Pitagora sosteneva che “la realtà è matematica, ciascun numero è un principio che esprime una legge dell’Universo”. Famosa la sua frase “Numeri mundum regunt” (i numeri governano il mondo). Il concetto di numero risale agli albori della civiltà. Il primo reperto archeologico è stato rinvenuto ad Ishango ai confini tra Uganda e Zaire. Si tratta di un manico di osso con incisioni numeriche risalenti a circa 20mila anni fa. Quindi possiamo sicuramente affermare che la popolazione paleolitica possedeva già il concetto di numero. Gli antichi saggi che meditavano su grandi e piccoli misteri della vita, avevano colto i segreti dei numeri, “la Divina matematica dell’Universo”.
Oggi la nostra realtà è fatta di numeri che si trovano in ogni cosa. Quando facciamo la spesa al supermercato, ogni articolo è identificato da un numero, il famoso codice a barre, dal quale si riesce a risalire al prezzo. Per pagare, usiamo la carta di credito, caratterizzata da un numero di serie che identifica il conto dal quale prelevare i soldi. Le barre dei parcheggi, si alzano magicamente al passaggio delle auto autorizzate. Con l’avvento dell’elettronica è nata una tecnica moderna per creare, manipolare e riprodurre immagini attraverso pixel. La fotografia è digitale, non serve più la pellicola, ma un supporto magnetico su cui sono memorizzati dei numeri. Anche la musica è digitalizzata. Nonostante la crisi finanziaria crediamo continuamente che i numeri possano salvarci, ponendoli persino al centro delle nostre giornate.
Sono loro i protagonisti della nostra realtà.
Lo scenziato russo Grigorj Grabovoj, con i numeri ha creato una nuova tecnica di guarigione, molto discussa. In pratica sostiene che la condizione ottima di salute di un individuo corrisponde a una determinata vibrazione che può essere tradotta in sequenza numerica. Ogni sistema vivente, possiede un’informazione o vibrazione che lo contraddistingue. Questa può essere decodificata e trasformata in un numero o forma geometrica, dalla quale si possono ricavare informazioni sul suo stato di “salute e armonia”. Partendo da questi presupposti lo scienziato russo ha scoperto e applicato l’innovativo metodo delle sequenze numeriche per dare armonia alla nostra salute e alla nostra realtà. Grabovoj è nato nel 1963 in Kazakistan. A 5 anni iniziò a sperimentare fenomeni di chiaroveggenza. Nel 1986 si laureò in matematica con specializzazione nel settore della meccanica. In seguito prestò servizio presso l’ente aerospaziale in Uzbekistan. Fu membro dell’Accademia internazionale di informazione, membro dell’Accademia russa delle Scienze e consigliere del servizio Federale aereo russo. Grazie alle sue capacità gli fu possibile individuare difetti e anomalie in aerei e velivoli spaziali. Riconosceva difetti su computer, macchine e apparecchiature di ogni tipo. Gli era sufficiente conoscere il numero di serie dell’apparecchiatura, per individuare anomalie presenti e future. Irregolarità vennero che venivano poi riscontrate da parte dei meccanici. Alcuni scienziati dovettero così riconoscere la veridicità delle sua affermazioni. Figura controversa, fu accusata e persino imprigionata. L’obiettivo dei suoi insegnamenti è “Salvezza Globale e Sviluppo Armonico”. Ogni guarigione deve essere finalizzata non solo per se stessi, ma per tutti coloro che ne hanno bisogno, va quindi condivisa. Dato che siamo tutti collegati, la nostra guarigione sia a livello fisico che spirituale, influirà positivamente anche sul resto del mondo. I metodi di pilotaggio della realtà di Grabovoj sono basati su colori, forme geometriche e numeri, con i quali codifica obiettivi universali che riguardano la salute, il benessere economico e la salvezza. Nei suoi libri sono citati 1000 tipi di disturbi psico-fisici e ad ognuno di essi viene corrisposta una sequenza numerica di 7, 8 o 9 numeri. Mentre ci concentriamo su una determinata sequenza si attivano onde energetiche che stimolano il processo di riallineamento della norma. Il pilotaggio della realtà riarmonizza il campo informativo.
Ci sono molte testimonianze di successo dell’uso di queste sequenze numeriche, come diverse di insuccesso.Molti si chiedono se esista una ricetta per diventare geni o per riconoscere la genialità. Secondo uno studio dell’Università di Cambridge, si. Ed è data dall’1% di ispirazione, dal 29% di ottima formazione e dal 70% di duro lavoro. Ma secondo altri studiosi, il genio è una scintilla data in dono ad alcuni uomini o donne. Ezra Pound, diceva che la genialità è la capacità di vedere 10 cose dove l’uomo comune ne vede una e dove l’uomo di talento ne vede due.
