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LE TRADUZIONI DI POESIA – Jorge Luis Borges – Buenos Aires

Siamo dinanzi a un altro gigante: J. L. Borges. In un articolo del 1991 (POESIA n. 42) Francesco Tentori Montalto ci informava: “ Non mancano da noi le traduzioni dei singoli libri di poesia di Borges e chi scrive si è ripetutamente cimentato nell’impresa; c’è inoltre da qualche anno l’edizione mondadoriana delle sue opere complete, che reca la firma di più traduttori.

Non c’era invece un’antologia borgesiana che isolasse un solo versante della sua ispirazione. È quello che qui ho voluto fare. Borges ha sempre alluso talora non senza ironia a tali immagini: si è ormai abituato il mio rassegnato lettore, a specchi, tigri, labirinti, spade; tuttavia la sua poesia ha anche accolto i temi della vecchiaia e della cecità, […]; non ho dato spazio in questa scelta alle cosmogonie, alle mitologie e ai riferimenti culturali anche se alcune delle poesie accolte non ne sono del tutto esenti.”

Scrittore e poeta argentino (Buenos Aires 1899 – Ginevra 1986). Compiuti i primi studî in patria, visse (1914-18) a Ginevra e (1919-21) in Spagna, dove promosse insieme ad altri giovani poeti e scrittori il movimento d’avanguardia dell’ultraísmo. Tornato in Argentina nel 1921, fondò le riviste letterarie Prisma e Proa e, poi conducendo una esistenza estremamente appartata (nonostante la notorietà presto raggiunta in patria), svolse un’intensa attività critica ed erudita, che si riflette nella progressiva elaborazione del suo stile letterario così originale e ricco di riferimenti culturali. Nel 1938 a causa di un incidente fu affetto da una grave malattia agli occhi, che doveva in breve condurlo a una quasi completa cecità. Destituito nel 1946 dal suo ufficio di assistente bibliotecario (da lui ricoperto dal 1937) per aver firmato un manifesto critico contro Perón, alla caduta di questo nel 1955 fu nominato conservatore della Biblioteca centrale di Buenos Aires, incarico da cui si dimise, dopo il ritorno di Perón, nel 1974. A partire dal riconoscimento del premio Formentor (1961) conseguì una sempre più vasta notorietà internazionale. La sua ricchissima cultura letteraria e filosofica, unitamente al dominio di uno stile rigoroso e preciso e nel contempo arcanamente evocativo, caratterizzano la sua produzione nella quale affronta diversi generi letterarî: le raccolte poetiche che accompagnano l’intero svolgimento della sua attività artistica. L’opera di B. si presenta sostanzialmente unitaria, imperniata com’è nella ricerca del significato più profondo dell’esistenza, attenta a cogliere l’ambiguità e il fascino di situazioni e personaggi al di là delle apparenze. Le opere di B. sono apparse in trad. it.: Tutte le opere, 2 voll., 1984-85.

(Da www.treccani.it)

Consigliamo lo stesso sito (oppure www.wikipedia.it) per consultare l’opera omnia di J. L. Borges: pubblicarne l’elenco non è impossibile ma riteniamo più agevole indirizzare chi ci legge anziché eseguire copia/incolla. Borges ha detto di sé: “Sono un individualista, quindi sono antiperonista così come sono antifascista e anticomunista.” Chiunque, tramite gli strumenti tecnologici, ha oggi la possibilità di approfondire e di verificare, tramite un’attenta lettura biografica, quanta verità ci fosse in queste parole, e quanto poche siano invece state le incoerenze, che in ogni persona – tuttavia –  non mancano mai!

Proponiamo dunque un breve testo (famosissimo) di Borges tradotto  da Francesco Tentori Montalto, il cui volume Borges intimo, all’epoca in corso di pubblicazione, fu poi pubblicato per i tipi di Passigli con il titolo Dall’intimità.

 

Data:

23 Agosto 2024

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