Il libro di Cesar Hidalgo intitolato “L’Evoluzione dell’ordine. La crescita dell’informazione dagli atomi delle economie”, pubblicato dalla casa editrice Bollati Boringhieri nel 2016, affronta in maniera innovativa un ambito della scienza economica in grado di connettere tra loro la fisica e l’informatica. L’obiettivo dell’autore consiste nell’individuare l’elemento essenziale in grado di spiegare la crescita delle industrie, delle reti sociali e dei sistemi economici nell’ottica della complessità.
Nel primo capitolo, intitolato “Il segreto del viaggio nel tempo”, l’autore fa riferimento alla presenza di informazione la quale viene “cristallizzata” nell’interno dei vari oggetti che compongono la realtà fisica prodotta dagli esseri umani attraverso le applicazioni tecnologiche del know how. L’autore pertanto introduce alcuni argomenti che saranno ripresi successivamente, ovvero i concetti di informazione, know how e cristalli di immaginazione.
Nel secondo capitolo, intitolato “Dar un corpo a ciò che non ha un senso”, l’autore affronta la questione dell’entropia. L’analisi dell’entropia è introdotta attraverso la narrazione delle vicende umane e intellettuali di alcuni fisici tra i quali Ludwig Boltzmann e Shannon, i quali, partendo da presupposti in parte diversi, sono giunti a conclusioni simili sull’entropia.
L’autore, introducendo il concetto di entropia, individua degli stati della materia i quali sono caratterizzati dalla dissipazione dell’informazione. L’informazione è rara. L’ordine distrugge l’informazione. L’informazione è generata nei sistemi lontani dall’equilibrio. L’autore, inoltre, utilizza alcuni esempi, come il cubo di Rubik, il caso dei bambini che giocano ad infilare forme geometriche in buchi corrispondenti scoprendo la difficoltà delle forme cubiche e rettangolari rispetto a quelle cilindriche e il caso della Bugatti schiantata, la quale, pure conservando lo stesso numero di atomi di una Bugatti integra, è caratterizzata da perdita di contenuto informativo, a parità di dimensione entropica.
Nel terzo capitolo, intitolato “L’eterna anomalia”, l’autore descrive il pianeta Terra come un sistema lontano dall’equilibrio in grado di produrre informazione. L’autore riprende gli studi di Ilya Prigogine, la quale sosteneva che “[…] nei sistemi fisici lontani dall’equilibrio l’informazione emerge in maniera naturale” (pag. 51). L’autore, inoltre, introduce il concetto della capacità computazionale della materia e conclude il capitolo con un tentativo di analisi matematica della probabilità di invertire il corso del tempo. Hidalgo ritiene che il tempo sia privo della caratteristica della inversione in quanto anche modificazioni marginali della capacità di invertire gli eventi, pure disponendo dell’energia necessaria, porterebbero all’emersione di mondi alternativi i quali sono solo delle approssimazioni del corso del tempo. L’inversione del tempo pertanto non è possibile, per lo meno utilizzando l’insieme numerico strumentato dall’autore.
Nel quarto capitolo, intitolato “In diretta dalla nostra mente!”, l’autore fa riferimento al ruolo della conoscenza e dell’immaginazione nell’interno della bilancia commerciale dei vari paesi. In modo particolare Hidalgo contrappone la bilancia commerciale alla bilancia dell’immaginazione. La bilancia dell’immaginazione è costituita, nell’interno delle relazioni internazionali, dal fatto che taluni paesi esportano prodotti complessi, come per esempio telefonini, computer e software, e altri paesi esportano prodotti privi di lavorazione, come le materie prime. I paesi che esportano prodotti ad elevato contenuto di immaginazione hanno un salto attivo nell’interno della bilancia dell’immaginazione internazionale. L’autore corrobora la sua tesi con i dati del Mit Media Lab.
Il quinto capitolo è intitolato “Amplificatori”. Il capitolo è breve. Hidalgo affronta il tema delle esternalità positive prodotte dalle innovazioni e invenzioni tecnologiche. I prodotti incorporano le innovazioni sviluppate, e che talvolta permangono silenti.
Il capitolo sesto è intitolato “Questa volta è un fatto personale”. L’autore introduce il concetto di personbyte. Il personbyte è la capacità massima di informazione che un individuo può stoccare nel corpo e nella mente, alla base delle reti sociali e della formazione del capitale sociale.
Il capitolo settimo è intitolato “Le relazioni hanno un prezzo”. Hidalgo affronta la questione delle relazioni esistenti nell’interno delle reti. La possibilità delle reti di espandersi dipende in modo particolare dal costo di ogni nuovo link. Se il costo di aggiungere un link è basso le reti si espandono. Se il costo del link aggiuntivo è alto le reti smettono di espandersi. L’autore inoltre fra riferimento alla teorica economica degli istituzionalisti, quali Coase e il suo allievo Williamson. Coase sosteneva che le imprese ricorrono alle transazioni di mercato solo quando queste hanno un costo basso rispetto alle transazioni interne all’impresa medesima. Williamson ha espanso la dottrina di Coaese attraverso l’analisi dei costi di transazione nel mercato.
