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Legge elettorale, ok in Commissione: da domani in Aula

cms_6428/deputaticamera_ftg.jpgLa commissione Affari costituzionali della Camera ha terminato l’esame della legge elettorale. La Commissione ha dato il mandato al relatore, Emanuele Fiano del Pd, per l’aula che inizierà i lavori domani con la discussione generale.”E’ stato un lavoro necessario e faticoso ma doveroso. Si è concluso, nelle condizioni date, nel miglior modo possibile, ascoltando tutte le richieste di modifiche. Abbiamo ottenuto il risultato migliore possibile’’, dice Fiano. Teme trappole ora in Aula, alla Camera? ’’No, non ci sono argomenti che possono comportare questo rischio’’, taglia corto Fiano che indica le prossime tappe: ’’Ritengo che questa settimana l’Aula della Camera licenzierà la legge, poi andrà al Senato. Io penso che all’inizio di luglio questa legge sarà legge dello Stato’’. Teoricamente si potrà andare al voto anche il 24 settembre? ’’Ogni decisione in proposito spetterà al capo dello Stato”, replica Fiano senza sbilanciarsi.La Commissione ha approvato la riduzione del numero dei collegi per il Senato, che passano da 150 a 112. Come ieri per la Camera, dove i collegi sono stati tagliati (da 303 a 225), oggi la ’Prima’ ha deciso di modificare anche la parte relativa a palazzo Madama. Hanno votato a favore del taglio i 4 partiti che sostengono il modello tedesco (Fi, Pd, Lega e M5S), e contro gli altri.Una questione rimasta aperta, anche dopo il via libera della commissione, è quella della raccolta firme per presentarsi alle elezioni. La commissione ha approvato un emendamento oggi che estende al Senato la norma già prevista dall’Italicum alla Camera ovvero che sono esclusi dalla raccolta firme solo i gruppi in Parlamento da prima del 1 gennaio 2014. Per dire, Mdp sarebbe tra le forze che dovranno raccogliere le firme e magari farlo in piena estate in caso di voto anticipato in autunno.Un punto che è infatti stato sollevato da Alfredo D’Attorre di Mdp durante i lavori della commissione. Da parte sua il relatore Fiano ha preso l’impegno di verificare, prima dell’approdo in aula domani della legge, se ci siano le condizioni per una modifica.

Am Investco si aggiudica l’Ilva

cms_6428/ilva_casco_ftg.jpgArcelor Mittal e Marcegaglia si aggiudicano l’Ilva. Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha firmato oggi il decreto cha autorizza i Commissari straordinari del Gruppo Ilva in amministrazione straordinaria a procedere alla aggiudicazione dei complessi aziendali del gruppo ad Am Investco Italy S.r.l, il cui capitale sociale risulta detenuto da ArcelorMittal Italy Holding S.r.l. (51%), ArcelorMittal S.A. (34%) e Marcegaglia Carbon Steel S.p.A. (15%).

In conformità a quanto previsto dalle regole di gara, ricorda il Mise, si svolgerà immediatamente una fase negoziale in esclusiva tra i Commissari straordinari e l’aggiudicatario finalizzata ad eventuali miglioramenti dell’offerta vincolante, come previsto dalla procedura di gara. Il decreto del ministro indica le priorità sulle quali i Commissari dovranno svolgere tale negoziazione.

Il decreto adottato prevede che i Commissari si conformino, nella fase negoziale che si andrà ad espletare ai contenuti qui di seguito esplicitati. Nell’ambito della negoziazione in esclusiva con l’aggiudicatario i Commissari straordinari indirizzeranno prioritariamente l’attività sui seguenti obiettivi:

miglioramento dell’offerta sotto il profilo della tutela occupazionale, prevedendosi che il livello occupazionale riferibile complessivamente al gruppo Ilva sia costituito da almeno 10.000 unità per l’intero periodo di riferimento del piano industriale tenendo conto che l’accordo sindacale potrà ulteriormente precisare e incrementare tale obbligo;

-massima compressione, per quanto nella disponibilità delle parti, dei tempi delle procedure da espletare a seguito dell’aggiudicazione, con particolare riferimento alla presentazione dell’istanza di modifica del piano ambientale di cui all’art 1, comma 8.1 del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, convertito con modificazioni dalla legge 1 febbraio 2016, n.13 e all’espletamento della procedura antitrust.

