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LE STIGMATE DI PADRE PIO – Un Mistero tra Fede e Scienza

Il fenomeno delle stigmate ha da sempre suscitato meraviglia nei fedeli e scetticismo nel mondo scettico-scientifico. Si tratta di segni fisici, spesso dolorosi, che riproducono le piaghe della crocifissione di Gesù Cristo: mani, piedi, costato, talvolta anche la fronte e la schiena. Queste manifestazioni straordinarie, considerate miracolose, hanno accompagnato la vita di alcuni santi e mistici cristiani, tra cui uno dei casi più noti e discussi è quello di Padre Pio da Pietrelcina.

Le Stigmate di Padre Pio

Nato Francesco Forgione nel 1887, Padre Pio divenne frate cappuccino e fu ordinato sacerdote nel 1910. La sua figura è legata a una profonda spiritualità e a un’intensa vita mistica, caratterizzata da eventi inspiegabili, visioni, bilocazioni e, soprattutto, dalle stigmate. Secondo la testimonianza diretta del frate, le piaghe comparvero per la prima volta nel 1918, durante la preghiera nel coro del convento di San Giovanni Rotondo. Le ferite si manifestarono improvvisamente e in concomitanza di visioni mistiche, e rimasero aperte e sanguinanti per cinquant’anni, fino a pochi giorni prima della sua morte nel 1968, quando scomparvero senza lasciare cicatrici visibili.

Le stigmate di Padre Pio furono oggetto di indagini mediche ed ecclesiastiche (persino nella Chiesa vi erano prelati sospettosi sul prodigio). Alcuni medici chiamati ad esaminarlo constatarono la reale presenza delle ferite, ma non furono in grado di determinarne l’origine naturale. La Chiesa, inizialmente cauta, condusse lunghi accertamenti prima di autorizzare la venerazione pubblica del frate. Tuttavia, la santità della sua vita, l’umiltà con cui visse il dolore e l’amore che suscitava tra i fedeli, portarono alla sua canonizzazione nel 2002, per mano di Papa Giovanni Paolo II.

“Padre Pio, pur nella sua eccezionalità, non fu l’unico a manifestare tale fenomeno. Tuttavia, l’impatto delle sue stigmate sul tessuto socio-culturale contemporaneo è stato particolarmente forte anche perché si è trattato di un evento mistico avvenuto in tempi relativamente recenti.”

San Francesco d’Assisi, ad esempio, è storicamente considerato il primo stigmatizzato, avendo ricevuto i segni della passione nel 1224 sul monte della Verna, due anni prima della sua morte. Le fonti agiografiche descrivono il suo corpo segnato da piaghe sanguinanti e da veri e propri “chiodi” di carne.

Ovviamente bisogna ricordare anche Santa Caterina da Siena, che visse le stigmate in forma invisibile: secondo i racconti, chiese a Dio di nasconderle agli occhi del mondo, per umiltà, e così accadde. Solo in morte si videro i cinque fori sulla sua persona. L’unico ad esserne a conoscenza fu il suo confessore, il beato Raimondo da Capua, che le menzionò nella sua Legenda maior sanctae Catharinae Senensis.

Santa Rita da Cascia portò invece sulla fronte una sola piaga, attribuita al segno mistico della corona di spine che, secondo il Vangelo, fu posta sull fronte del Cristo. Questa piaga le causava dolore e isolamento, ma non piegava minimamente la sua fede, anzi, la rafforzava.

In tempi più recenti, la mistica calabrese Natuzza Evolo riferì di aver vissuto esperienze simili a quelle di Padre Pio, accompagnate da fenomeni di sudorazione ematica e da visioni angeliche. Le sue stigmate, in particolare quelle sulle mani, risultavano profondamente evidenti e ogni anno il sangue formava strani simboli a forma di croce. A testimonianza della straordinarietà del fenomeno, è significativo il racconto di don Clemente Silipo, suo parroco: durante la distribuzione della Comunione, mentre Natuzza era inginocchiata all’altare per ricevere l’ostia, una grossa lacrima di sangue le sgorgò dall’occhio. Si asciugò il volto con un fazzoletto e, su di esso, rimase impressa una croce.

Le stigmate miracolose

Il dibattito sul significato delle stigmate è ancora aperto. Teologicamente, esse sono considerate un segno di predilezione divina, unione mistica e profonda empatia con la sofferenza di Cristo. Alcuni mistici hanno dichiarato di aver chiesto esplicitamente a Dio di partecipare alla passione del Salvatore, offrendosi come vittime per l’espiazione dei peccati del mondo. Dal punto di vista medico e psicologico, invece, c’è chi ha ipotizzato l’origine psicosomatica del fenomeno, legandolo a stati di estasi e auto-suggestione, sebbene in molti casi manchi una spiegazione scientifica soddisfacente.

Nel caso di Padre Pio, a colpire non è solo la durata straordinaria delle stigmate, ma anche la coerenza con cui egli visse una vita interamente dedicata alla preghiera, al sacrificio e al servizio dei malati e dei penitenti. Le sue confessioni potevano durare anche dieci o dodici ore al giorno, e molti fedeli testimoniarono eventi inspiegabili legati alla sua presenza, come profumi improvvisi, guarigioni e conversioni profonde. La sua fama si diffuse in tutto il mondo, e il convento di San Giovanni Rotondo divenne una meta di pellegrinaggio internazionale.

Padre Pio è stato canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 16 giugno 2002, con il nome di San Pio da Pietrelcina. La cerimonia si svolse in Piazza San Pietro, davanti a una folla immensa di fedeli provenienti da tutto il mondo.

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Data:

20 Aprile 2025