Nel capitolo ottavo, intitolato “Relazioni e Fiducia”, Hidalgo affronta il tema della fiducia come collante sociale. La fiducia consente l’espansione delle reti. Hidalgo contrappone le società familistiche, del Sud Europa, alle società anglosassoni. Le società familistiche creano reti ridotte. Le società anglosassoni creano reti ampie. Poiché il grado di fiducia di una società è in correlazione positiva con le reti sociali allora è possibile dedurre che nelle società anglosassoni il grado di fiducia sociale è alto rispetto al grado di fiducia delle società familistiche.
Il capitolo nono è intitolato “L’evoluzione della complessità economica”. L’autore fa riferimento al concetto di nestedness, traducibile in italiano con l’espressione “nidificazione”. Un sistema economico è nidificato quando alcune sue componenti producono sottoinsiemi di elementi delle componenti superiori. Per esempio l’industria agro-alimentare: alcune regioni hanno l’intera industria agro-alimentare, altre regioni prossime solo la parte di produzione agricola e di commercializzazione senza l’industria, e altre ancora solo la parte dell’agricoltura. Le regioni sono vicine. Il sistema agro-industriale è nested, ovvero nidificato. Il grado di nidificazione è una misura della complessità del sistema economico. L’autore ha introdotto un indice che associa la complessità del sistema economico alle esportazioni nella previsione del tasso di crescita del PIL. Una economia nidificata ha un grado di complessità economica alto, con una tensione elevata alle esportazioni ed una crescita del prodotto interno lordo significativa.
Il capitolo decimo è intitolato “La sesta sostanza” e fa riferimento allo sviluppo della crescita economica dalla teoria economica di Robert Solow fino ai recenti sviluppi di Paul Romer. Da Solow a Romer gli economisti hanno accettato l’idea che solo l’accumulazione della conoscenza intesa come know how implementata nell’interno dei prodotti può essere in grado di sostenere la crescita economica. L’autore tuttavia distingue il know how dall’istruzione e dall’informazione. Il know how è la capacità di trasformare conoscenza in prodotti e servizi in grado di generare ulteriore conoscenza e informazione. L’informazione è una caratteristica dei sistemi lontani dall’equilibrio. L’istruzione è una misura a basso contenuto informativo. L’autore riprende il concetto di complessità e mostra come la complessità, effettivamente, possa predire l’andamento del tasso di crescita economico in modo positivo.
L’undicesimo capitolo è intitolato “Il matrimonio della conoscenza, del know how e dell’informazione” e riprende il rapporto tra informazione, conoscenza e know how, rendendo evidente che solo l’utilizzo di un sistema caratterizzato da know how, in grado di estrarre l’informazione e di tradurla in prodotti e servizi, può essere in grado di generare valore aggiunto e crescita economica.
Il dodicesimo capitolo è intitolato “L’evoluzione dell’ordine fisico, dagli atomi alle economie” riprende i temi fondamentali del libro, soprattutto il concetto di informazione e di know how e di materia calcolatrice. L’informazione è presenta in abbondanza nel pianeta terra. Essa ha vita breve. Deve essere inserita nei solidi, nei prodotti realizzati attraverso il know how. Tuttavia il processo di innovazione tecnologica differisce dalla capacità calcolatrice della materia, per il fatto di richiedere l’impegno degli esseri umani sia a livello individuale, con i personbyte, che a livello collettivo, con i firmbyte.
Il libro presenta degli interessanti ringraziamenti che mettono in risalto la dimensione umana dell’autore nell’esercizio dell’attività creativa.
Figura 1. L’indice di complessità economica che è stato sviluppato dall’autore al MIT Media Lab. [1]
Conclusioni. Il libro di Hidalgo è ben scritto, pieno di spunti interessanti e di riferimenti bibliografici. Si tratta evidentemente di un libro divulgativo, che solo per alcuni cenni diventa “saggistico”. Tuttavia è evidente l’intenzione dell’autore di accedere alla saggistica, cosa che accade soprattutto nelle parti centrali del libro con riferimento all’analisi della nestedness e della complessità dei sistemi economici. La parte iniziale relativa all’entropia, al capitale istituzionale e al capitale sociale è in realtà molto semplice, adatta ai profani della materia. Tuttavia risulta in ogni caso grave, nell’interno della trattazione degli economisti istituzionalisti, la mancanza di qualunque riferimento ad uno dei massimi esponenti della teoria neo-istituazionalista che è Douglass North, cosa che avrebbe potuto introdurre l’autore alla trattazione delle asimmetrie informative e quindi all’analisi delle crisi economiche e del ciclo economico.
La parte centrale e la parte finale del libro sono più vicine al lavoro di ricerca svolto dall’autore anche se nell’analisi della complessità economica viene data molta importanza al fenomeno delle esportazioni e delle importazioni, mentre il libro manca completamente di affrontare ogni questione finanziaria e valutaria, che come in un qualche modo incidono nell’economia internazionale.
Tuttavia l’elemento vincente dell’opera di Hidalgo è l’analisi dell’informazione e dell’economia della conoscenza, nell’interno della quale disciplina l’opera merita di essere citata ed approfondita. Il libro è quindi consigliabile per chi vuole approfondire l’economia della conoscenza essenziale per gli sviluppi tecnologici all’alba dell’intelligenza artificiale.