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LE ONDINE, SPIRITI ELEMENTALI DELL’ACQUA

Parlare dell’acqua è parlare della vita. È in questo Elemento che ciascuno di noi ha fluttuato per ben nove mesi prima di venire alla luce. Ed è ancora questo l’Elemento più presente nella nostra vita quotidiana: lo vediamo scorrere nei mari, nei fiumi, nelle cascate ma anche dai rubinetti di casa. Con esso ci dissetiamo, ci purifichiamo, prepariamo il cibo. Potremmo mai concepire una vita senz’Acqua? No, è impossibile! Per questo è importante comprenderne la sacralità e imparare a rispettarla e a proteggerla.

In questo senso, oggi parlerò delle Ondine e delle Fate, spiriti delle Acque.

Fate e Ondine

Paracelso, medico-alchimista del XVI secolo, elenca le Ondine (chiamate anche Ninfe) tra gli spiriti elementali dell’Acqua. Esse si trovano, solitamente, al mare tra gli scogli, presso le rive di un fiume o di un lago, oppure nelle cascate e la loro voce melodiosa – assimilabile a quella delle Sirene – può essere udita sovrapposta allo scrosciare dell’acqua.

Vengono descritte come bellissime giovani donne, dalla chioma fluente e dagli occhi chiari, oppure si presentano come onde del mare (da cui il nome “Ondine”). I momenti migliori per incontrarle sono l’alba e il tramonto, rivolgendo lo sguardo verso ovest e meditando sui simboli collegati all’elemento Acqua.

La leggenda narra che queste creature non possiedono un’anima, ma che possono acquisirla sposando un essere umano e concependo con lui un figlio.

Il folklore le descrive, da un lato, come creature affini alle fate, dall’altro come sirene che abitano i fiumi attirando in acqua i malcapitati, ammaliati dall’incantevole suono della loro voce.

A seconda delle tradizioni, sono considerate esseri maligni, innocui, o addirittura amichevoli. In realtà queste creature, in quanto custodi dell’Elemento cui appartengono, difendono il loro ambiente con tutti i mezzi a disposizione. L’esistenza delle Ondine è strettamente legata a quella del loro Elemento: se un fiume si inquina o si prosciuga, anche loro perdono la vita.

Una Sirena

Prima di proseguire su questo discorso, facciamo un passo indietro per approfondire l’importanza dell’Elemento Acqua.

L’acqua non nutre soltanto l’essere umano bensì tutti regni della natura: vegetale, animale e minerale. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che, se ci formiamo nel liquido amniotico, il nostro stesso corpo è composto in altissima percentuale da acqua: qualora essa venisse a mancare, cesseremmo immediatamente di esistere. Ma c’è di più. L’Acqua è un Elemento cosciente che trasporta le emozioni sotto forma di memoria. Ce ne parla ampiamente Masaru Emoto – scienziato giapponese contemporaneo – il quale scoprì che i nostri pensieri e le nostre emozioni hanno un qualche impatto sulla materia. Nel suo esperimento più famoso, dimostrò che la struttura molecolare dell’acqua può modificarsi in base alle parole, ai pensieri e alle intenzioni e a cui viene esposta. Egli notò che, in base alle emozioni espresse, le molecole d’acqua assumevano cristallizzazioni differenti: disarmoniche se le emozioni erano negative o, al contrario, esteticamente gradevoli se le emozioni erano positive.

Il fenomeno è stato osservato attraverso la risonanza magnetica e le fotografie ad alta velocità.

Perché dico questo? Perché è importante essere consapevoli che l’acqua veicola il messaggio innanzitutto attraverso il nostro corpo, comunicando da cellula cellula. Se nutriamo sentimenti e pensieri positivi verso noi stessi, non solo ne beneficerà il nostro corpo, ma anche tutta la creazione, alla quale siamo misticamente ed ontologicamente legati.

La “memoria”dell’acqua – esperimento di Masaru Emoto

Così scrive Tiziana Mattera nel suo bel libro “La Sacra Terra, gli spiriti della Natura”: «Nel suo aspetto sottile e spirituale positivo, l’acqua è simbolo di purezza, sensibilità, flessibilità e adattabilità, di gioia esplorativa. Nel suo aspetto negativo è invece simbolo di influenzabilità e paure e di emozioni travolgenti. Possiamo pensare all’acqua, sempre nel suo aspetto più spirituale, con il veicolo che riceve e trasporta le emozioni del regno animale e vegetale, andando ad alimentare il corpo emozionale della Madre Terra.»

Possiamo dunque considerare l’acqua come il sangue che trasporta l’informazione – qualunque essa sia – all’interno dell’Unico Corpo di cui facciamo parte. Lo spiega bene San Paolo parlando del Corpo Mistico: «Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: «Poiché non sono mano, non appartengo al corpo, non per questo non farebbe parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: «Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo, non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo.» (1 Cor 12,12.14-20)

Ecco perché è così importante lavorare su se stessi: se un membro accresce la propria consapevolezza e si eleva spiritualmente, tutto il corpo ne beneficia. Essere consapevoli delle proprie emozioni ci permette di creare il mondo che vorremmo. E gli spiriti elementali dell’Acqua ci assistono proprio in quest’opera di “risveglio”.

Le Ondine, sono creature alte non più di trenta o quaranta centimetri, dall’aspetto vagamente umano. I loro corpi sono fluidi e trasparenti come l’acqua ed assumono una colorazione che varia dall’azzurro acquamarina al verde smeraldo. Il loro compito è di nutrire il mondo vegetale ed animale – tanto acquatico che terrestre – trasportando i minerali disciolti nell’acqua e le correnti eteriche di energia.

Le Fate, benché ritenute spiriti elementali all’Aria, sono in realtà legate all’elemento Acqua, sotto forma di vapore.

Il loro aspetto è decisamente umanoide e la loro grandezza va dai quattro o cinque centimetri, ai trenta. Come le Ondine, sono creature che emanano una potente energia femminile e, infatti, il loro compito è di prendersi cura della Natura, in particolar modo delle parti verdi e colorate di foglie e fiori. Attraverso l’Elemento cui appartengono, trasmettono l’informazione di profumo, sapore e colore a fiori e frutti.

Al di là di queste descrizioni, ciò che dobbiamo ricordare è che, attraverso un “uso” consapevole di pensieri ed emozioni, possiamo contribuire efficacemente alla creazione di un mondo migliore. Gli esseri di luce lo fanno da sempre e non mancano mai al loro impegno. Ora tocca a noi recuperare le antiche memorie e imparare a rispettare la Natura e le sue creature.

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Data:

23 Dicembre 2023