIARI RODANO

Marisa stava per laurearsi in lettere. Ma il mondo intorno a lei cadeva a pezzi, e così gli studi lasciarono il passo alla militanza antifascista.Dopo le leggi razziali, la madre, ebrea fu costretta a nascondersi in un convento. Marisa invece andava in piazza, fino a quando fu arrestata.

Aveva solo 22 anni. Ma quando uscì, riprese come e più di prima e si unì alla Resistenza.

Marisa non usava le armi: “Non ho mai preso un’arma in mano se non per trasportarla e ho fatto soltanto quello che centinaia di donne hanno fatto in quei mesi”, ma quello che faceva era comunque molto rischioso: affiggeva manifesti di notte, spargeva chiodi dove sapeva sarebbero passati le auto tedesche, aiutava le famiglie degli arrestati.

E soprattutto si occupava della stampa clandestina: Marisa contribuì a fondare la rivista “Noidonne”, e nel 1944 l’Unione delle donne italiane, non solo per incoraggiare le donne in quei momenti bui, ma anche per coinvolgerle nella vita politica e sociale. Dopo la guerra continuò con il suo impegno politico, prima come consigliera comunale a Roma, poi come parlamentare, nelle liste del PCI, sempre in prima linea per i diritti delle donne, a partire dalla battaglia per il diritto di voto e la sensibilizzazione per la partecipazione attiva delle donne, alla tutela della maternità, parità di salario, l’emancipazione femminile.

Nel 1963 è la prima donna Vicepresidente della camera.

Nel 2011, a 90 anni, è tra le promotrici di “Noi rete donne”, associazione che si batte per i diritti delle donne, perché nonostante i progressi fatti dal 1944 a oggi, c’è ancora molto da fare, purtroppo.

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Marisa Cinciari Rodano ha compiuto 102 anni lo scorso 21 gennaio. Non dobbiamo solo farle i nostri auguri, ma anche ringraziarla, perché se oggi possiamo permetterci di dare per scontati alcuni nostri diritti, lo dobbiamo anche a lei.

(e poi continuiamo a batterci per i diritti, perché purtroppo, oggi per scontato non possiamo dare proprio niente…)

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Data:

26 Gennaio 2023