I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile. I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.
Figura 1. L’economia del coronavirus dati sanitari.
Figura 2. L’economia del coronavirus. Dati economici.
Data 02/04/2020. Il risultato è tale da manifestare che in data 02/04/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 820,9 miliardi di euro, ovvero pari al 45,90% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 13.143,98 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde ad un detrimento reddito per circa 26.811.761 italiani. Il tasso di crescita del coronavirus è diminuito nelle ultime 24 ore. Esso è infatti passato dal 4,52% del 01/04/2020 al 4,22% del 02/04/2020, con una crescita da 110.574 unità fino a 115.242 unità. Il numero dei morti è pari a 13.915 unità, il numero dei guariti è pari a 18.270. Il tasso di mortalità è pari al 12,07% mentre il tasso di guarigione è del 15,86%.
Predizione in data 01/04/2020. La crescita ha subito una riduzione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 398 ore circa. Il tasso di crescita è notevolmente diminuito: questo significa che le misure assunte dal governo stanno producendo i risultati attesi. Tuttavia, per avere una certezza della fine del fenomeno pandemico occorre arrivare a tassi di contagio del 2-3%. Chiaramente il quadro è notevolmente migliorato rispetto alla settimana scorsa.
La previsione a medio-lungo periodo. Se guardiamo ai dati disponibili possiamo verificare che effettivamente il fenomeno è in netta e significativa riduzione. In modo particolare se guardiamo ai tassi medi per settimana vediamo che questi sono scesi costantemente nel periodo tra la prima settimana censita, ovvero il periodo tra il 25/02/2020 e il 01/03/2020, quando il tasso di crescita medio era pari al 33,4%, e l’ultima settimana, ovvero quella iniziata il 23/03/2020, con tassi di medi di crescita pari a 7,9%. In media ogni settimana il tasso di crescita è diminuito di circa 6 punti percentuali e questo significa inevitabilmente che entro al massimo 2 settimane il tasso di crescita dovrebbe andare a zero, in base alla tendenza corrente. Ne deriva che il fenomeno sta per esaurire la sua portata pandemica. L’andamento dei tassi medi settimanali è in costante e continua diminuzione, e verosimilmente entro la prima settimana il tasso di crescita dovrebbe essere assai prossimo a 0.
Figura 3. Andamento del tasso settimanale del coronavirus in Italia. Fonte: Protezione civile. Il sole24orelab.
In base ai dati aggiornati in data 02/04/2020, qualora il trend giornaliero dovesse continuare, allora il tasso di crescita dovrebbe giungere a zero tra il 5/04/2020 ed il 06/04/2020. Chiaramente occorre considerare che tale andamento è predittivo sulla base della serie storica immessa che manifesta un evidente andamento decrescente. Qualora i tassi dovessero modificare l’andamento anche la relativa predizione di conclusione risulterebbe compromessa.
Figura 4. Previsione dell’andamento del fenomeno. In base all’andamento attuale il tasso di crescita dei contagi dovrebbe arrivare ad un valore pari a 0 tra il 05/04/2020 ed il 06/04/2020.
Figura 5. Modello predittivo realizzato con Excel basato sulle medie.
Figura 6. Tassi medi settimanali.
La situazione internazionale. La situazione internazionale è molto grave. In modo particolare, il numero dei contagi a livello globale è cresciuto significativamente negli ultimi giorni fino a superare il milione di casi con un numero di decessi pari a 51.383 unità ed un numero di guariti pari a 210.257 unità. Al primo posto della classifica gli Usa hanno rimpiazzato la Cina con un numero di contagiati pari a 235.747, seguita dall’Italia al secondo posto con 115.242 unità e dalla Spagna con un valore pari a 110.238 unità. Chiudono la Top Ten UK, con un valore pari a 33.718 unità, Svizzera con un valore pari a 18.827 unità e Turchia con un ammontare pari a 18.135 unità.
Decessi. Tuttavia, l’Italia guida la classifica per i decessi con un numero di persone pari a 13.915 unità seguita dalla Spagna con un numero di decessi pari a 10.096 unità e dagli USA con un numero di decessi pari a 5.624 unità. Chiudono la classifica Olanda, Germania e Belgio con un numero di decessi pari rispettivamente a 1.339, 1.090 e 1.011 unità.
Guariti. Il numero dei guariti è molto alto in Cina, con un numero complessivo pari a circa 76.408 unità, seguito dalla Spagna con un numero pari a 26.743 unità e dalla Germania con un numero pari a 21.400 unità. Chiudono la classifica Corea del Sud, Svizzera e Belgio con un numero di guariti pari a rispettivamente a 5.828, 4.013 e 2.495.
Figura 7. Andamento delle prime 10 nazioni al mondo per numero di contagi da Coronavirus. Fonte: Worldometers.
La situazione negli USA. La situazione negli Usa è molto grave. Gli Usa infatti hanno quasi il 20% dei casi mondiali. La maggior parte dei casi sono presenti a New York con un numero pari a 92.381 unità, seguito dal New Jersey con un valore pari a 25.590 unità e dalla California con 10.018 unità. Al quarto posto vi è il Michigan con un valore pari a 9.334 unità, seguito dalla Louisiana con un valore pari a 9.150 unità. Il numero di decessi negli Usa è pari a 2.373 unità nello stato di New York, circa 537 casi nello stato del New Jersey, e 215 nello stato della California.
Figura 8. La situazione negli USA.Fonte: Worldometers
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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/
[2] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU
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