I libri in formato accessibile sono, come a tanti è noto, progettati per essere condivisi e per favorire l’inclusione di tutti i bambini e le bambine.
I libri in lingua dei segni (LIS), in particolare, sono libri che affiancano al testo in italiano e alle eventuali illustrazioni la traduzione in lingua dei segni in modo che possano essere letti veramente da tutti.
La LIS è una delle tante lingue dei segni diffuse nel mondo su cui esiste ormai una considerevole letteratura, ma che stenta a trovare riconoscimenti e spazi, non solo giuridici, ma nello stesso immaginario collettivo. Questo sia in virtù dell’inferiorità di status che il gesto ha assunto rispetto alla parola nel sistema concettuale occidentale, sia perché non viene “trattata” da lingua ma come oggetto rispetto al quale assumere posizioni pro o contro.
Ciò che non tutti sanno è che la LIS non è solo la lingua “delle persone sorde”. Si ignora che essa rappresenta una dimensione preziosa in contesti complessi e diversificati: comunicazione, supporto didattico, risorsa per l’integrazione e per l’accessibilità, strumento di lavoro per molteplici professionalità.
La Lingua dei Segni italiana (LIS) è stata ufficialmente riconosciuta come lingua a tutti gli effetti solo nel 2021: un ritardo che ha inciso senz’altro sul fatto che nel nostro Paese, a tutt’oggi, uno stesso significato può essere espresso con segni diversi a seconda della zona in cui si trova.
Questo aspetto, unito al fatto che le lingue dei segni si servono di una modalità visivo-gestuale in cui risultano determinanti molteplici componenti (Volterra, a cura di, 2004), contribuisce a far sì che della LIS “non esista una notazione scritta standard e realmente funzionale” (fonte: «Libri accessibili, letture possibili», E. Corniglia, 2023).
I libri senza parole affidano il racconto alle sole immagini e così riescono ad annullare ogni barriera linguistica e culturale. Essi sono particolarmente adatti a stimolare e facilitare l’incontro tra bambini di origini diverse, ma anche tra bambini “normali” e bambini con difficoltà della comunicazione, come i sordi.
Sono al tempo stesso utili per gettare solide basi per l’apprendimento di un vocabolario delle immagini, veicolo privilegiato nel mondo della comunicazione globalizzata.
Riguardo ai libri in Lingua Italiana dei Segni, l’ultima novità editoriale è quella di FabuLIS, la nuova collana di libri bilingui (italiano e Lingua dei Segni Italiana), nata dalla collaborazione tra bianconero edizioni e l’Ente Nazionale dei Sordi.
La nuova collana della casa editrice indipendente romana affianca a un testo ad Alta Leggibilità un QR Code contenente il video della lettura del testo in Lingua dei Segni Italiana. A questo si aggiungono poi altri QR Code che spiegano, sempre attraverso la Lingua dei Segni Italiana, termini ed espressioni di uso meno comune, che potrebbero risultare di difficile comprensione e che vanno così invece a costituire un arricchimento lessicale.
I video sono realizzati con uno “stile segnato” adatto a bambine e bambini sordi, accattivante, coinvolgente e con uno stile linguistico ricco e adeguato all’età e a diversi livelli di competenza.