Lettere e lettere. E’ bello conservarle e rileggerle nel corso degli anni. Sono loro la culla dei veri segreti delle parole, quelle che vengono custodite nel nostro diario segreto: lì soltanto riluce la loro verità, quella che inutilmente ci ostiniamo a mostrare al mondo. IL mondo non ne vuole tener conto, per il mondo la verità è soltanto carta straccia…
Amalia Milizia grande donna, medico di inestimabile valore mi scriveva spesso, ci scrivevamo spesso:
Colori al vento – acrilico su tela – Collezione Amalia Milizia
Maria tu mi capisci. Ogni volta che me ne rendo conto è come una sorpresa. Forse perché stai troppo dalla mia parte ed io…sono prevenuta. Poi, a freddo, mi accorgo che mi capisci davvero. Sei molto più realistica di quanto non possa sembrare. E in fondo è naturale. Sei un’artista.
E l’artista parte dalla realtà, per interpretarla, per superarla, per sublimarla, per farci non so cosa, insomma, ma il punto di partenza è quello, la realtà. Ora mentre scrivo vedo un calabrone che, dopo tanto gironzolare, è caduto sul dorso. Che faccio, l’aiuto? E se mi punge?Vedi che vigliaccheria? Vedi quanti discorsi? L’ho tirato su, ma è proprio morto…ecco no. Ha ripreso a volare ed è volato via. In fondo a fare del bene non ci si rimette, e il bene è fatto di piccole cose. Vabbè, ma vedi come mi distraggo? Parlavo dell’artista, cioè di te. Non sai quanto ti ho pensato: ogni volta che qualcosa mi colpiva gli occhi e…il cuore, cioè sempre. Pensavo che non vedevo l’ora di trascorrere almeno un pomeriggio con te, io a scrivere e tu a dipingere. Tante sono le cose che mi vengono in mente! Stiamo vivendo un momento importante della nostra vita.
Pensa alla irripetibilità di un incontro, di una esistenza: Io credo che anche questo nostro “ritrovarci”, abbia un suo significato, ogni dettaglio ha la sua importanza.
Penso che ogni piccolo particolare abbia un grande valore e quando penso questo sono felice perché vivendo, sto facendo qualcosa di importante!
Spesso mi succede di vedere un tuo quadro davanti ai miei occhi: la tua arte è provocatoria.
Provoca una reazione, un desiderio di capire, di scrutare, di definire.
Apparentemente innocue le tue opere: colori soavi trattenuti da linee armoniose. Ma questo alla prima occhiata perché quello che rimane dentro non è assolutamente un’immagine ferma, afferrabile.
Esplosione caleidoscopica, acrilico su tela – collezione Salvatore Lener
Questo è il fascino dei tuoi quadri, l’elemento che me li fa amare: è questa irraggiungibilità. Questo loro allontanarsi nel momento in cui credi di averli afferrati.
Maria, ci siamo ritrovate sei qui vicino e potremo parlarci spesso.
Ricordi il caleidoscopio? E quanto ho fantasticato davanti a quelle immagini colorate. Bellissime ma remote, enigmatiche. Colori che mi scaldavano l’animo e mi portavano dentro un pezzo di infinito. I tuoi quadri mi fanno riviere tutto questo. Come il caleidoscopio di quando ero bambina.