Nella giornata di ieri, l’uragano Eta si è abbattuto con impeto sul Guatemala, provocando frane e alluvioni nel nord del paese. I meteorologi hanno stimato che le raffiche di vento superavano i 50 km/h, e ora temono che a una velocità ancora maggiore possano abbattersi anche in Florida con le sembianze di una tempesta tropicale.
Intanto, il presidente del Guatemala, Alejandro Eduardo Giammattei Falla, di origini italiane, ha dichiarato, proprio mentre si trovava in una delle zone colpite dall’uragano, che per ora si contano 50 vittime.
I meteorologi prevedono in Florida un fine settimana caratterizzato da abbondanti piogge, che anticiperanno l’arrivo dell’uragano previsto nella giornata di lunedì. I dati raccolti suscitano preoccupazione anche alla luce del fatto che la stagione degli uragani volgerà al termine solo agli inizi di dicembre.
L’allerta è altissima e le autorità locali hanno assicurato che faranno tutto il possibile per aiutare le famiglie della Florida. Dal canto suo, la Guardia Costiera ha già provveduto ad allertare i porti affinché tutte le imbarcazioni attraccate siano pronte per essere riparate dalle forti raffiche di vento e ad affrontare Eta. A Miami è stato già effettuato il drenaggio dei canali che raccolgono acqua piovana.
“Puliamo di nuovo tutte le aree basse solo per assicurarci che non ci siano blocchi sconosciuti o qualsiasi tipo di foglie o detriti che potrebbero entrare nel sistema durante la tempesta e rallentare il flusso dell’acqua” ha dichiarato, a una tv locale, un addetto alle operazioni di drenaggio.
Prima di giungere in Florida, però, Eta farà tappa anche in altri paesi dell’America Centrale. Infatti, tra sabato e domenica, l’uragano giungerà prima alle isole Cayman e poi a Cuba.