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L’Economia del Bancomat

La Banca Mondiale calcola il numero degli ATM ovvero dei bancomat disponibili nei vari paesi diviso per 100.000 abitanti. Si tratta di un indicatore che può rappresentare effettivamente il tasso di innovazione finanziaria di un paese, l’orientamento allo sviluppo dell’economia monetaria, ed anche in un certo senso, può dare una idea della velocità di circolazione della moneta. I dati con riferimento al 2018 possono essere analizzati in forma di ranking. Al primo posto con riferimento al 2018 vi è Macao con un numero di 324,60 bancomat per 100.000 abitanti, seguito dal Canada con un numero di bancomat per 100.000,00 abitanti pari a 220,60 e da San Marino con un valore pari a 191,64 bancomat per 100.000 abitanti. A metà classifica si trovano Trinidad and Tobago con 43,10 bancomat per 100.000 abitanti, St. Lucia con un valore pari a 42,48 bancomat per 100.000 abitanti e la Colombia con un valore di 42,34 bancomat per 100.000 abitanti. Chiudono la classifica Niger con un numero di bancomat per 100.000 abitanti pari a 1,66, l’Afghanistan con un valore pari a 1,60 e il Sud Sudan con un valore pari a 0,48.

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Figura 1. Ranking della classifica dei paesi per numero di bancomat per 100.000 abitanti. Fonte: World Bank.

Di seguito si analizzano i dati relativi a Macao, Canada e San Marino.

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Figura 2. Numero di bancomat per 100.000 persone per Macao, Canada e San Marino. Fonte World Bank.

Macao. Il numero dei bancomat per 100.000 abitanti è incrementato notevolmente per il Macao nel periodo tra il 2009 ed il 2018. Nel 2009 il numero di bancomat per 100.000 abitanti è stato pari ad un valore di 130,77 unità ed è aumentato fino ad un valore pari a 139,03 unità ovvero una variazione pari a 8,26 unità pari al 6,32%. Nel passaggio tra il 2010 ed il 2011 la percentuale di bancomat per 100.000 persone in Macao è cresciuto da un valore pari 139,03 per 100.000 abitanti fino ad un valore pari a 152,91 ovvero una variazione pari ad un valore di 13,88 unità ovvero pari ad un ammontare del 9,99%. Nel passaggio tra il 2011 ed il 2012 il numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore pari a 152,91 unità fino ad un valore pari a 175,09 unità ovvero una variazione pari a 22,18 unità pari a 14,51%. Nel passaggio tra il 2012 ed il 2013 il numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore pari a 175,09 fino ad un valore pari a 213,28 unità ovvero una crescita pari a 38,19 unità pari ad una crescita di 21,81%. Nel passaggio tra il 2013 ed il 2014 il valore del numero dei bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore pari a 213,28 unità fino ad un valore pari a 218,96 unità ovvero pari ad una variazione di 5,68 unità pari ad un valore di 2,66%. Nel passaggio tra il 2014 ed il 2015 il valore del numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore pari a 218,96 unità fino ad un valore pari a 246,34 unità ovvero pari ad una crescita di 27,38 unità pari ad un valore di 12,50%. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2016 il numero di bancomat per 100.000 abitanti a Macao è cresciuto da un valore pari a 246,34 fino ad un valore pari a 282,01 unità ovvero pari ad una crescita di 35,58 unità pari ad un valore di 14,48%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il valore del numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore pari a 282,01 unità fino ad un valore pari a 313,14 unità ovvero pari ad una crescita di 31,13 unità ovvero pari ad una crescita di 11,04%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il numero di bancomat per 100.000 persone a Macao è cresciuto da un valore pari a 313,14 unità fino ad un valore pari a 324,60 ovvero una crescita pari a 11,46 unità pari ad un valore di 3,66%. Nel passaggio tra il 2009 ed il 2018 il numero di bancomat per 100.000 persone a Macao è cresciuto in valore assoluto di un ammontare pari a 193,84 unità pari al 148%. Nel complesso quindi il numero di bancomat nello stato di Macao è cresciuto notevolmente nel periodo considerato.

