Sono ventisette i nuovi commissari dell’esecutivo europeo guidato da Jean Claude Juncker appena nominati a Bruxelles. La squadra è composta da nove ex primi ministri, 19 ex ministri, sette commissari uscenti e otto ex deputati del Parlamento europeo. La novità introdotta da Juncker è di avere creato delle vicepresidenze destinate a grandi progetti e non per aree. I sette nuovi vicepresidenti e coordinatori sono quindi:
Frans Timmermans (Pse), diplomatico e ministro degli Esteri dei Paesi Bassi è stato nominato vicepresidente con portafoglio per il miglioramento della normativa, le relazioni istituzionali, lo stato di diritto e la Carta dei Diritti Fondamentali. Sarà il primo viceministro e “braccio destro” del presidente;
Kristalina Georgieva (Ppe), economista e politica bulgara, è stata nominata vicepresidente con portafoglio per il Bilancio e le risorse umane. La Georgieva aveva già fatto parte della Commissione Barroso II occupandosi di cooperazione internazionale e aiuti umanitari. Dal 1993 al 2010 ha lavorato per la Banca Mondiale come economista ambientale divenendone poi vicepresidente;
Valdis Dombrovskis (Ppe), premier della Lettonia dal 2009 al 2014, sarà vice per l’Euro e il dialogo sociale. L’ex primo ministro era entrato nella rosa dei candidati popolari alla presidenza della Commissione europea, poi scalzato da Juncker;
Andrus Ansip (Alde) assumerà l’incarico di commissario per il Mercato unico digitale. È stato primo ministro dell’Estonia dal 2005 al 2014 ed è presidente del Partito riformista estone;
Alenka BratuÜek (Alde) sarà vicepresidente con deleghe per il Mercato dell’energia. Era il primo ministro della Slovenia fino alle dimissioni il 26 agosto scorso dopo la sconfitta al congresso del partito Slovenia Positiva di cui era presidente pro tempore dal gennaio 2014;
Jyrki Katainen (Ppe), sarà vicepresidente coordinatore di tutti i principali portafogli economici. Ex primo ministro finlandese e membro dei popolari europei, è già stato nella Commissione Barroso II come Commissario per gli affari economici e monetari;
A loro si aggiunge Federica Mogherini (Pse), nominata il 30 agosto Alto rappresentante degli Affari esteri. In questa veste ricoprirà anche il ruolo di vicepresidente.
A comporre la nuova Commissione europea anche gli altri commissari: Vytenis Andriukaitis (Lituania) responsabile per la Salute e la sicurezza alimentare; Miguel Arias Canete (Spagna) per l’Azione sul clima e l’energia; Dimitris Avramopoulos (Grecia) per Migrazione e affari interni; Elzbieta Bienkowska (Polonia) per il Mercato interno e l’industria; Corina Cretu (Romania) per le Politiche regionali; Johannes Hahn (Austria) per le Politiche europee di vicinato; Jonathan Hill (Regno Unito) per la Stabilità finanziaria e l’unione dei mercati di capitali; Phil Hogan (Irlanda) per l’Agricoltura; Vera Jourova (Repubblica Ceca) per Giustizia e tutela dei consumatori; Cecilia Malmstrom (Svezia) per il Commercio; Neven Mimica (Croazia) per Sviluppo e cooperazione internazionale; Carlos Moedas (Portogallo) per la Ricerca; Tibor Navracsics (Ungheria) per Istruzione, cultura e gioventù; Gunther Oettinger (Germania) per l’Economia digitale; Maros Sefcovic (Slovacchia) per Trasporti e spazio; Christos Stylianides (Cipro) per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi; Marianne Thyssen (Belgio) per Lavoro e affari sociali; Karmenu Vella (Malta) per Ambiente e pesca; Margrethe Vestager (Danimarca) per la Concorrenza.