Altri obiettivi indicati dal Mise ai commissari sono:

-definizione di clausole contrattuali idonee a garantire la piena esecuzione delle obbligazioni contrattuali, ivi comprese quelle relative all’attuazione del piano industriale e del piano ambientale e ai correlati livelli occupazionali, anche nell’ipotesi di imposizione di vincoli e limitazioni da parte della competente autorità antitrust;

-rafforzamento e specificazione delle iniziative sul territorio previste nell’offerta, con particolare riferimento alla realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto;

-adeguata finalizzazione dell’impegno offerto da AM ad individuare e perseguire le soluzioni tecnologiche più sostenibili ed efficienti e con il minor impatto ambientale, anche valutando l’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;

-riduzione dei tempi previsti in offerta per la realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari.

Alitalia, meno di 20 offerte: domani apertura buste

cms_6428/alitalia_aereo_afp.jpgSuspence sulle manifestazioni di interesse per Alitalia. Alle ore 18 di oggi è scaduto il termine fissato dal bando di gara e secondo le prime indiscrezioni, riferite da alcune fonti vicine al dossier, sarebbero meno di 20 le buste dei potenziali acquirenti arrivate presso lo studio del notaio Nicola Atlante di Roma. Buste che dovrebbero essere aperte domani. Ma tutto, al momento, è avvolto ancora dal massimo riserbo. I nomi dovrebbero rimanere top secret e questo perchè, come spiega il commissario straordinario della compagnia Stefano Paleari, la compagnia “ha assunto un vincolo di riservatezza”.

Sui possibili investitori, dunque, le carte rimangono rigorosamente coperte. A rompere oggi il silenzio degli ultimi giorni tra quelli che vengono indicati da i possibili compratori, è stata l’americana Delta Airlines che, secondo rumors, sarebbe pronta a scendere in campo. Indiscrezioni che, però, l’aviolinea Usa non conferma limitandosi a dire di continuare a monitorare i progressi di Alitalia da quando è entrata in amministrazione straordinaria.

Sempre secondo indiscrezioni, a manifestare interesse potrebbero essere stati anche fondi di private equity interpellati dall’advisor finanziario Rothschild, come Indigo Capital e Cerberus. Intanto, Lufthansa non si smuove di un millimetro dalla linea ufficiale tenuta in queste settimane. Indicata fin dal’inizio tra i principali candidati, anche oggi, allo scoccare dell’ora x, conferma di non avere alcun interesse per Alitalia. Dopo l’apertura delle buste la parola passa ai commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, che, una volta vagliate le manifestazioni di interesse e verificati tutti i requisiti di idoneità, invieranno ai soggetti interessati una lettera di procedura che fissa i termini, le modalità e i contenuti delle proposte da presentare di carattere non vincolante.

La tabella di marcia prevede l’apertura della data room interno alla metà di giugno. La presentazione delle offerte non vincolanti dovrebbe avvenire quindi per la fine di luglio. A quel punto, si aprirà la gara per la presentazione delle offerte vincolanti in autunno.

Intanto, l’agenda di Alitalia di questa settimana si arricchisce di nuovi appuntamenti sul fronte sindacale. Dopodomani, azienda e sindacati andranno al ministero del Lavoro nell’ambito delle procedure di cassa integrazione straordinaria comunicata da Alitalia a fine maggio. E’ il ricorso alla cigs fino a 828 lavoratori di terra e per il personale navigante fino a 190 piloti e 340 assistenti di volo, interessati dai contratti di solidarietà cessati con l’avvio dell’amministrazione straordinaria il 2 maggio scorso.

Dopo un primo incontro in sede aziendale, il confronto sulle modalità attuative si sposta, dunque, come preannunciato, al ministero del Lavoro. Il nodo al centro della consultazione riguarda ora le modalità di ricorso alla cigs, rotazione e zero ore.

Il giorno dopo, l’8 giugno prossimo, si apre poi la partita per il rinnovo del contratto di lavoro, cessato, come ha comunicato l’azienda, il 31 maggio scorso.Nel primo incontro con i sindacati, il 10 maggio scorso, i commissari straordinari avevano sollecitato sul contratto di lavoro una soluzione condivisa entro un mese, preferibile, avevano sottolineato, a una determinazione unilaterale.

L’amministrazione straordinaria di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner, ha scritto la compagnia nella lettera d convocazione dei sindacati, “deve adottare le misure necessarie per salvaguardare la sostenibilità delle operazioni e della gestione aziendale, alla luce della nota situazione economica e finanziaria, evitando un vuoto normativo”. Di qui la convocazione dell’incontro “con l’obiettivo e l’auspicio di definire i trattamenti economici e normativi da applicare a partire dal mese di giugno.

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6 Giugno 2017