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Figura 3. Numero degli ATM per 100.000 abitanti nel Macao, in Canada e San Marino. Fonte: World Bank.

Canada. Il numero di bancomat per 100.000 persone in Canada ha avuto un andamento altalenante nel periodo tra il 2009 ed il 2018. Nel 2009 il numero di bancomat per 100.000 persone in Canada è stato pari a 216,20. Tra il 2009 ed il 2010 il numero di bancomat per 100.000 persone in Canada è cresciuto da un valore pari a 216,20 fino ad un valore pari a 218,16 unità ovvero pari ad una variazione di 1,96 unità pari ad una crescita di 0,91%. Nel passaggio tra il 2010 ed il 2011 il numero di bancomat per 100.000 persone in Canada è diminuito da un valore pari a 218,16 unità fino ad un valore pari a 207,57 unità ovvero pari ad una riduzione di 10,58 unità pari ad una variazione di -4,85%. Nel passaggio tra il 2011 ed il 2012 il numero di bancomat per 100.000 abitanti in Canada è diminuito da un valore pari a 207,57 unità fino ad un valore pari a 203,32 unità ovvero pari ad una variazione di -4,52 unità pari ad una riduzione del -2,05%. Nel passaggio tra il 2012 ed il 2013 il numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore pari a 203,32 unità fino ad un valore pari a 220,94 unità ovvero pari ad un valore di 17,62 unità pari all’8,67%. Nel passaggio tra il 2013 ed il 2014 il numero di bancomat per 100.000 persone in Canada è cresciuto da un valore pari a 220,94 unità fino ad un valore pari a 221,81 unità ovvero pari ad una variazione di 0,86 unità pari ad un valore dello 0,39%. Nel passaggio tra il 2014 ed il 2015 il numero di bancomat per 100.000 persone è diminuito da un valore pari a 221,81 unità fino ad un valore pari a 221,46 unità ovvero pari ad una variazione di -0,35 unità ovvero pari ad una variazione di -0,16%. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2016 il numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore pari a 221,46 unità fino ad un valore pari a 224,08 unità ovvero pari ad una variazione di 2,63 unità pari ad una variazione di 1,19%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore pari a 224,08 unità fino ad un valore pari a 228,87 unità ovvero pari ad una variazione di 4,79 unità pari ad un valore di 2,14%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il numero di bancomat per 100.000 persone è diminuito da un valore pari a 228,87 unità fino ad un valore pari a 220,60 unità ovvero pari ad una variazione di -8,27 unità pari ad una variazione di -3,61%. Nel passaggio tra il 2009 ed il 2018 il numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto di un valore pari a 4,40 unità ovvero pari ad un valore di 2,04%.

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Figura 4. Variazione assoluta del numero di bancomat per 100.000 abitanti per Macao, Canada e San Marino. Fonte: World Bank.

San Marino. La serie storica del numero dei bancomat per 100.000 persone a San Marino è mancante di alcuni dati. In modo particolare il primo dato utile è del 2010 con un valore pari a 223,70. Nel 2014 il numero dei bancomat per 100.000 persone è diminuito a 205,88 per poi aumentare nell’esercizio successivo, il 2015, fino ad arrivare ad un valore di 207,56 ovvero pari ad una crescita di 1,69 punti pari allo 0,82%. Nel passaggio tra il 2015 ed il 2016 la percentuale del numero dei bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore di 207,56 fino ad un valore pari a 220,25 unità ovvero pari ad una variazione di 12,69 unità pari ad un ammontare di 6,11%. Nel passaggio tra il 2016 ed il 2017 il numero di bancomat per 100.000 persone è diminuito da un valore pari a 220,25 unità fino ad un valore pari a 182,89 unità ovvero una variazione pari ad un valore di -37,36 unità pari ad un valore di -16,96%. Nel passaggio tra il 2017 ed il 2018 il numero di bancomat per 100.000 persone è cresciuto da un valore apri a 182,89 unità fino ad un valore pari a 191,64 unità ovvero pari ad una variazione di 8,75 unità pari ad una variazione di 4,78%. Nel complesso, nel passaggio tra il 2010 ed il 2018 il numero di bancomat per 100.000 persone è diminuito per San Marino di un valore pari a 32,06 unità ovvero per un ammontare di -14,33%.

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Figura 5. Variazione assoluta del numero di bancomat per 100.000 abitanti per Macao, Canada e San Marino. Fonte: World Bank.

Conclusioni. In sintesi il valore del numero dei bancomat cresce soprattutto nei paesi dove esiste una forte richiesta di moneta. Secondo la teoria quantitativa della moneta il prezzo p è uguale all’offerta di moneta M per la velocità di circolazione della moneta V diviso la somma della quantità dei beni scambiati T ovvero:

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Pertanto il numero dei bancomat agisce su V, ovvero sulla velocità di trasmissione della moneta ed opera pertanto un aumento dei prezzi come se fosse una sorta di politica inflazionistica tecnologicamente fondata. V infatti, ovvero la velocità di circolazione della moneta viene moltiplicata per M ovvero per l’offerta di moneta e ne determina sostanzialmente una crescita delle politiche espansionistiche. Ne deriva al netto un aumento dei prezzi, ovvero una spinta di crescita all’inflazione. Occorre considerare che la spinta inflazionistica risulta essere anche in grado di avere un impatto sui salari. Infatti il salario altro non è se non il prezzo di quella merce che è il lavoro. Ne deriva pertanto che ogni politica economica, ogni innovazione tecnologica che incrementa V, ovvero la velocità di circolazione della moneta, come per esempio nel caso del bancomat può essere in realtà tradotta in una crescita del livello dei prezzi ovvero in una crescita dell’inflazione. Tale considerazione dovrebbe far propendere positivamente per le innovazioni tecnologiche che sono rivolte alla sostituzione della moneta in forma di banconote con la moneta digitale per il fatto che tali innovazioni fanno crescere effettivamente la velocità di circolazione della moneta ovvero si traducono in una crescita dell’inflazione. Si tratta di un fenomeno molto rilevante soprattutto nella considerazione del fatto che l’ipotesi della stagnazione secolare è caratterizzata da un livello di inflazione basso, tendente alla stagnazione, che si accompagna ad un valore del tasso di crescita economica effettivamente ridotto. Ne deriva pertanto che in assenza di politiche monetarie espansive, le innovazioni tecnologiche possono operare come dei veri e propri orientamenti rivolti alla crescita del valore dei prezzi ovvero alla crescita dell’inflazione. Nello stesso senso andrebbero considerate anche le varie critpovalute, che sono solo rappresentate dal bitcoin e che possono effettivamente essere considerate come delle vere e proprie forme di innovazioni che possono invertire l’orientamento deflattivo delle economie occidentali.

Chiaramente l’introduzione massiva delle nuove tecnologie in ambito monetario-bancario può avere degli effetti di instabilità e può comportare effettivamente la necessità di introdurre degli elementi di politica economica di regolamentazione, tuttavia i vantaggi derivanti dall’utilizzo massivo delle innovazioni della quarta rivoluzione industriale in ambito fin-tech e bank-tech può essere tale da creare un’offerta di moneta endogeneamente fondata, che venga riconnessa ai moods della popolazione, al comportamento dei consumatori e che operi come driver dell’allocazione delle risorse embedded nei sistemi economici locali. Pertanto la tecnologia offre la possibilità di rimodellare le politiche economiche con delle azioni rivolte all’incremento della velocità della circolazione della moneta in grado di creare spinte inflattive pure in presenza di politiche restrittive opzionate sulla base del comportamento dei consumatori.

Data:

6 Dicembre 2019